Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di The Boys
Il 3 giugno del 2022 Prime Video ha rilasciato la terza stagione della serie sugli antieroi più scorretti de mondo: The Boys. I Super e i loro poteri letteralmente fuori dal comune hanno conquistato i nostri cuori dal primo momento e arrivati alla terza stagione, con una quarta già confermata, non possiamo che continuare ad essere ossessionati dalle loro storie bizzarre. L’originalità di The Boys (serie tratta dall’omonimo fumetto) sta nel suo modo di rappresentare le devianze e i caratteri umani. Attraverso i super poteri, il più delle volte anch’essi molto originali, i personaggi scoprono lati oscuri di se stessi che faticano a sopportare e che spesso impediscono loro di raggiungere i propri obiettivi. Non è solo una serie su dei supereroi ma è piuttosto un compendio di difetti umani, estremizzati grazie all’acquisizione di poteri super naturali. E nonostante la cifra stilistica di The Boys sia legata alla crudezza della narrazione e al realismo (anche se può sembrare paradossale) delle vicende, la serie ha fatto sì che gli spettatori si affezionassero ai suoi protagonisti, buoni o cattivi, a tal punto da diventare un cult. Esattamente come gli eroi tradizionali che siamo abituati a vedere (pensiamo agli Avengers) la banda di Butcher e I 7 della Vought sono entrati di diritto nell’immaginario collettivo, con tutte le luci e ombre del caso. Di certo Homelander non è un idolo positivo, ma a suo modo ha saputo rimanere nella mente della gente grazie alla sua complessità, che spesso sfocia in atteggiamenti totalmente dannosi ma che ci fa riflettere sulle varie sfaccettature che può avere un essere umano. Il tutto arricchito di una comicità molto fine e molto studiata che coglie esattamente i punti nevralgici della serie e li rende strepitosi.
Insomma, The Boys non ci ha ancora stancato. Anzi, le trame che continuano a rimanere aperte ci tengono ancora col fiato sospeso ed è grazie a queste se, appena finita la terza stagione, già non vediamo l’ora che esca la quarta. La furbizia di The Boys, inoltre, è sempre stata quella di inserire nelle varie stagioni che si sono susseguite ogni volta dei personaggi diversi, alimentando quell’attesa di cui sopra, legata quindi non solo alle trame ma soprattutto alle nuove leve. Anche questa volta gli autori hanno deciso di tenerci sul filo del rasoio facendo trapelare la notizia (non ancora ufficialmente confermata) dell’entrata nel cast di Jeffrey Dean Morgan. Dopo la sensazionale stagione in cui da padrone l’ha fatta Jensen Ackles e il suo Soldier Boy, un nuovo arrivo può solo che emozionarci e sperare in un altrettanto magnifica stagione. Il tema dei Super e le loro malefatte ormai ci è più che familiare e l’entrata in gioco di ulteriori essere super naturali aiuta a non dimenticare mai quale sia il tema principale dell’intera serie: l’umanità. Può sembrare un controsenso ma, vedendo le varie personalità che si susseguono nelle tre stagioni e vedendo soprattutto cosa succede quando si hanno dei poteri di quel genere tra le mani, The Boys ci ricorda che perdere l’umanità significa perdere se stessi e la propria identità. E anche se personaggi positivi come Starlight (che è una Super ma cerca di utilizzare la sua forza per il bene comune) ci insegnano che esercitare un potere è sempre una scelta, The Boys ha come obiettivo principale quello di studiare la complessità che si nasconde dietro un essere umano e capire quanto possa essere difficile a volte conciliare la propria parte oscura con quella meno oscura.
Ad aiutarci nell’attesa i produttori di The Boys annunciano una nuova serie, tratta da quella originale, un interessante spin-off: Gen V. La serie dovrebbe avere come presupposto di base l’educazione dei Super, essendo ambientata in una sorta di college per uomini e donne dalle doti straordinarie. Ovviamente Gen V prevede un cast completamente diverso (se non poche eccezioni, per quello che si sa fino ad ora) e trame quanto meno distaccate da quelle di The Boys. La nuova serie Gen V ci fa capire quanto The Boys abbia ancora molto da dare, anche attraverso canali diversi fra loro. Il solo fatto di aver percepito l’esigenza, da parte dei fan quantomeno, di saperne di più sulla vita e sulla formazione dei Super ci fa capire quanto The Boys abbia ancora delle trame da sviluppare e delle storie da raccontare. Per quanto, dopo tre stagioni, possiamo aver imparato sui protagonisti e sull’evoluzione dei nostri antieroi, abbiamo ancora bisogno di approfondire una realtà lontanissima dalla nostra eppure così travolgente. La curiosità degli spettatori nasce soprattutto da una bravura degli autori nel saper tessere delle trame che hanno la possibilità di rimanere aperte e di continuare potenzialmente per sempre.
