Il seguente articolo contiene SPOILER sulle prime tre stagioni di The Boys.
Con l’arrivo della quarta attesissima stagione di The Boys scopriremo quali saranno i prossimi risvolti narrativi della serie Prime Video. La guerra perpetua tra i Boys e i Sette si fa sempre più accesa, soprattutto in seguito al finale dell’ultima stagione e a quello di Gen V, primo spin-off della serie. Attualmente si tratta di una delle serie con il più alto potenziale di starpower tra i suoi protagonisti, cosa che rende il tutto sempre più difficile da pronosticare. Oggi vogliamo proporvi una particolare classifica su quelli che, allo stato attuale delle cose, secondo noi sono i personaggi più potenti di The Boys. In attesa di nuovi sviluppi – che con ogni probabilità riscriveranno molte delle posizioni della stessa classifica – analizziamo a fondo le personalità e i poteri dei protagonisti di una delle serie più amate degli ultimi anni.
10) Queen Maeve
All’ultimo posto di questa classifica posizioniamo Queen Maeve, un personaggio fondamentale all’interno della trama di The Boys. In poche stagioni, Queen Maeve passa dall’essere l’eroina preferita d’America alla più grande minaccia in assoluto per i Sette. Possiede una vasta gamma di superpoteri che la rendono formidabile, tra cui una forza sovrumana, resistenza e invulnerabilità. È spesso paragonata a Wonder Woman per le sue abilità e per il suo ruolo di icona femminile nel mondo dei supereroi. Inizialmente spietata, immorale e determinata quanto Patriota, con cui forma una coppia fissa, ben presto Maeve metterà in discussione la propria posizione. La sua complessità e il suo arco narrativo riflettono quei temi di compromesso, corruzione e redenzione che permeano la serie.
L’evento scatenante della sua road to redemption è rappresentato dal famoso incidente aereo della prima stagione. Queen Maeve e Patriota si ritrovano a dover portare in salvo un aereo pieno di civili, ma un errore porta Patriota a uccidere uno di loro. Nonostante gli sforzi per salvare i passeggeri, lo stesso Patriota decide di abbandonarli al loro destino per evitare cattiva pubblicità. Questo evento devastante segna profondamente Queen Maeve, rivelando la sua impotenza di fronte alla crudeltà del suo partner e la sua crescente disillusione. Infatti, dietro l’immagine pubblica di eroina invincibile, Maeve nasconde un profondo disincanto e una lotta interiore con la propria moralità. L’animo di Queen Maeve è stato corrotto dalle manipolazioni della Vought, ma questo evento accende in lei una lampadina che la porta a interrogarsi sempre di più sulla propria posizione.
Da quel momento in poi, Queen Maeve comincerà una lenta redenzione che la porterà a cambiare profondamente
Inizialmente, Maeve finisce in un baratro di depressione che la porterà a essere irriconoscibile agli occhi di tutti. Saranno proprio i Boys a instradarla nuovamente, concedendole di fatto una seconda chance per ripulire la sua anima. Scalzata da Stormfront come nuovo volto femminile d’America, Maeve si avvicina sempre di più ai ribelli guidati da Billy Butcher, mettendo a disposizione del team i propri poteri. Un altro elemento cruciale per comprendere la profondità di questo personaggio è il rapporto con la sua ex fidanzata Elena, che mette in luce il suo lato umano.
9) Starlight
Starlight, per quanto in una posizione non proprio di spicco, non può che far parte di questa classifica. La ragazza, il cui vero nome è Annie January, è l’ultima arrivata in casa Vought. E’ una supereroina con un forte senso morale e di giustizia che si scontrerà subito con la corruzione e l’ipocrisia dei Sette. Starlight è il primo prodotto “popolare” della Vought che il pubblico conosce nella serie, dato che entra a far parte del team in qualità di giovane promessa. Tuttavia, il suo carattere risulterà impossibile da plagiare e Starlight diventerà presto una preziosa alleata dei Boys. Il suo potere è quello di manipolare l’energia luminosa, che può utilizzare sia per accecare i suoi avversari che per emettere potenti esplosioni di luce. Come i migliori super, è inoltre dotata di una forza sovrumana e di una resistenza eccezionale.
