ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler importanti sulla serie tv The Boys e sul fumetto!!
Dopo il gran finale della quarta stagione di The Boys, iniziano a circolare le prime teorie su come si chiuderà la serie tv. Lo show televisivo è apparso per la prima volta su Amazon Prime Video nel 2019 ed è diventato uno dei titoli di punta della piattaforma. La serie è tratta dal fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson (disponibile tra l’altro nelle edicole con La Gazzetta dello Sport), anche se quello che vediamo sullo schermo differisce dal materiale di partenza. Il fumetto di The Boys è ancora più cruento e dark rispetto alla serie tv. La caratterizzazione dei personaggi in alcuni casi differisce di molto tra le tavole e lo show televisivo e ci sono una serie di sostanziali differenze tra le due opere che i lettori del fumetto avranno sicuramente notato guardando gli episodi su Amazon Prime.
In questo articolo ci siamo concentrati su 8 profonde differenze che esistono tra la versione cartacea di The Boys e la sua trasposizione televisiva.
Se non avete visto gli episodi della serie e non volete spoilerarvi il fumetto, vi consigliamo di non proseguire nella lettura. Di seguito, abbiamo selezionato 8 punti (+1) sui quali abbiamo riscontrato importanti differenze tra i due prodotti.
1. Tutti i Boys usano il composto V nel fumetto e tutti sviluppano dei superpoteri, non solo Butcher
Nella serie abbiamo visto come, oltre Kimiko ed Annie, l’unico membro dei The Boys a sviluppare superpoteri è Butcher, che li acquisisce dopo aver ingerito una dose di composto V. Nella versione televisiva, i cacciatori di super sono nettamente contrari all’uso di questa sostanza. Un po’ per paura, un po’ per principio, i ragazzi, seppur attratti dalle potenzialità del composto, lo respingono e ne fanno a meno. Questa è una prima grande differenza con il fumetto. Sulle pagine del graphic novel infatti, il modo dei personaggi di relazionarsi con il composto della Vought è completamente diverso. Non è solo Billy a farne uso, ma tutti i membri della banda.
Il composto V è visto come un’arma da sfruttare a proprio vantaggio nella guerra contro i Super. La sua diffusione, inoltre, è molto più importante nel fumetto che nello show. Si tratta infatti di una sostanza accessibile e fruibile da tutti. Nel mondo di The Boys del fumetto, il composto che sviluppa superpoteri può essere ingerito persino nel latte. Gli individui che ne fanno uso sono anche in grado di trasmettere in via ereditaria i suoi “benefici“. Non è quindi tutto incentrato intorno alle macchinazioni della Vought: nel fumetto, per accedere al composto non è necessaria l’autorizzazione dell’azienda.
2. I personaggi cambiano sesso
Nel passaggio dal fumetto alla serie tv sono molti i personaggi che hanno cambiato genere. Si tratta ovviamente di un cambiamento importante e non legato solo a fattori estetici. Cambiando il genere dei personaggi, si cambia inevitabilmente anche la loro relazione con gli altri personaggi e con il mondo esterno. Così la serie finisce per creare delle dinamiche diverse rispetto a quelle del fumetto. Tra gli esempi più rilevanti c’è il personaggio di Madelyn Stillwell. Nella serie tv abbiamo imparato a conoscerla come una donna forte e intraprendente, uno dei punti di maggior forza della Vought. La donna gestisce l’immagine dei Super nel dettaglio ed è una delle poche ad avere una certa influenza su Patriota.
Nel fumetto The Boys, il suo personaggio si chiama James ed è altrettanto potente e manipolatore. L’essere una donna però fa sì che questo personaggio possa instaurare con Patriota un tipo di legame diverso rispetto a quello che c’è nei fumetti.
La sua relazione morbosa con il leader dei Sette le permette di controllarlo e tenerne a bada gli istinti più pericolosi. Dunque, non una differenza da poco. Così come per la Stillwell, anche il personaggio di Mallory ha subito un cambio di sesso dal fumetto alla serie tv. Nel graphic novel Grace è Greg, un ufficiale dell’esercito americano che gestiva la vecchia squadra dei The Boys. In entrambe le versioni, il suo ruolo è quello di mettere insieme la nuova squadra di cacciatori di Super, anche se tra gli episodi della serie e il fumetto cambiano tante dinamiche. Le differenze più eclatanti, in ogni caso, riguardano due personaggi con un ruolo importante nella storia: Stormfront e Victoria Neuman.