A proposito di trame aperte: The Boys dovrebbe continuare anche solo per farci scoprire le sorti di Ryan. La scena conclusiva dell’ultima puntata della terza stagione vede Ryan, il figlio di Homelander, fomentato dalla folla strepitante, con un ghigno in volto talmente maligno da far rabbrividire. Che prenda le orme del padre? O che rinsavisca e capisca quale sia la parte dei “buoni”? La quarta stagione si porta dietro un grande dilemma che lascia chiunque sia arrivato alla fine della terza con un’angoscia scalpitante. Le sorti del ragazzino sono qualcosa che ci sta a cuore a questo punto, qualcosa che ci spinge a continuare anche solo per vedere se davvero avrà il coraggio di diventare il braccio destro del padre o se finalmente si riconcilierà con Butcher, schierandosi dalla parte dei nostri beniamini. E soprattutto: avrà davvero quei poteri? Sarà davvero così pericoloso come previsto? Sono tutti dilemmi, questi, che gli autori di The Boys hanno giustamente e pericolosamente lasciato irrisolti, per far sì che noi poveri fan ci affezionassimo alla seria ancora più di quanto non fosse già successo. E se il destino di Ryan non fosse già abbastanza, a tenerci col fiato sospeso è anche una minaccia politica: Victoria Neuman vicepresidente degli Stati Uniti d’America. Il personaggio di Victoria Neuman è forse uno dei più interessati mai affrontati in The Boys e anche solo per il suo sviluppo la serie necessita di andare avanti. Ancora una volta The Boys ha la possibilità, attraverso una trama che intreccia gli obiettivi di Butcher con dei giochi politici, di stupire e affascinare rileggendo la storia originale del fumetto (Victoria Neuman nel fumetto è in realtà Victor Neuman, spietato super e uomo politico, soprannominato “il vice presidente”).
E questo è uno dei motivi per cui è troppo presto per parlare di chiusura di The Boys; il modo in cui la serie ha sempre saputo cogliere il punto nevralgico di ogni trama e sotto trama, tenendo lo spettatore aggrappato ai dialoghi e alle storie, ci permette di sperare che le nuove stagioni che arriveranno saranno altrettanto incredibili.
Ci chiediamo che fine farà Ryan, non vediamo l’ora di sapere cosa succederà quando la Neuman avrà il tanto agognato potere politico, ma oltre a tutto questo c’è una grandissima curiosità che orbita intorno a personaggi che posso sembrare secondari ma che hanno ancora tanto da dire. Pensiamo, ad esempio, a Queen Maeve: l’abbiamo lasciata nell’ultima puntata della terza stagione nella sua veste finalmente umana, a seguito di un sacrificio compiuto per salvare tutti dalla minaccia di esplosione di Soldier Boy. La Super con la forza straordinaria e bellissima eroina complessa e travagliata finisce per ottenere ciò che ha sempre voluto indietro: la sua umanità. Ora tutto sta nel capire se davvero questa agognata umanità sarà in grado di soddisfarla e se il suo personaggio abbia modo di reinventarsi. Per non parlare di MM o di Ashley, entrambi personaggi molto interessanti che hanno ancora molto da svelare e che nascondono molte più complessità di quello che si è percepito fino ad ora. Se MM (Mother Milk) ha svelato già una sua parte oscura, legata al disturbo ossessivo compulsivo, per quanto riguarda Ashley la storia è diversa. Sappiamo che ha un problema con la lealtà e con la sottomissione, ma di certo non conosciamo il suo animo più vero, ciò che si cela oltre la sua facciata fatta di ansie e giochi di potere. Insomma, The Boys sembra avere ancora molto da regalarci; molte battaglie, molte storie, molte risate e soprattutto molto sangue. Con la sua consueta chiave di lettura, The Boys ha ancora delle potenzialità molto alte che, se ben sfruttate, possono sicuramente portare ad eventuali altre stagioni allo stesso livello delle prime. Per ora ci accontentiamo della conferma di una quarta e aspettiamo con ansia di poter rivedere Butcher, Hughie e la loro banda di simpatici disadattati talmente forti da combattere dei super umani.