I suoi poteri, combinati con un aspetto angelico e un forte senso etico, la rendono una figura amata dal pubblico fin dalle sue prime apparizioni. Se da un lato è proprio ciò che la Vought voleva per indottrinare le nuove generazioni allo strapotere dei Super, d’altro canto rappresenta il primo importante “autogol” della stessa azienda. Starlight in persona metterà in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto, scoprendo l’esistenza del Composto V e di come sua madre abbia deciso di usarlo su di lei per garantire un futuro alla sua famiglia. Appena arrivata alla Vought, Starlight viene molestata sessualmente da Abisso: la ragazza deciderà di rendere pubblico il tutto creando i primi problemi d’immagine alla Vought.
In questo senso, Starlight rappresenta un’arma a doppio taglio per la Vought, che non può più sbarazzarsi di lei
Il suo senso civico e morale e le sue capacità comunicative la portano presto a essere una minaccia per la stessa azienda che l’ha creata. Comincia poi una relazione con Hughie, che inizialmente la avvicina per conto dei Boys con lo scopo di farsela amica. A carte scoperte, Starlight decide comunque di sposare la causa del gruppo guidato da Billy Butcher, andando a rappresentare l’arma principale a disposizione dei Boys nella guerra contro i Sette.
8) Black Noir
Black Noir è uno dei personaggi più enigmatici e intriganti di The Boys. Non parla e non comunica in alcun modo, di lui sappiamo pochissimo fino all’arrivo di Soldatino. Black Noir è infatti l’attuale membro più anziano dei Sette: era già un membro di spicco dei Rappresaglia, ai suoi tempi. Black Noir è molto leale a Patriota, che lo sfrutta come braccio armato per tutte le stagioni, fidandosi solo di lui tra i Sette. La natura misteriosa di questo personaggio, il suo silenzio costante e le capacità letali lo rendono uno dei super più temuti e amati dal pubblico. Black Noir è dotato di forza, agilità e resistenza eccezionali, tutte cose che lo portano a essere il più abile dei combattenti tra i super, sia con le armi che nel corpo a corpo.
Si tratta di una sorta di soldato ninja, caratterizzato da un costume totalmente nero che gli nasconde il volto e che porta a dubitare della sua stessa natura umana. Questa particolarità viene ribaltata nel momento in cui Queen Maeve e Starlight scoprono il suo punto debole e lo usano contro di lui. Black Noir è infatti allergico alle noci, aspetto che lo rende molto più umano e vulnerabile agli occhi del pubblico. Si tratta di un’anticipazione di ciò che si scoprirà successivamente: Black Noir è infatti molto più profondo di quanto non sembri. Ai tempi dei Rappresaglia restò gravemente sfregiato in volto e così decise di utilizzare una maschera per coprire le ferite. Dopo questa scoperta, la serie si concentra più nello specifico sul passato del suo personaggio, restituendo un’immagine di Black Noir molto più umana e profonda di quanto ci si potesse aspettare.
Black Noir, col senno di poi, è soltanto un buono che non ha potuto (o saputo) scegliere da che parte schierarsi
Dalla scoperta sul suo passato, lo vediamo accompagnato dai suoi amici immaginari, utili per capire la complessità del suo personaggio e per restituirgli una voce. Grazie a questa svolta il pubblico può reinterpretare la sua devozione in confronti di Patriota, che per lui non rappresenta altro che un punto di riferimento che gli è sempre mancato in passato. Nonostante ciò, è proprio Patriota a ucciderlo senza pietà, calando il sipario su uno dei personaggi più interessanti in assoluto di The Boys.
7) Cindy
Veniamo ora a uno dei personaggi più misteriosi di The Boys, capace di far scatenare un vero e proprio dibattito sul web. Quando Latte Materno, Frenchie e Kimiko riescono a infiltrarsi con successo all’interno del Sage Grove Center, notano subito una ragazzina seduta al centro della sua cella tramite le telecamere di sicurezza. Quando viene liberata dallo scontro tra Frenchie e Lamplighter, la ragazza dà subito sfogo al suo agghiacciante potere, incredibilmente simile a quello di Victoria Neuman. È proprio questo aspetto ad aver acceso un dibattito sui social, anche perché di Cindy continuiamo a sapere ben poco attualmente. Cindy utilizza i suoi poteri per distruggere tutte le porte delle celle, liberando gli altri pazienti del centro in cui era stata rinchiusa fino a quel momento.
