Nata a Melbourne e classe 1990, Elizabeth Debicki ha una carriera in continua ascesa. L’abbiamo potuta ammirare nel ruolo di Diana nell’ultima stagione dell’acclamatissima serie Netflix The Crown, una delle migliori serie storiche attualmente in catalogo. L’abbiamo vista nei panni di Kat, l’affascinante gallerista di Tenet, ma anche in quelli della giovane e cinica giocatrice di golf Jordan Baker in The Great Gatsby. È Ayesha ne I guardiani della Galassia, è Alice in Widows e ha perfino una parte nell’acclamata serie tv The Night Manager accanto a Hugh Laurie. È brava, versatile, talentuosa, ammirata da critica e pubblico, ma anche molto, molto riservata.
Forse pensate di sapere tutto di quel (poco) che si riesce a sapere su di lei, ma magari qualcosa vi è sfuggito.
Ecco quindi 7 curiosità su Elizabeth Debicki che forse non avevate ancora mai letto.
1 È cittadina del mondo
In una recente intervista l’attrice di The Crown ha dichiarato di non avere una casa vera e propria in cui rifugiarsi durante le pause fra una ripresa e l’altra. In effetti definisce se stessa quasi come una nomade, definizione non solo calzante, ma che le piace anche particolarmente. Elizabeth Debicki infatti ha dichiarato di aver creato una specie di triangolo nei suoi spostamenti fra Melbourne, la sua città natale, Londra, dove ha appena smesso i panni di Diana nella famosa serie Netflix e Los Angeles, città in cui si è ritrovata più volte a soggiornare durante le riprese di diversi film che la vedono protagonista. Questa condizione però le è congeniale al momento perché infatti ha dichiarato di sentirsi molto a suo agio nei continui spostamenti e di non sentire, per ora, la necessità di fermarsi in un posto stabilmente, preferendo pensare a se stessa come a una cittadina del mondo.
2 Nolan stava quasi per non scritturarla in Tenet
Con il film Tenet, Christopher Nolan decide di divertirsi a confondere il pubblico invertendo il tempo e creando in questo modo una minaccia per il genere umano. È in questa storia tanto complicata quanto adrenalinica che si inserisce il personaggio di Kat, un’ambigua gallerista sposata a un magnate russo. Nolan inizialmente non aveva preso in considerazione Debicki per il ruolo: conosceva bene le interpretazioni dell’attrice in The Great Gatsby e Widows e pur ammirandone il talento non la riteneva giusta per la parte. Quello che Nolan non aveva ancora capito è che in realtà Elizabeth Debicki è un talento tale da poter diventare qualsiasi cosa voglia. Il regista infatti era assolutamente certo che l’attrice fosse di origine americana e che fosse questo il motivo per cui era risultata così credibile nelle parti sopracitate. Quando però fu informato delle vere origini dell’attrice ne rimase molto colpito, tanto che decise di scritturarla subito per la parte in Tenet. Elizabeth Debicki però, da vera professionista, non accettò il ruolo se non dopo un regolare provino, non volendosi sentire in alcun modo privilegiata.
3 Le sue origini sono a dir poco multiculturali
Elizabeth Debicki è nata il 24 agosto del 1990 a Parigi. Suo padre è un ballerino di danza classica proveniente dalla Polonia. Sua madre è sempre una ballerina di danza classica, ma nata in Australia. La famiglia d’origine della madre però è irlandese e quindi si può dire che l’attrice sia il frutto di ben tre culture differenti. Anzi a ben vedere quattro. Il trasferimento in Australia infatti avviene quando l’attrice ha cinque anni, quindi tutta la sua prima infanzia viene vissuta in Francia.
È proprio la particolarità delle sue origini che ci porta al prossimo punto di questo elenco
4 Ha un passato nel Balletto
L’attrice è figlia di due ballerini classici che le hanno trasmesso tutta la loro passione nei confronti di questa disciplina. La piccola Elizabeth quindi avrebbe voluto moltissimo seguire le orme dei genitori e diventare a sua volta una ballerina professionista, motivo per cui si è dedicata alla danza per buona parte della sua giovinezza. Questa volta però, in un certo senso, il destino si è messo in mezzo, regalando all’attrice un altezza invidiabile, ma forse a suo dire, non davvero adatta a una ballerina classica. Dall’alto del suo metro e novantuno infatti Elizabeth Debicki si è vista costretta a lasciare il mondo della danza, per appassionarsi, con risultati altrettanto ottimi, a quello della recitazione, dopo aver anche rifiutato alcuni contratti come modella.
5 Ha preso lezioni di guida sul set
Nel 2015 l’attrice ottiene il ruolo della cattivissima Victoria Vinciguerra nel film di spionaggio Operazione U.N.C.L.E. diretto da Guy Richie. Il film è chiaramente ricco di scene d’azione e in una in particolare è possibile ammirare Debicki sfrecciare via da Villa Vinciguerra su un’auto sportiva. La scena è piuttosto teatrale: l’attrice indossa un foulard sui capelli e sfreccia nelle strade buie di Roma in una decapottabile rossa, dopo aver ordinato ai suoi uomini un perentorio “seguitemi” in italiano. Tutto bello se non fosse che in realtà l’attrice all’epoca non possedeva nemmeno la patente. Sul set infatti sono state organizzate delle vere e proprie lezioni private di guida, in maniera da permettere all’attrice di girare la scena in maniera credibile.
6 Non usa i social
Se anche voi fate parte di quella categoria di persone che quando si appassionano a una serie iniziano a stalkerare l’intero cast su ogni social possibile e immaginabile, con Elizabeth Debicki sarete andati inconto a una cocente delusione. Bisogna accontentarsi del fascino senza tempo con cui ha interpretato Diana nella serie Netflix The Crown perché, come abbiamo già detto, l’attrice è davvero riservatissima sulla sua vita privata e non ha all’attivo nessun profilo social. Peccato, chi sperava di strappare qualche indiscrezione sui suoi gusti, sul suo piatto preferito o su cosa fa nel tempo libero si terrà la curiosità, cosa che per altro non fa che aumentare ancora di più il fascino algido della sua figura.
7 Per il ruolo di Diana ha preso lezioni da un’esperta di portamento
La quinta stagione di The Crown era attesissima proprio perché il pubblico aspettava solo di vedere come sarebbe stata rappresentata la fine del matrimonio fra Carlo e Diana e quale fosse stato l’impatto del divorzio sulla famiglia reale. In molti ricorderanno le immagini iconiche della principessa triste, l’abito nero della cena per Vanity Fair, il tifo sfegatato per i figli durante le competizioni sportive, l’immagine di lei rannicchiata sul trampolino di un immenso yacht. L’immaginario degli anni Novanta non può prescindere da Lady Diana e quindi era fondamentale che l’attrice riuscisse a riproporne ogni aspetto peculiare. Ecco quindi che la falcata elegante, lo sguardo dal basso verso l’alto con la testa leggermente inclinata, il sorriso timido, sono dei tratti distintivi che l’attrice ha curato nella sua interpretazione in maniera quasi maniacale. Per questo è stata assunta perfino un’esperta di postura e portamento che potesse guidare l’attrice in quella che a oggi è davvero una interpretazione all’altezza di una principessa tanto amata.