Attenzione, la lettura potrebbe implicare spoiler su alcune serie tv: The Dropout, WeCrashed, Veleno, Limetown, Dirty John, Mr.Death, Homecoming e Gaslit.
Da bambini c’era il cantastorie, da adulti ci sono Disney, Netflix e tutte le altre. Se vi piacciono le storie è probabile che vogliate divorarle in ogni loro forma, che sia un libro, un film, una serie o un podcast. L’unica cosa che conta è andare avanti con il racconto, ancora una pagina, ancora una puntata, ancora un minuto di quella vicenda di cui vogliamo solo sapere il finale.
La vita vera è un pozzo di storie straordinarie, che se fossero finte magari sarebbero esagerate, ma siccome sono successe veramente ci lasciano a bocca aperta. La maggior parte dei podcast racconta storie di gente comune che vorremmo avere la possibilità di incontrare, conoscere o almeno vedere. Per fortuna in alcuni casi questa possibilità ci viene data, visto che non è poi così infrequente che il mondo seriale vada a pescare dal mondo dei podcast per raccontare una storia. In effetti i due linguaggi hanno molto in comune, in particolare nella costruzione appunto seriale della storia, che quindi si sviluppa in episodi, ciascuno dei quali deve necessariamente avere contenuti di qualità per tenersi stretto il pubblico. Allo stesso tempo però il podcast si basa sull’immaginazione dell’ascoltatore, mentre la serie sulle immagini proposte per raccontare la storia, c’è quindi il rischio che per qualcuno, la resa sullo schermo non sia all’altezza di ciò che si era immaginato.
A ogni modo, in entrambi i casi tutto ruota intorno a una storia che deve essere straordinaria e forse, proprio in virtù del fatto che il podcast sia un mezzo ancora in divenire, i contenuti possono essere un po’ più coraggiosi e sperimentali rispetto a quelli normalmente proposti dalle serie, un po’ più attaccate a ciò che già si sa possa funzionare bene.
Ecco quindi 9 podcast che hanno ispirato altrettante imperdibili serie tv
1 Veleno
Pablo Trincia è il J.J. Abrams dei podcast italiani: riuscirebbe a rendere avvincente anche la telecronaca di Scapoli contro Ammogliati. Mentre ti racconta le storie più assurde e incredibili te lo immagini lì, con il suo microfono, a raccogliere in prima persona interviste e testimonianze. Veleno è il suo primo lavoro e Amazon Prime ha colto la meravigliosa occasione di trarre da questa storia una docuserie imperdibile. I fatti narrati in Veleno, come in The Dropout, WeCrushed e moltissime altre storie raccontate nei podcast, sono incredibilmente avvenute nel mondo reale. Veleno è un’agghiacciante storia vera, una storia straordinaria che avviene proprio nel più ordinario dei luoghi possibili. La bassa modenese è l’anfiteatro di sette sataniche, bambini abusati, assistenti sociali preoccupati e genitori inconsolabili. Veleno è la storia di una Italia fine anni novanta, in cui sono state possibili cose che sembrano plausibili solo negli incubi. Veleno è la storia di una periferia che potrebbe essere una qualunque, per questo entra sotto la pelle e diventa impossibile da dimenticare.
2 Gaslit
La prima stagione del podcast Slow Burn racconta una storia vera e molto conosciuta, quella dello scandalo Watergate che portò alle dimissioni di Nixon negli anni ’70. La storia è ben nota, ma il merito di questo podcast è di raccontarla da un punto di vista inedito. Si potrebbe quasi, in senso lato, considerarla la storia di un triangolo, quello fra John Mitchell, procuratore generale di Nixon, sua moglie Martha e il Presidente degli Stati Uniti. Martha è la prima persona a intuire quello che il presidente sta facendo, il marito si trova a dover scegliere fra la sua amatissima moglie e la presidenza per la quale ha lavorato una vita. Per dei personaggi così carismatici la serie, che però si intitola Gaslit, si appoggia a due dei più talentuosi attori disponibili: Martha Michell, pettegola e sempre sopra le righe è interpretata da Julia Roberts, John Mitchell e tutto il suo essere volgare, capriccioso e sboccato, da un irriconoscibile Sean Penn. Come finisce questa storia lo sappiamo già, ma la serie è realizzata così bene che vale davvero la pena darle uno sguardo.
