3) I personaggi
I due protagonisti sono veramente interessanti, sia Miller che Holden. Il secondo sboccia meglio nella seconda stagione a parer mio.
Miller è un Cinturiano, quindi fisicamente debole, ma non ha paura di niente perché non ha niente da perdere. Non ha la minima intenzione di fare sua alcuna causa, tanto meno quella dell’APE, lui va dove crede e non si fa incantare da nessuna ideologia. E la sua testa va in palla quando inizia a cercare Julie Mao, questa ragazza fuggita dalla Terra per combattere assieme all’APE contro il suo stesso mondo… È struggente la forza e allo stesso tempo la debolezza di Miller, che nel corso della storia rimane sempre più solo e vessato, in una discesa agli inferi da cui capisce non tornerà indietro.
Holden è molto diverso da Miller. È forte, determinato e intende vendicare tutti coloro che sono morti sulla Canterbury. Anche senza volerlo, diventa un simbolo per i Cinturiani, che inneggiano al suo “Remember the Cant” e che lo vedono come un eroe contro l’oppressione da parte dei Pianeti Interni. Ma Holden ha questo singolo aspetto che lo avvicina a Miller: non fa sua alcuna causa, non crede alle ideologie e ai falsi miti. Ragiona con la sua testa fino alla fine, anche a rischio di dover prendere decisioni difficili.