Il Sage Grove Center è un ospedale psichiatrico segreto gestito dalla Vought; al suo interno vengono condotti esperimenti sui soggetti con il Composto V per creare e controllare supereroi. Cindy, che poco dopo la scena della sua liberazione fugge senza lasciare tracce, è dotata di poteri davvero pericolosi se messi nelle mani sbagliate. Può muovere oggetti con la mente e ha dimostrato la capacità di causare esplosioni telecinetiche abbastanza forti da uccidere persone e oggetti. La fuga suggerisce che Cindy avrà senza dubbio un ruolo più significativo nelle future stagioni della serie, considerando le abilità in comune con la Neuman. Non abbiamo idea di cosa leghi questi due personaggi, ma un piccolo indizio lo si può leggere forse tra le righe di ciò che abbiamo visto nella prima stagione di Gen V.
La Neuman fa ponte tra The Boys e Gen V, serie che indaga più a fondo sul Composto V e sugli esperimenti della Vought
Le torture inferte ai prigionieri della God U sono dovute alle ricerche su un nuovo siero che sia in grado di fermare l’ascesa dei super. Questo potrebbe dunque legare il campus universitario dello spin-off di The Boys al Sage Grove Center, almeno in linea teorica. La Neuman potrebbe dunque avere un collegamento diretto con il personaggio di Cindy. Tuttavia, visto il primo approccio con i membri dei Boys che l’hanno liberata, Cindy potrebbe anche essere un alleato potentissimo nella guerra alla Vought.
6) Stormfront
Stormfront è un personaggio centrale della seconda stagione di The Boys. La sua introduzione nella serie porta una ventata di novità e complessità, nonché un’esplorazione ancora più profonda delle tematiche di potere, corruzione e supremazia. Il personaggio di Stormfront, a dirla tutta, è quello che rende più evidente agli occhi del pubblico il messaggio di fondo della serie, per via dei suoi legami con il Terzo Reich. Inizialmente, Stormfront appare come una supereroina moderna, carismatica e molto abile a usare i social come strumento per guadagnare consensi da parte del pubblico. Questa sua esperienza innata, col senno di poi, risulterà molto più comprensibile. E’ dotata di vari superpoteri, tra cui forza sovrumana, volo e la capacità di generare e manipolare l’elettricità. Il suo vero valore aggiunto, tuttavia, sta proprio nella capacità di manipolare le masse attraverso la propaganda sui social, ponendosi agli occhi del pubblico come nuovo punto di riferimento.
È quasi come se fosse stata Stormfront stessa a volere la Vought, e non il contrario. Il motivo è presto spiegato e rappresenta un inaspettato e interessante snodo narrativo nella seconda stagione di The Boys. Stormfront, che in passato si chiamava Liberty, è stata il primo supereroe creato dalla Vought sotto il regime nazista. La donna è molto più anziana di quanto non dimostri, per via dei poteri, ed è una nazista radicale formatasi sotto il Terzo Reich. Il suo obiettivo era quello di promuovere ideologie di supremazia bianca e fascismo, attualmente celate per ovvi motivi. Quello di Stormfront è un vero e proprio rebranding utile a nascondere le sue ideologie estremiste sotto una superficie attraente e apparentemente progressista. Stormfront appare per la prima volta criticando apertamente la Vought e la gestione dei super, guadagnandosi così il rispetto del pubblico.
Al di là dei poteri, la vera forza di Stormfront sta nella sua bravura a plagiare le menti delle persone: a partire dai fan fino ad arrivare a Patriota
È proprio con Patriota che si va a creare un legame pericolosissimo. Stormfront, entrata nei Sette per sostituire il defunto Translucent, punta fin da subito a creare un legame con il leader. Come con i suoi sostenitori, Stormfront individua i punti in comune con Patriota e lo seduce in pochissimo tempo, andando a formare con lui la nuova royal couple della Vought. Il personaggio di Stormfront rappresenta un importante svolta narrativa per The Boys. Non fosse durata appena una stagione avrebbe avuto una posizione ben più alta in questa classifica.
