1) Patriota
Il supereroe che diventa antagonista. Il protettore che diviene carnefice. Patriota è il personaggio più disturbato e corrotto che potesse venire in mente all’autore, e proprio per questo funziona alla grande. Creato in laboratorio, cresciuto lontano da tutto e tutti, il leader dei Sette non ha conservato in sé un briciolo di umanità. O meglio, ogni barlume di emozione è distorta e priva di un supporto morale. Provate a immaginare un bambino a cui non è mai stato imposto alcun tipo di limite, etico o fisico che sia, a cui non è mai stato insegnato a distinguere tra giusto e sbagliato. Immaginatelo intrappolato nel corpo adulto di un essere potentissimo.
Il ragionamento che spinge Patriota ad agire come vuole è molto semplice: nessuno può fermarlo. È la legge del più forte, per cui solo chi ha gli strumenti per progredire ha il diritto di farlo, mentre i deboli sono destinati a soccombere. Patriota riconosce il suo essere disturbato, ma non gli importa, si sente legittimato a comportarsi come meglio crede, in balia dei suoi capricci e dei suoi istinti più bassi. L’unico elemento frenante, è il desiderio di essere amato e acclamato, che gli impedisce di danneggiare in modo irreparabile la propria reputazione. Un individuo detestabile, senza dubbio, ma anche interessantissimo dal punto di vista psicologico e sociale. In ogni caso, per suscitare un odio così intenso deve essere per forza il personaggio meglio caratterizzato di The Boys.