3 The Dropout
Prodotto da ABC News questo podcast condotto da Rebecca Jarvis, nota giornalista investigativa statunitense, smaschera una gigantesca truffa sanitaria. La storia trattata è quella del crollo dell’impero di Theranos un’azienda di biotecnologie fondata da Elizabeth Holmes, una ventitreenne che ha come miti Steve Jobs e Yoda, quello di Star Wars. La ragazza lascia Stanford (da cui il titolo The Dropout, il termine che indica chi molla l’università) e fonda quindi questa Start-Up convinta di poter rendere la salute meno dolorosa e soprattutto più democratica. L’idea è quella di risparmiare su siringhe e prelievi permettendo delle analisi del sangue complete, tramite un macchinario che si serve di una singola goccia di sangue, prelevato, volendo, anche nella tranquillità domestica. L’idea è buona e Holmes riesce a convincere numerosi medici e studiosi (inclusi i suoi genitori) a farle da sponsor. La Theranos purtroppo si rivelerà un sogno costruito su un castello di carte, la bravura di Amanda Seyfried ci lascerà per sempre con il dubbio su questa ragazza: ci è o ci fa? È un’ingenua sognatrice o un’avida arrivista?
4 WeCrashed
Altra truffa, altro podcast. WeCrashed racconta l’ascesa e la caduta di WeWork, uno spazio di co-working globale che vuole ricalcare una forma di comunità e comunione, vissuta dal suo ideatore all’interno dei kibbutz israeliani, anche nel sistema lavorativo. Nella teoria sembrava un’idea geniale, nella pratica l’intero progetto era eccessivamente egoriferito e quindi una catastrofe annunciata. A ben vedere più che la caduta di WeWork, WeCrashed racconta il sogno americano di Adam Neumann e la storia d’amore profonda e sincera con sua moglie Rebekah. I protagonisti sono due attori bravissimi, Jared Leto e Anne Hathaway, che tengono in piedi da soli questa serie, raccontando un sogno di collaborazione e condivisione che però si fonda solo sul carisma del suo ideatore, sulla fascinazione che esercita la sua eloquenza, sull’egocentrismo che caratterizza questa coppia, ma soprattutto su una montagna di debiti. WeCrashed come The Dropout, sono un’intelligente retrospettiva di personaggi dalla forte personalità, ma sono anche un’ottima occasione di riflessione sul capitalismo e le contraddizioni della società americana.
5 The Shrink Next Door
Storie così assurde non possono non essere raccontate. The Shrink Next Door è una serie di Apple Tv passata troppo inosservata, che vede come protagonisti un incredibile Paul Rudd e un sorprendente Will Ferrell. La storia è così assurda da essere vera, infatti il podcast raccoglie una serie di testimonianze reali per raccontare lo strano, morboso e malsano legame che esiste fra Martin “Marty” Markowitz e il suo psichiatra Isaac “Ike” Herschkopf. La storia è quella di un incredibile abuso di potere, un abbaglio, un raggiro, una truffa (in effetti il podcast è curato da un giornalista che di psicologia non sa nulla, ma è un mostro nell’ambito della finanza). Marty finirà per essere succube inconsapevole del suo psichiatra che arriverà, giusto per fare un esempio, non solo a vivere a casa sua, ma proprio al posto suo. La serie tiene inchiodati allo schermo perché è davvero fatta bene, con una splendida fotografia di New York a cavallo fra gli anni ’80 e ’90 e i suoi curiosi abitanti. La storia ci rapisce e ci spaventa, perché non c’è persona di cui ci fidiamo di più di quella che ci ha in cura. Ci inquieta sapere che sotto sotto, potrebbe succedere a chiunque di noi e proprio dalla persona che promette di aiutarci quando ci sentiamo più fragili.
6 Homecoming
Il podcast Homecoming porta la firma dello scrittore Eli Horowitz, che ha partecipato anche all’adattamento televisivo. La serie però porta anche un’altra importante firma del mondo cinematografico e seriale, quella di Sam Esmail, ideatore fra le altre cose di Mr.Robot, il quale riesce magnificamente nell’impresa di ricreare un atmosfera ansiogena e inquietante. Questo thriller psicologico racconta le due vite di Heidi (interpretata ancora una volta da una meravigliosa Julia Roberts): quella nel mondo presente, girata in verticale come se fosse stata ripresa da un cellulare, e quella che ha passato come terapista per il progetto Homecoming, girato invece in 16:9. Le due linee temporali convergeranno nella risoluzione del mistero che ha comportato l’allontanamento definitivo di Heidi dal progetto nato per il reinserimento in società dei reduci di guerra. Uno di questi soldati, che non sembra mostrare particolari segni di squilibrio emotivo, susciterà particolare interesse nella terapista che arriverà grazie a lui a scoprire un complotto segreto che cambierà tutta la sua vita. Il podcast procede tramite dialoghi, telefonate e conversazioni private che sembrano quasi spiate. La serie riesce in pieno nella costruzione di quella stessa atmosfera di mistero e segretezza cospirativa da cui è impossibile staccarsi fino all’ultimo episodio.