5) Billy Butcher, l’eroe che non ci meritiamo mai di cui abbiamo bisogno
Billy Butcher non poteva che essere il primo dei “buoni” all’interno di questa classifica. Il personaggio interpretato da Karl Urban non è secondo a nessuno in quanto a carisma, spregiudicatezza e carattere. L’unica cosa che tiene il tormentato Billy Butcher lontano dal primo posto è il fatto che, purtroppo o per fortuna per lui, non è dotato di alcun super potere. Butcher è il leader e fondatore dei The Boys, con cui porta avanti la propria missione di vita: smascherare i super corrotti e smontare il sistema Vought. Il suo scopo in realtà è motivato da un profondo desiderio di vendetta nei confronti di Patriota, responsabile della scomparsa e presunta morte della sua amata moglie Becca. Ciò che rende Butcher uno dei personaggi più potenti di The Boys sono le sue abilità belliche e la ferocia con cui affronta le missioni del gruppo.
Fin dall’inizio Butcher appare come un personaggio controverso, forse troppo coinvolto emotivamente all’interno delle sue battaglie. Questo sfumatura borderline del suo carattere lo rende complesso da capire non solo per il pubblico, ma anche per i suoi stessi compagni di squadra. Il suo rapporto più significativo all’interno della narrazione è quello con Hughie: i due sono accomunati dallo stesso dolore. Si incontrano dopo che Hughie ha assistito alla morte della sua fidanzata per colpa di A-Train e, nonostante le differenze caratteriali, Butcher lo accoglie nel gruppo come nuovo membro. Il modus operandi di Butcher è quanto di più politicamente scorretto esista, proprio come Patriota. Il leader dei The Boys non ha nessun tipo di freno e affronta ogni super che intralcia il suo cammino con una ferocia inaudita.
D’altra parte, la vera nemesi di Billy Butcher è proprio Patriota: il leader dei The Boys farebbe qualsiasi cosa pur di vederlo morto
I confronti tra Butcher e Patriota sono i momenti più tesi in assoluto di tutta la serie. Il primo vede il leader dei Sette come l’incarnazione del male, oltre che il responsabile di tutta la sua sofferenza. Alla fine della prima stagione scopre infatti che in realtà Patriota ha rapito Becca, ancora viva e vegeta, e che da lei ha avuto un figlio, Ryan, dotato di superpoteri e unico erede del villain della serie. Questa dinamica tra i due accende la competizione e, nonostante Patriota sottovaluti Butcher, privo di poteri, quest’ultimo gioca un ruolo determinante nella guerra al più potente dei super.
4) Stan Edgar, il boss della Vought
Stan Edgar, interpretato da Giancarlo Esposito, è il CEO della Vought International. Edgar è estremamente intelligente e strategico: è riuscito a farsi strada con destrezza nel complicato mondo degli affari e della politica. La sua più grande dote è senz’altro la capacità di manipolare situazioni e persone a suo vantaggio, cosa che lo rende il principale burattinaio di The Boys. Per quanto sia il personaggio meno esposto di questa lista, il suo ruolo nella serie è centrale e imprescindibile per gli equilibri della Vought. Una delle caratteristiche distintive di Stan Edgar è la sua compostezza (cosa che per certi versi ci ricorda il Gus Fring dello stesso Giancarlo Esposito). Non perde mai la calma e affronta le situazioni più difficili con una tranquillità glaciale. Questa sua imperturbabilità incute timore e rispetto sia nei suoi alleati che nei suoi avversari.
Nel corso della serie, Edgar gioca un ruolo cruciale nella gestione delle crisi che coinvolgono i Super e la Vought. Il suo ruolo è quello di sottolineare l’importanza dei temi di potere e controllo che la serie tratta. Stan Edgar è ritratto come un personaggio complesso e multidimensionale, le cui azioni sono guidate da una visione pragmatica e ben calcolata del mondo attuale. Come capo della Vought ha il compito di mantenere l’equilibrio interno per il bene dell’azienda, senza mai sporcarsi le mani in prima persona, vista la sua posizione. Ciò che lo rende credibile rispetto a molti altri personaggi “istituzionali” è proprio il fatto che non mostra alcun timore nei confronti dei Sette. In tal senso, è indicativo il modo in cui comunica con Patriota per guadagnarsi il suo rispetto.