Nella The Boys televisiva sono entrambe donne, conoscono tutte e due un epilogo tragico e hanno una funzione cruciale all’interno della trama.
Stormfront è un nuovo membro dei Sette, nonché partner di Patriota da un certo momento in poi. Nelle pagine del fumetto, il suo personaggio era un uomo. Entrambe le versioni di Stormfront condividevano un passato nelle fila naziste ed entrambe rappresentano una pericolosa minaccia da abbattere. Ma il cambio di genere ha consentito agli autori della serie di mettere in piedi una relazione con Patriota, che cambia ovviamente la natura del rapporto tra i personaggi.
Infine: Victoria Neuman, che nel fumetto è Victor Neuman. La capacità di far saltare in aria le teste è la stessa, ma il personaggio dei fumetti è stato creato come una sorta di parodia di George W. Bush, mentre la Victoria della serie non rimanda a quel tipo di personaggio. Abbiamo visto quindi, come gli autori della serie si siano presi molte licenze in fatto di trasposizione dei personaggi. Se in alcuni casi le differenze sono minime, in altri il cambio di genere varia anche la natura del rapporto tra personaggi.
3. Il personaggio di Ryan
Un’altra mastodontica differenza riguarda invece il personaggio di Ryan. Introdotto nel corso della prima stagione, Ryan svolge un ruolo cruciale nell’influenzare le scelte di Patriota e nella storyline personale di Billy. Il figlio di Becca e Patriota è mezzo umano e mezzo Super. Ha dei poteri identici a quelli del padre e potrebbe rivelarsi persino più potente e devastante del leader dei Sette. Ryan è anche suo malgrado il punto di contatto tra Patriota e Billy. Entrambi i personaggi, da un certo momento in poi, iniziano a prendere le loro decisioni sulla base di ciò che potrebbe essere meglio per Ryan. Billy ha promesso a Becca di proteggere suo figlio non solo da Patriota, ma anche da chi vorrebbe utilizzarlo come un’arma contro di lui.
Il leader dei Sette invece, vede nel ragazzo l’opportunità di lasciare qualcosa di sé nel mondo e di conoscere per la prima volta l’amore vero. In entrambi i casi, Ryan è una pedina che sposta di molto le dinamiche della trama. Nel fumetto, invece, la storia è completamente diversa. Billy uccide Ryan subito, per cui il suo personaggio è praticamente inesistente. Mentre la serie tv ha legato le sorti della storia al personaggio di Ryan, nel fumetto il bambino è quasi solo un incidente di percorso. Si tratta quindi di una delle maggiori differenze tra lo show televisivo e il fumetto.
4. Nel fumetto non esiste la Vought Cinematic Universe
Nella serie tv, un ruolo preponderante lo svolge proprio la Vought. Non si tratta solo di uno colosso mondiale che gestisce i Super. La sua presenza è molto più pervasiva e ramificata e abbraccia il mondo della politica e della comunicazione molto più di quanto non lo faccia nel fumetto. Guardando gli episodi di The Boys, abbiamo visto come dietro l’immagine di ogni Super si celino delle strategie comunicative piuttosto complesse. Le sceneggiature di salvataggi vengono interpretate da veri attori che hanno il compito di esaltare la figura dei Super di riferimento. C’è tutto un comparto cinematografico che lavora dietro le quinte per trasmettere all’esterno una determinata immagine dei supereroi.
I film, gli spettacoli, i comizi e gli eventi a cui i Super partecipano sono minuziosamente programmati e calendarizzati per avere un certo effetto sull’opinione pubblica. La Vought Cinematic Universe è il ramo che si occupa dell’elaborazione di prodotti cinematografici creati su misura per i Super. Nella stagione appena conclusa, la casa di produzione cinematografica si era occupata della realizzazione di un docufilm su A-Train, ma anche della lavorazione di un format creato apposta per Ryan. Nel mondo moderno d’altronde, le potenzialità comunicative del cinema sono talmente importanti da non poter essere sottovalutate. Lo schermo diventa uno dei mezzi di comunicazione più importanti, in grado di manipolare le menti e di veicolare consensi.
Nella versione cartacea di The Boys, la Vought Cinematic Universe non esiste.
L’azienda non è un colosso della comunicazione come si vede invece nella serie. Il fumetto vuole essere una parodia del mondo dei supereroi dipinto su carta. La serie non si rivolge però al pubblico della carta stampata, ma a quello di consumatori di prodotti televisivi. Nella serie è perciò molto più cruciale il ruolo svolto dall’azienda sul fronte della comunicazione. L’intenzione degli autori era quella di calcare la mano su questi temi, trasformando il prodotto in una vera e propria satira non solo dei supereroi, ma di tutto il comparto comunicativo che sta dietro alla creazione di un’immagine pubblica.
