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La spiegazione del finale della terza stagione di The Boys 

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Alert* – Se non avete visto l’episodio finale di The Boys potreste imbattervi in qualche spoiler 

Dannati episodi finali. Arrivano all’improvviso e ci portano via le nostre serie preferite. Ma quando sono belli ed esplosivi, la tristezza e la malinconia aumentano a dismisura. The Boys è volata lontano insieme al suo ultimo episodio e già ne sentiamo la mancanza. Quest’ultima stagione è stata meravigliosamente folle e tremendamente geniale, piena di colpi di scena e new entry pazzesche. Il suo livello di scrittura ha raggiunto vette elevate, mostrando a noi e al mondo del cinema in generale, quanto sia stata coraggiosa nel prendere determinate soluzioni artistiche. Adattare un’opera non è mai facile, soprattutto se si parla di fumetti ed eroi. I creatori di The Boys non solo hanno accettato la sfida, ma l’hanno vinta spazzando via ogni tipo di concorrenza. Soprattutto negli ultimi tre episodi. Con questo trittico, The Boys, ha omaggiato al meglio il mondo supereroistico avvolgendolo con un nastro fatto di suspence e azione. Con una scelta priva di retorica, la serie fa una pungente critica sociale utilizzando scene cruenti e persino disturbanti, come abbiamo visto nell’emblematico episodio 6, “Herogasm”. Cosa succede se i nostri ‘eroi’ si nascondono dal resto del mondo? Sesso, droga e perdizione. 

Il finale di stagione ha tutto quello che desideriamo trovare in un episodio che chiude un arco narrativo lungo e maestoso. Come se ci trovassimo di fronte ad uno scacchiere, la partita e di conseguenza il finale di stagione si gioca tra fazioni avversarie e lontane. I Boys, da una parte. I Super dall’altra. È un gioco di  specchi a cui ci siamo abituati dalla prima messa in onda, ma di cui non ci siamo mai stancati. Alla vigilia, I Boys, si trovano a dover fronteggiare Homelander, più spietato che mai. A Patriota sono cadute tutte le maschere e il mondo sta imparando a conoscere la sua vera natura. Perfido, malvagio, ammaliatore. Patriota è la fenomenologia del male. I Boys sono finalmente pronti a combatterlo , soprattutto grazie al Temp V, un potere enorme ma allo stesso tempo distruttivo in grado di causare danni stratosferici per chi lo assume. Assumere la Temp V significa, quindi, portarsi allo stesso livello dei Super, diventare molti forti ma anche avvicinarsi alla morte. Per essere i migliori bisogna essere disposti a tutto. E i nostri Boys sono pronti.

The Boys mostra il suo campo di battaglia

A-Train, nel frattempo, ha un infarto dopo lo scontro con Blue Hawke, abbandonando di fatto la propria squadra. Il vero ago della bilancia e deus ex machina è però Black Noir. Perché nonostante sia stato ucciso da Patriota, la sua rivelazione ad inizio partita cambia lo scenario, non solo del finale di stagione, ma delle stagioni a venire. Black Noir confessa una verità cruda e a tratti terribile, data la caratterizzazione e la storia dei personaggi: Homelander è in realtà il figlio di Soldier Boy.

Ma c’è di più. I Boys vogliono fare di lui un’arma per sconfiggere i Sette. La resa dei conti, quindi, vede una famiglia al centro del campo. Homelander prova a convincere Soldier Boy a fare la pace, presentandogli anche Ryan, suo nipote, ma Soldier è accecato dall’odio e si scaglia addirittura contro il bambino. La guerra e l’odio non chiudono mai gli occhi, nemmeno di fronte ai legami familiari. Nemmeno di fronte ai bambini.

Billy Butcher ha, a questo punto, un nuovo obiettivo: proteggere Ryan, proteggere a tutti i costi il bambino. Questa decisione cambia per un attimo la coalizione e Butcher attacca Soldier Boy. The Boys ci regala uno scontro ad armi pari dove non sembrano esserci nè vinti nè vincitori. Maeve perde un occhio e Patriota un timpano. Per un attimo, la serie, sembra un campo di battaglia in cui l’unica e vera arma è la forza di sopravvivenza.

Ci si è spezzato il cuore quando Maeve si è sacrificata negando a Soldier Boy di far saltare la torre. Ha fatto scudo con il proprio corpo per permettere a tutti gli altri di mettersi in salvo, gettandosi fuori dal palazzo con lui.Nel finale dell’episodio, però, scopriamo che è sopravvissuta anche se ormai è priva dei suoi poteri. A questo punto, quale sarà il destino di Maeve?

Anche Soldatino è ancora vivo ma è sedato e giace in una capsula di contenimento sotto la supervisione di Mallory. In una scena da pelle d’oca vediamo Homelander camminare con il figlio. Il suo orizzonte non è più tra le macerie di una guerra e infatti decide di non vendicarsi di Butcher. Ryan sembra guardare il padre con gli occhi di un bambino che recano perdono. Ma si può perdonare un padre come Homelander? 

The Boys finisce come ha sempre iniziato

Con i due schieramenti pronti a darsi di nuovo battaglia. Come se fossimo in una partita di calcio, la serie ci indica le formazioni con cui si giocherà la partita. Annie, dopo aver abbandonato il costume di Starlight, si unisce ai Boys. Billy Butcher è in pessime condizioni e gli vengono dati 18 mesi di vita.

Il capo dei Boys è stato massacrato dall’uso della Temp V, ma non ha nessuna voglia di mollare, nessuna voglia di fermarsi. I Super, dall’altra parte, hanno un infiltrato nella Casa Bianca. È Victoria Neuman, vicepresidente e nuovo obiettivo dei Boys. Mentre il paese è in preda al panico, uno spietato Homelander uccide, sotto gli occhi del figlio, una persona qualunque alla luce del giorno.

La folla lo acclama e lo incita.Ryan sembra essere anche compiaciuto, come se la morte del manifestante avesse proclamato suo padre vincitore. Kripke ha spiegato come sia un riferimento diretto alle parole di Trump che avrebbe potuto sparare a una persona in strada senza perdere nemmeno un voto.Intanto alcune voci dicono che Black Noir tornerà attraverso un cambio d’identità.

La partita è appena iniziata. Il finale di stagione di The Boys ha rieletto la serie come una delle regine del panorama dello streaming. Bella, irriverente, politicamente scorretta e cruda, The Boys ci mancherà e non vediamo l’ora di scoprire le sorti dei nostri Boys. 

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