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La Kim-Chie è arrivata nella maniera più poetica possibile

The Boys
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Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di The Boys

La quarta stagione di The Boys si è conclusa e ancora una volta siamo rimasti qui a ripensare a quanto tempo abbiamo aspettato, per poi goderci quei pochi istanti di piacevolezza. Quantomeno, The Boys non delude mai, o comunque lo fa raramente. Così poco da farci dimenticare anche qualche errore, portandoci sempre su un livello di apprezzamento fuori dal comune. Nonostante le differenze che molti fan del fumetto hanno trovato con la serie tv , The Boys continua ad accattivarci e stupirci.

Di stagione in stagione, ritroviamo i nostri protagonisti, sempre uguali a se stessi e mai identici. Ma se proprio dobbiamo essere sinceri fino in fondo, ciò che veramente abbiamo agognato per troppo tempo era una degna conclusione (o almeno qualche evoluzione) del rapporto tra Frenchie e Kimiko. Non perché il resto della storia non ci interessasse, quanto piuttosto perché il loro è uno di quei rapporti sani e malsani allo stesso tempo, ma che ti rimangono sottopelle.

The Boys
Kimiko e Frenchie riuniti in The Boys 4

Il percorso di Kimiko e Frenchie è un percorso difficile da raccontare, complesso e anche piuttosto strano. In perfetto stile The Boys, d’altronde. I due si avvicinano lentamente, ma anche in maniera impulsiva. Senza una ragione che stia veramente in piedi: Frenchie, senza un vero motivo, prende subito a cuore la causa di Kimiko che, a sua volta, si fida del chimico sconosciuto. Nell’ottica della squadra che Butcher forma insieme a Hughie, nella prima stagione, Kimiko e Frenchie si pongono come degli outsider.

Come una coppia di reietti che hanno un unico modo di sopravvivere e un’unica occasione di fare parte di qualcosa di più grande. Ognuno con le sue ragioni.

Inizialmente di Kimiko (interpretata da Karen Fukuhara) sappiamo pochissimo, attraverso dei flashbak abbastanza rari cerchiamo di intuire un passato violento e oppressivo, che le ha lasciato un trauma enorme. Ciò che sappiamo di lei, lo sappiamo dalla prima stagione, dall’incontro col fratello e dalle storie che racconta (in maniera frastagliata) a Frenchie. Kimiko è uno dei personaggi più interessanti di The Boys (qui una piccola lista di approfondimento dei personaggi) perché il mistero che le aleggia attorno e la sua sensibilità macchiata con la crudeltà, la rendono unica e intrigante. Motivo per il quale, probabilmente, trova in Frenchie un alleato perfetto.

Frenchie, infatti, è altrettanto misterioso e sebbene abbia un forte senso dello humor e la capacità di adattarsi in modo ironico alle situazioni, è un uomo con un passato difficile che nella vita ha sempre cercato di sopravvivere, più che di vivere (qui per approfondire la sua storia). A dire la verità, è solo nella terza stagione che scopriamo qualcosa in più sul passato di Frenchie, che inizialmente passa leggermente in secondo piano. Ma Frenchie e Kimiko, aldilà del modo di inserire la loro storia all’interno della narrazione di The Boys, hanno davvero senso solo insieme. Potrebbe risultare un’affermazione molto forte ma, a ben vedere, i due si compensano, si incastrano e si sostentano a vicenda. E infatti, il loro rapporto ha un’evoluzione lineare e coerente che – anche se tarda ad arrivare – ha un conclusione perfetta.

The Boys
Kimiko e Frenchie

I due sanno cosa significa soffrire e sanno anche cosa significa soffrire insieme, e la differenza che può fare.

Le loro cicatrici si compensano e si leniscono a vicenda, cicatrici difficili da cancellare ma altrettanto importanti, di quelle che raccontano una persona. L’affetto che si istaura da subito tra i due è qualcosa di naturale che, sulle prime, ci sembra strano ma che, una volta inglobato, è difficile da dimenticare.