5. La fine di Maeve
Queen Maeve è stato uno dei personaggi più affascinanti di The Boys. Forte, carismatica, sfaccettata e intimamente fragile, l’eroina dei Sette ha attraversato un percorso di maturazione che l’ha resa una delle figure più interessanti della serie. Sia nel fumetto che negli episodi di The Boys, Queen Maeve attiva un processo di redenzione che la porterà in entrambi i casi a un’importante uscita di scena. Il modo in cui chiude la sua parabola narrativa differisce però tra i due prodotti. Nella serie tv abbiamo visto come il suo personaggio, dopo aver smascherato la vera natura di Patriota, inizia a distaccarsi dai Sette. Fa parte della Vought ed esegue i suoi compiti indispensabili, ma poco alla volta taglia i ponti con i Super.
Nonostante sia sotto ricatto costante di Patriota, Maeve a un certo punto ne ha abbastanza e decide di farla finita con quel mondo, completando il suo processo di redenzione. In combutta con Butcher e con i Boys per uccidere Patriota sfruttando i poteri di Soldatino, Maeve si sacrifica facendosi colpire in pieno e consentendo a Billy e ai suoi di sopravvivere. Nel finale della terza stagione abbiamo visto come il suo personaggio, creduto morto da tutti, sia in realtà ancora vivo e abbia deciso di scappare via e cambiare per sempre vita, lontana da Patriota, dalla Vought e dai Sette. Nel fumetto, Queen Maeve non è altrettanto fortunata: il suo percorso di redenzione si chiude con una fine tragica. La Super viene uccisa brutalmente da Patriota, che non le dà neppure il tempo di rispondere all’assalto.
Nessuna seconda vita per Queen Maeve nei fumetti, dunque. Solo una fine tragica.
6. L’episodio del Transocenaic Flight 37
Un’altra differenza apparentemente sottile e irrilevante tra la serie tv e il fumetto riguarda l’episodio del volo transoceanico 37. Nella seconda stagione, Patriota e Queen Maeve vengono inviati a fermare un gruppo di dirottatori a bordo di un volo transatlantico. Per i due Super si tratta di un gioco da ragazzi: l’attentato viene sgominato e il volo messo in salvo. Solo che qualcosa va storto e Patriota e Queen Maeve sono costretti ad abbandonare l’aereo prima che questo precipiti. Pur avendo la possibilità di trarre in salvo qualche passeggero, Patriota opta per una scelta diversa. Salvare solo qualcuno sarebbe controproducente per l’immagine del supereroe. O si mette in salvo tutto l’aereo e si viene acclamati come salvatori oppure è meglio abbandonare tutti al proprio destino.
La via di mezzo, ossia portare a termine la missione salvando solo qualche passeggero, sarebbe da interpretare come uno straordinario fallimento. Fallimento che ovviamente Patriota non può e non vuole accettare. L’episodio è cruciale nello sviluppo del personaggio di Patriota, ma anche e soprattutto di quello di Queen Maeve. La super eroina deriva da questo incidente di percorso la convinzione di voler tagliare i ponti con i Sette e con il loro leader. L’episodio del Transoceanico 37 è un po’ uno spartiacque nell’arco narrativo di Queen Maeve. Il mancato salvataggio dei passeggeri e la decisione adottata da Patriota svelano la reale natura dei Super e la loro fondamentale inconsistenza come salvatori del pianeta.
Lo stesso episodio lo ritroviamo anche nel fumetto. Sulle tavole di The Boys però, le cose non si svolgono esattamente allo stesso modo.
Non sono solo Patriota e Queen Maeve ad essere mandati sull’aereo per sgominare l’attentato, ma sono tutti i Super a essere coinvolti nell’operazione di salvataggio. Nel fumetto, l’episodio è strettamente correlato all’11 settembre. I dirottatori a bordo sono quelli che avrebbero dovuto far schiantare l’aereo sulle Torri Gemelle. La Vought manda i Super a prendere il controllo della situazione. Ma anche qui, esattamente come nella serie, qualcosa va storto e l’aereo precipita schiantandosi sul ponte di Brooklyn. La Vought spenderà grandi energie e risorse per insabbiare l’accaduto. Ma mentre nella serie tv l’episodio è cruciale nel percorso di redenzione di Queen Meave, nel fumetto la sua portata è diversa e chiama in causa tutta la squadra dei Sette.