7 Limetown
Limetown è il podcast che in meno di due mesi è diventato il più ascoltato su ITunes negli Stati Uniti. Facebook Watch ha colto la palla al balzo per crearne una serie tv di grande atmosfera, grazie tra l’altro, all’ottimo lavoro fatto dai suoi protagonisti: Jessica Biel e Stanley Tucci. La storia verte sulla risoluzione di un gigantesco mistero: come sia stata possibile la sparizione di più di trecento persone fra uomini, donne e bambini senza che la cosa attirasse l’attenzione di qualcuno. L’indagine porterà lo spettatore a fare la straordinaria conoscenza di Oskar Totem. un neuro scienziato dalla forte personalità che promette, anzi assicura neanche fosse un santone, la liberazione da tutti i mali in chiunque voglia sottoporsi alle sue sperimentazioni. Per questo scopo viene quindi creata Limetown, una fittizia città del Tennessee, nella quale risiederanno tutte le persone decise a sottoporsi a questi esperimenti. Da una segnalazione arrivata alla polizia la reporter Lia arriverà in questa città trovandola completamente deserta, senza alcuna traccia degli individui che fino a poco prima l’avevano abitata (incluso suo zio). La brevità degli episodi e l’atmosfera cupa sono gli ingredienti segreti per tenere ogni appassionato di crime e mistery incollato a questa storia.
8 Dirty John
John è bello, premuroso, disponibile. È addirittura appena tornato da un viaggio in Iraq con Medici senza Frontiere. Facile innamorarsi di un uomo così, forse un po’ strano trovarlo su una app di incontri. Ma Debra, brillante arredatrice d’interni, non si pone tante domande e cade nella rete. Inizia così questo podcast del Los Angeles Times, riscritto in versione serie tv e proposto da Netflix in due stagioni antologiche. Inutile stare qui a sottolineare che sarebbe stato più saggio per Debra ascoltare amici e parenti che avevano cercato a più riprese di metterla in guardia da quest’uomo, apparentemente perfetto. Tuttavia quando i comportamenti di John diventano inequivocabili e pericolosi Debra capisce di essere rimasta intrappolata in una ragnatela di bugie, raggiri e truffe che metteranno in pericolo la sua stessa sopravvivenza. La serie, come il podcast, avviluppa lo spettatore in una rete di curiosità, adrenalina e fascinazione da cui riuscirà a liberarsi solo sui titoli di coda. Neanche a dirlo, come The Dropout, Veleno e molte altre storie di questo elenco, anche Dirty John è tratto da una storia vera.
The Dropout non è l’unica storia vera e agghiacciante che viene dal mondo della sanità americana
9 Dr.Death
Il Dottor Christopher Duntsch è un brillante neurochirurgo che si sta affermando sempre di più nella città di Dallas, in Texas. Sicuro di sé, affidabile, rassicurante, con i suoi modi affabili si propone quasi come un fenomeno della chirurgia, garantendo interventi perfetti. Le promesse del medico però non vengono quasi mai mantenute e anzi, con l’andare del tempo, gli interventi da lui effettuati che terminano in danni permanenti, se non addirittura con la morte del paziente, sono sempre più numerosi. Joshua Jackson presta il volto al Dottor Duntsch che ben presto attirerà su di sé sospetti e dubbi da parte di altri due colleghi, interpretati da Alec Baldwin e Christian Slater, decisi a scoprire cosa nasconde e soprattutto a fermarlo. Anche in questo caso purtroppo, la storia è tratta da fatti realmente accaduti e anche in questo caso, come già visto in The Dropout, al centro del racconto non c’è solo l’analisi della contorta psiche dei protagonisti, ma soprattutto una implicita forma di denuncia delle falle e delle negligenze del sistema sanitario nazionale degli Stati Uniti.