3) Kimiko non è l’unica ad amare la musica
Nessuno spoiler, ma chi ha visto la terza stagione di The Boys, più precisamente il quinto episodio (qui la nostra recensione), sa che in una brevissima scena che ironizza sugli episodi musical delle serie tv ormai così di moda, Kimiko e Frenchie danno prova delle loro abilità canore. Una piccola parte di verità c’è in quella sequenza, e Kimiko non è l’unica ad avere una bellissima voce. Karen Fukuhara, infatti, durante gli anni passati all’università, tra un corso e l’altro e tra la preparazione di un esame e quella del successivo, ha fatto parte del coro acapella del suo campus, noto con il nome di UCLA Medleys. In un modo o nell’altro, quindi, è riuscita a unire anche se per poco due delle sue passioni, e ha dimostrato di essere un’abile attrice e una magnifica potenziale cantante. Magari un giorno sceglierà di dedicare più tempo anche a questo suo talento.
4) Karen Fukuhara e l’orgoglio di rappresentare la propria comunità
Da ciò che abbiamo avuto modo di dimostrare, Karen ha sempre dato valore alle proprie origini e alla propria cultura. Ha lavorato come traduttrice, ha fatto esperienza in programmi televisivi giapponesi, ed è estremamente orgogliosa del suo ruolo in The Boys, soprattutto perché in tal modo ha avuto l’opportunità di portare in alto la voce della sua comunità. Vestendo i panni di Kimiko, Karen è diventata una delle attrici che fanno parte della comunità AAPI (Asian American and Pacific Islander) ad avere ottenuto un ruolo da protagonista. Purtroppo, crede che la comunità asiatica, negli Stati Uniti ma non solo, sia ancora troppo poco rappresentata nei prodotti cinematografici. Lei è fiera di farne parte e di costituire un punto di riferimento per tutti coloro che, in futuro, vorranno seguire le sue orme e provare a farsi strada nel mondo dello spettacolo.
5) L’amore per le arti marziali
Uno dei motivi per cui è stata scelta per i ruoli di Katana in Suicide Squad e poi di Kimiko in The Boys, è legato all’abilità di Karen Fukuhara nelle arti marziali. Per molti anni infatti, da giovane, ha seguito corsi di karate e kendo, fino a vincere un campionato di karate quando era solo un’adolescente. Il suo è uno stile di combattimento molto particolare, noto con il nome di Kyokushin Karate (“Via della verità”) e Karen ha seguito il percorso con tanta dedizione, fino a che non è diventata cintura marrone. Successivamente, un po’ a causa degli studi un po’ per i suoi numerosi impegni, ha rinunciato per un periodo alla sua passione per le arti marziali, ma la lontananza non è durata molto, perché ha avuto l’occasione di sfruttare le sue conoscenze proprio con il provino per Suicide Squad. D’altronde, ha confidato nella sua memoria muscolare e con il giusto allenamento è riuscita a riprendere un po’ la mano.