5) Non c’è una netta divisione fra bene e male
Malgrado lo schema di base evidenzi nettamente i “buoni” e i “cattivi”, la situazione è molto più complessa di quanto non possa sembrare all’inizio.
Ad esempio, Patriota sembrerebbe il villain per eccellenza: totalmente asservito al potere, non si fa scrupoli ad uccidere chiunque si interponga fra lui e i suoi obiettivi. In realtà, puntata per puntata, emergono dei dettagli circa la sua infanzia e la sua vita che certo non giustificano i suoi crimini, ma lo mostrano come un personaggio molto più complesso di quanto non sembrasse all’inizio. E anche lui, come tutti, ha dei punti deboli e degli affetti. È dunque un personaggio a trecentosessanta gradi, così come lo è Billy Butcher. L’ex agente dell’FBI sembra all’inizio avere delle motivazioni totalmente altruistiche che lo spingono a dichiarare guerra ai Super. In realtà, anche nel suo caso emerge il “rovescio della medaglia”: essendo un essere umano “vero” e un personaggio ottimamente costruito, è spinto anche da impulsi egoistici e da un desiderio di vendetta molto poco eroico.
Persino un personaggio all’apparenza genuino come Hugh risulta a lungo andare poco cristallino: lo vediamo nella puntata pilota devastato dalla perdita della donna amata per mano di uno dei Super. Ci sembra dunque del tutto legittimo il suo desiderio di giustizia. Ma da una parte, la sua successiva relazione con Starlight può far storcere il naso: di certo non è rimasto fedele alla memoria della sua ragazza a lungo. In più, il ragazzo si fa pochi scrupoli a sfruttare la sua relazione con uno dei Super per estorcere informazioni riservate, preoccupandosi per l’incolumità della ragazza solo quando ormai è troppo tardi.