Edgar conosce la materia dei super, ma soprattuto è ben consapevole del motivo per cui questi siano stati creati
Stan Edgar è uno dei due non super presenti in questa classifica: il suo ruolo istituzionale va ben oltre qualsiasi potere sovrannaturale. Giancarlo Esposito è forse il miglior interprete possibile per un ruolo come quello di Stan Edgar. Questi incarna meglio di chiunque altro la posizione e il significato della Vought. Edgar è a capo di una istituzione nata per controllare la mente degli americani tramite il fanatismo e la giustificazione della violenza utilizzata dagli stessi supereroi.
3) Soldatino, tra i personaggi più inaspettati e sorprendenti di The Boys
Al terzo posto non potevamo che mettere uno dei personaggi più riusciti di The Boys, talmente ben costruito da entrare immediatamente nelle grazie dei fan. Stiamo parlando di Soldatino, interpretato da Jensen Ackles, noto anche come Soldier Boy nel nome originale. Soldatino è una parodia ancora più estremizzata di Patriota del classico eroe americano in stile Capitan America, condito da un tocco di oscurità e complessità. Si tratta di uno dei primissimi supereroi creati dalla Vought, una sorta di prototipo iniziale, o antenato, dell’attuale Patriota. Per questo motivo è stato settato sulle esigenze passate dell’azienda, più precisamente rispetto alla Guerra Fredda e la seconda metà del Novecento. Soldatino infatti ha combattuto nella Seconda Guerra Mondiale, cosa che gli ha permesso di diventare una leggenda tra i super oltre che la prima icona patriottica della Vought. Per certi versi, è come se questi abbia dato il via a ciò che la Vought è diventata.
Ma ovviamente, come Patriota ci ha insegnato, dietro l’apparenza di ogni super si nasconde un lato profondamente oscuro
Ciò che Soldatino nasconde è un passato turbolento, vissuto quasi come una sorta di rockstar (nell’accezione più violenta del termine) ai suoi tempi. Durante il suo periodo di fama questi veniva utilizzato dalla Vought come un’arma vivente per scopi militari e propagandistici. Soldier Boy è infatti arrogante, estremamente violento, razzista e sessista e esercita il suo strapotere sui suoi stessi compagni di team, i Rappresaglia, proprio come Patriota nel presente. La sua personalità è il prodotto di un’epoca diversa, e i suoi atteggiamenti spesso si scontrano con le norme e i valori moderni. Quando i The Boys scoprono che Soldatino è ancora vivo, intrappolato in una prigione russa e sottoposto a esperimenti da parte del governo, decidono di liberarlo con la speranza che possa unirsi alla loro causa. La sua liberazione però dà il via a una nuova ondata di violenza che porta la Vought a mettersi subito sulle sue tracce.
Soldatino e Patriota sono molto simili tra loro: sono il prodotto di due ere diverse, ad accomunarli sono gli stessi principi immorali. Questo passaggio del testimone diventa ancora più evidente quando si scopre che Soldatino è il padre biologico di Patriota. La critica che The Boys muove alla società tramite questo dettaglio è molto chiara: nonostante le epoche passino, gli Stati Uniti sono sempre costituti da un’immoralità di fondo e dal seme della corruzione.
2) Victoria Neuman, la mente più diabolica dell’universo The Boys
Victoria Neuman vene introdotta inizialmente come una politica che critica apertamente la Vought, ponendosi come una delle poche voci di opposizione al suo potere. Ma come ben sappiamo, la sua vera natura e le sue motivazioni si sono rilevate molto più ambigue e pericolose. Victoria è una politica ambiziosa e carismatica, capace di convergere l’attenzione sui propri ideali progressisti contro l’abuso di potere da parte dei super. Apparentemente sembrerebbe dunque la prima vera voce pubblica a schierarsi dalla parte dei “buoni”. Ciò che scopriamo successivamente è che anche lei è dotata di superpoteri, in realtà, e che li utilizza per eliminare nemici e contestatori proprio come farebbe un super qualsiasi. Il potere della Nueman non è uno qualsiasi, anzi, è precisamente il motivo per cui abbiamo deciso di inserirla in una posizione così alta di questa classifica.
