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The Boys segnerà la storia delle Serie Tv o sarà soltanto una fantastica parentesi?

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ATTENZIONE: Il seguente articolo contiene SPOILER sulla Serie Tv The Boys

Siamo pronti ad ammettere nell’olimpo delle Serie TV The Boys?

Non è più una sorpresa ormai: il prodotto targato Amazon Prime Video sta riscuotendo un successo globale mai visto prima dalla piattaforma di streaming e sta tracciando la via a una visione dei tanto amati “super” inedita. Uscita nel 2019 sotto traccia e in un periodo florido di supereroi, nessuno avrebbe scommesso una lira sulla riuscita di questa serie: dopo DC, CW e Marvel non si sentiva davvero la necessità di altre storie basate su eroi con poteri speciali.
Nonostante ciò The Boys promise di offrire una nuova prospettiva della categoria e mantenne a pieno la propria promessa. Il bene e il male si mischiano in un mix di sangue, violenza e riferimenti sessuali espliciti; le apparenze tradiscono una cruda realtà, un’America criticata spietatamente.

La seconda stagione spopola, afferma la serie come divertente, fuori di testa e profonda nella sua esplorazione dei rapporti tra i protagonisti e il loro passato spesso turbolento. L’hype che si crea attorno a The Boys però è insolito, come se fosse ancora un prodotto di nicchia e non per tutti, lontano dal mainstream e destinato a un pubblico ristretto.

Sono serviti il ritorno di Butcher e i ragazzi con le prime tre puntate di questa terza stagione per spazzare ogni dubbio su di essa ed elevarla finalmente a gigante del proprio genere, in un esordio record per la piattaforma detenuta da Amazon.
The Boys guadagna la propria fama senza scendere mai a compromessi, rimanendo fedele a se stessa e alla collana di fumetti da cui trae ispirazione: ciò che ha fatto è stata continuare a essere fuori di testa e moltiplicare il tutto per dieci, cento volte.

Sin dal primo momento in cui abbiamo fatto la conoscenza dei ragazzi in situazioni surreali non c’è mai stata la ricerca o necessità di rientrare nei canoni stabiliti da anni e anni di serie tv antecedenti a loro. Seguendo le proprie regole anche nella terza stagione ormai in procinto di finire, lo show ha offerto una profondità sorprendente rispetto al passato: mantenendo l’appendice sulla violenza e l’assurdo i legami sviluppati stanno affrontando nuove sfide senza precedenti e presentando un bivio ai personaggi, scegliere la via della vendetta o preservare le persone a noi care?

Il successo come sapete è stato globale, la serie è amatissima e il cast è in giro per il mondo a calcare red carpet in ogni continente: possiamo finalmente affermare che The Boys verrà ricordata a lungo dal pubblico? E se sì, cosa ha portato a questo risultato inaspettato?

Cambiare le regole del gioco

Per essere un pilastro del genere e resistere all’ingiustizia del tempo, serve portare qualcosa di nuovo, una brezza di aria fresca che possa aprire nuovi orizzonti in un universo piuttosto stantio.
I supereroi sono stati esplorati in lungo e in largo, ce ne sono per tutti i tipi ma nessuno di loro ha avuto la sagacia di trasformare il bianco in nero, far diventare la minaccia numero uno gli stessi che dovrebbero, sulla carta, garantire la nostra sicurezza.

The Boys ha regole tutte sue: il cinismo che attanaglia l’America ispirata dai fumetti (e quella attuale) toglie il fiato e fa alzare le mani. E’ una catena alimentare, un business e come sempre quando ci sono soldi e potere in ballo non ci sono regole di base. Controllo dei media, stragi, sotterfugi, doppi giochi e bugie, chi più ne ha più ne metta.
Aggiungete a questa società disastrata una complessità solita del genere umano e dei superpoteri ed ecco servita la tavola dei Sette: “Super” sul tetto del mondo per via dei loro poteri e quindi distanti da ogni tipo di giurisdizione, con sempre l’ultima voce in capitolo.
Al classico Superman, eroe della nazione, The Boys propone Patriota: la sua antitesi, il perfetto esempio di mente problematica in un corpo sovrannaturale e riflesso degli Stati Uniti moderni.

Il lavoro fatto dai produttori per raccontarci questo disastro a schermo è sublime: sceneggiatura, messa in scena, effetti, The Boys è reale e cruda, a volte fin troppo anche per il nostro stomaco.
Il grande lavoro continua con gli attori: Anthony Starr (Patriota) meriterebbe un Emmy per la sua interpretazione ed è circondato da un cast sublime che fa splendere ogni singolo personaggio al proprio meglio, una manna dal cielo e una boccata di aria fresca.
Non è soltanto davanti la macchina da presa che la serie splende, però.

Se siete fan fatevi un giro nei loro social: specialmente su Twitter gli account Prime Video di tutto il mondo, quelli della serie e dei produttori continuano a interagire quotidianamente con tutti i fan: si parte dalla condivisione di meme a comunicati stampa della Vought Industries, la stessa Vought presente nell’universo di The Boys.
Rompere la quarta parete e sfruttare al massimo la potenza dei social è una prima per le serie tv e poche tra quelle che ci avevano provato in passato avevano avuto risultati tanto sorprendenti.
La critica impazzisce per The Boys e per tutto il lavoro che c’è intorno ad esso: amano i loro contenuti, amano i loro episodi e la storia che raccontano nell’ora settimanale a disposizione. Perfino dall’altra parte del mondo, in Giappone, il maestro Hideo Kojima ha espresso il suo amore affermando di aver fatto una maratona unica per vedere i sette episodi della terza stagione finora rilasciati.

La vetta che sta vivendo adesso la serie è un punto storico per questo mondo, tutti ne parlano e nessuno lesina complimenti. Ed è proprio questo uno dei motivi principali che permetterà a The Boys di restare nell’olimpo dei campioni: quando il fruitore più estraneo a questo genere si permette di guardare e apprezzare lo show si attesta la grandezza di esso e l’eredità che lascerà negli anni a venire.

Amazon si è ritrovata tra le mani una pepita d’oro e l’intenzione è di sfruttarla al massimo con almeno un’altra stagione. E’ obbligatorio evitare che Icaro, però, si bruci le ali pur di volare in alto. E per un prodotto simile la linea sottile tra successo e disastro è semplice da oltrepassare: The Boys deve stare attenta, molto attenta, a non esagerare e dovrà capire quale sarà il momento giusto per fermarsi.

Per concludere, qual è l’aspetto principale che renderà questa perla immortale negli anni a venire? L’unicità. Un successo non replicabile, ma The Boys potrà essere un esempio in vari sensi.
Come abbiamo evidenziato, ci sono tanti altri motivi per cui siamo di fatto davanti a un one time only.
Una ricetta, se volete definirla tale, che ha permesso a una serie indie di essere qualcosa di più. Qualcosa di speciale. Qualcosa di davvero esplosivo, di cui avevamo un gran bisogno.

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