Il rapporto tra Frenchie e Kimiko, infatti, ci racconta una storia di fiducia e di passione. Due tra i sentimenti più importanti per qualsiasi essere umano. Due tra i sentimenti più difficili da gestire, ma altrettanto travolgenti. Inizialmente, nella prima stagione, cominciamo a capire quanto i due riescano a sostenersi a vicenda e cominciamo a sperare che tra loro ci sia qualcosa di più di un’amicizia. Perché siamo abituati così, che l’amore possa avere solo un finale. E invece, Kimiko e Frenchie ci spiegano quanto questo non sia vero; l’amore che si crea tra di loro, da subito, è un amore incondizionato, frenetico e complesso. Che tiene conto di un prisma di emozioni diverse, tra cui anche il senso di colpa, la frustrazione, la paura e la negazione.

Frenchie e Kimiko ci raccontano una storia d’amore platonico che supera anche le barriere della sessualità e della passione, per arrivare a essere reale e palpabile.

L’uno cura i traumi dell’altro e, tra una missione per i The Boys e l’altra, riescono a ritagliarsi i loro spazi, necessari a tenere ben saldo il rapporto di fiducia. Sembrano dimostrarci continuamente quanto il loro sia l’amore più vero di tutti, perché si basa esclusivamente sul sostegno reciproco. E soprattutto, incondizionato.

Kimiko e Frenchie

Solo che, quando cominciamo a comprendere tutto questo, Frenchie e Kimiko ci smentiscono di nuovo, ci sorprendono ancora come solo loro sanno fare. Nella terza stagione, c’è una bellissima sequenza musicale che coinvolge i due e che ci riporta immediatamente sul pensiero romantico, sulla speranza di una relazione più canonica tra i due. È lì, forse, che inizia davvero la poesia. Perché, se ci riflettiamo, il bacio finale nella quarta stagione, è strettamente legato alla sequenza cui ci stiamo riferendo. Perché la conclusione della storia tra Frenchie e Kimiko non è solo quel bacio, non è solo il pensiero che finalmente possano amarsi fisicamente, quanto piuttosto la consapevolezza che, se si amano è perché si sono scelti sul serio.

Uno dei punti cardine del loro percorso è proprio l’accettazione l’una dell’altro ma anche delle loro identità separate, travagliate da azioni violente e un passato deplorevole. Entrambi segnati da cicatrici profondissime, entrambi sviliti da una realtà che sono convinti di non meritare.

Ma entrambi sicuri l’uno dell’altra. Fino a che, Frenchie non vacilla. E sarà però, proprio quel ripensamento a decretare la forza del rapporto, la solidità delle loro emozioni. Incontrollabili, letteralmente indicibili, spaventose ma grandiose.

La poesia del finale tra Frenchie e Kimiko sta nell’incontro e nella comprensione. Nella consapevolezza di scegliersi per un motivo preciso e non per accontentarsi. Nella presa di coscienza dovuta all’ammissione di colpa, alla redenzione e all’ammenda. È fortissima la dolcezza e la bellezza con cui i due si incontrano, con cui si conoscono e si intrecciano. E la comprensione, che non sempre ha fatto parte della loro storia, torna a essere protagonista, facendosi strada tra i sensi di colpa e le umiliazioni personali. Frenchie e Kimiko, che hanno sempre pensato di non meritarsi a vicenda e di non meritare nulla di buono a causa delle loro azioni passate (e anche presenti), finalmente lasciano cadere l’armatura che li rallentava e che li rendeva quasi immobili su loro stessi.

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La poesia del loro incontro, del loro bacio, e anche della loro straziante separazione finale, ha senso solo nell’ottica del loro percorso.

Personale e di coppia. Come due pezzi di vetro dello stesso bicchiere rotto, l’uno una parte dell’altra, una parte indispensabile ma anche frastagliata e da ricostruire. Per troppo tempo lontani, mai abbastanza vicini, Frenchie e Kimiko si incontrano per la prima volta, nel finale della quarta stagione, come fosse la prima volta. Mon Coeur, speriamo non sia l’ultima.