2) Le ambientazioni sono personaggi
In questa serie l’ambientazione è trattata come un personaggio. Non solo ha ricevuto la stessa attenzione – è curata fin nei minimi particolari – ma viene rappresentata come una viva derivazione della personalità della Corona.
Il rischio nel ricreare ambienti come palazzi signorili, castelli, abbazie è quello di cadere in una finzione visibile, per i troppi dettagli a cui dover pensare. Fortunatamente, The Crown ha potuto usufruire di set reali come Lancaster House, nel West End londinese, in cui sono state girate le scene ambientate a Buckingham Palace, o la Cattedrale di Ely, nell’Est Anglia, che ha ricoperto il ruolo di Abbazia di Westminster.
3) Il casting e i personaggi
Il cast è quanto mai azzeccato e somigliante. Clare Foy ha esattamente il piglio della giovane Elisabetta e l’Undicesimo dottore Matt Smith nei panni di Filippo è perfetto. La prova attoriale dimostra un alto livello di tutto il cast e la sceneggiatura dà il giusto spessore a tutti i personaggi, delineando il loro spazio personale in una spirale che li riporta però sempre a contatto con la Corona.