7. La famosa Torre dei Sette non esiste nel fumetto
Un’altra differenza, apparentemente solo scenografica, riguarda la location nella quale i Sette piazzano la propria base operativa. Nella serie tv, la Torre in cui vivono i Super è una specie di quartiere generale dove i Sette vivono e organizzano le proprie missioni. La Torre svetta sulla città mostrando tutta la propria magnificenza e rappresenta un luogo simbolo al pari di un edificio istituzionale. Nelle tavole del fumetto, la Torre dei Sette non esiste. La base dei Super è un satellite che orbita nel cielo e marca una differenza sostanziale tra i “normali abitanti della Terra” e gli individui speciali dotati di superpoteri che, anche materialmente, sono collocati su un piano più elevato rispetto ai comuni mortali.
La scelta ha ovviamente una valenza simbolica. Nella versione televisiva di The Boys c’è una volontà maggiore di smascherare le ipocrisie dei Super, dipinti come individui mossi da paure, paranoie e vulnerabilità proprio come tutti gli esseri umani. La Torre rappresenta un fortino nel quale si costruiscono quotidianamente le menzogne da dare impasto alle masse. Potrebbe sembrare il quartiere generale di un qualsiasi colosso della comunicazione e forse l’idea degli sceneggiatori è proprio quella di creare immediatamente un parallelismo con la società moderna nello spettatore che guarda.
8. I personaggi di Sister Sage e Firecracker sono stati creati apposta per lo show televisivo
Come abbiamo visto, lo show televisivo non ricalca in tutto e per tutto le tavole di Garth Ennis e Darick Robertson. Gli showrunner hanno adattato la storia per il piccolo schermo concedendosi tante licenze rispetto all’originale. Abbiamo visto come molti personaggi subiscano delle trasformazioni di non poco conto. Chi cambia sesso, chi resta in vita invece di morire, chi ha dei tratti addolciti rispetto alla versione dei fumetti e così via. Ma nella serie tv gli autori inserisco spesso anche personaggi originali. È il caso di alcuni Super che non trovano riscontro nel fumetto e di alcuni personaggi centrali come quelli di Sister Sage e Firecracker.
Entrambe le Super vengono introdotte all’interno della quarta stagione. Sister Sage (interpretata da Susan Heyward) è la donna più intelligente del mondo e viene assoldata direttamente da Patriota per gestire la sua immagine personale e il suo colpo di Stato. Firecracker è invece un personaggio utile soprattutto per la veicolazione di determinati messaggi al popolo. Tutte e due entrano a far parte dei Sette e si stabiliscono nella Torre offrendo, a loro modo, il proprio supporto alla causa di Patriota. Quel che non tutti sanno però, è che questi personaggi non trovano un corrispettivo all’interno delle tavole. Sister Sage e Firecracker sono perciò due personaggi ideati a partire da zero dagli autori della serie tv.
Ma non è tutto qui. Un’altra grande differenza tra lo show televisivo di The Boys e il fumetto riguarda il personaggio di Black Noir e il probabile finale della storia. NON ANDATE AVANTI NELLA LETTURA SE NON VOLETE SPOILERARVI LA FINE DI THE BOYS!!
Uno dei principali elementi dissonanti tra serie tv e fumetto riguarda il personaggio di Black Noir, molto diverso nella sua versione cartacea rispetto a quella televisiva. Ma al di là della sua caratterizzazione, quel che cambia tra show televisivo e carta stampata è il suo ruolo nella storia. Nel fumetto, i lettori scoprono che dietro la maschera di Black Noir si nasconde un clone di Patriota, che uccide il leader dei Sette, prende il controllo dei Super e viene alla fine ucciso da Butcher. Si tratta di uno degli assassini più brutali dei Sette, se non il peggiore. È coinvolto in una serie di efferati omicidi e il suo personaggio è legato anche alla storia di Becca e Ryan.
Il Black Noir della serie tv è invece diverso da quello delle tavole, anche se il suo destino non si è ancora compiuto del tutto (ecco 5 ipotesi sensate sulla sua vera identità). Nella terza stagione abbiamo visto il vero Black Noir morire per mano di Patriota ed essere sostituito da un nuovo personaggio di cui sappiamo ancora molto poco. Nella quinta stagione avremo più risposte sul personaggio e magari scopriremo qualche punto di contatto con le pagine del fumetto.