Victoria Neuman è infatti in grado di far esplodere la testa con il solo pensiero a chiunque si trovi nelle sue vicinanze. La scena più raccapricciante è quella dell’audizione al Congresso, in cui la stessa Neuman finge di spaventarsi alla visione delle teste esplose degli esponenti politici. Nonostante la sua identità sia ancora nascosta in quel momento, questa scena ci fa capire fin da subito la forza del suo personaggio e dei suoi agghiaccianti poteri. La sua vera identità emergerà soltanto alla fine della seconda stagione: Victoria Newman è la figlia adottiva di Stan Edgar, nonché strumento utilizzato dal patron della Vaught per infiltrarsi nel tessuto politico americano e proteggere la propria creatura da un punto di vista istituzionale. In termini strutturali Victoria Newman è il villain secondario di The Boys, ma non scordiamoci che ha avuto un ruolo importante anche in Gen V, molto più dello stesso Patriota.
Il suo personaggio è fondamentale per parecchi motivi, tra cui uno di natura strutturale: Victoria Neuman rimescola gli ordini morali e gerarchici di The Boys
Se prima di conoscere a fondo il personaggio di Victoria Neuman sembrava che The Boys la facesse facile sulla distinzione tra bene e male, tutto è cambiato con il suo arrivo. La Neuman è uno dei personaggi più ambigui in assoluto e lo stesso pubblico fatica a capire se fidarsi o meno di lei. E’ un personaggio che potenzialmente potrebbe crescere ancora e ribaltare totalmente le gerarchie dei villain, ma allo stesso tempo potrebbe finire per ritrovarsi sulla stessa barca dei protagonisti. Staremo a vedere che cosa succederà.
1) Patriota, il più potente villain di The Boys e non solo
Sicuramente la posizione più scontata in assoluto di questa classifica, ma non potrebbe essere altrimenti. Patriota non è soltanto il personaggio più potente in assoluto di The Boys, ma è anche uno dei più grandi villain della storia recente delle serie tv. Carismatico, egocentrico e privo di scrupoli, questi incarna il prototipo distorto dell’American Dream. Agli occhi del popolo rappresenta il supereroe perfetto, il protettore della Patria e degli ideali su cui si fondano gli Stati Uniti d’America. L’immagine di Patriota è la sua arma più importante: per tutti è un eroe al servizio dei più deboli, e la sua aurea è talmente limpida da permettergli di agire come meglio crede senza rischiare alcuna ripercussione. All’interno dei Sette non è solo il leader imposto dalla Vought, ma è anche il più temuto dai suoi stessi colleghi. Patriota, infatti, riesce a restare ai vertici della piramide esercitando una forte pressione psicologica sugli altri super.
Questi non hanno altre strade se non quella di seguire ogni sua presa di posizione. Il personaggio magistralmente interpretato da Antony Starr evolve sensibilmente stagione dopo stagione, acquisendo sempre più consapevolezza di sé e arrivando a compiere i gesti più immorali e disumani. Pian piano, Patriota si rende conto di essere addirittura più forte della Vought stessa e di poter prendere il controllo dell’intera organizzazione. Tuttavia, come ogni cattivo che si rispetti, egli è il più grande nemico di sé stesso. La sua stabilità mentale vacilla sempre di più col passare delle stagioni, e alla minima sensazione di insicurezza Patriota reagisce con maggiore forza e violenza, rischiando talvolta di auto sabotarsi. La scena che ha chiuso la terza stagione di The Boys è raccapricciante: dopo aver giustiziato pubblicamente un suo contestatore, Patriota viene acclamato dalla folla presente.
Ciò che colpisce di più di questo personaggio è la sua straripante personalità, attorno alla quale si è generato un vero e proprio culto
La dietrologia di The Boys muove parecchie critiche alla società americana, e Patriota è un punto di riferimento in questo senso. Il suo personaggio incarna l’esasperazione dei sentimenti patriottici americani, e basta questo aspetto a renderlo un personaggio amato dal pubblico. Ma Patriota va molto oltre, servendosi della sua immagine apparentemente immacolata per innalzarsi verso la sfera del divino.