Eccoci tornati dopo una settimana con The Flash 6×04. Il titolo della puntata è There will be blood (potete recuperare qui la scorsa recensione se ve la siete persa) e, come ci fa intuire, si parlerà in un certo senso di paura e sangue, rimanendo ancora in tema halloweeniano.
In questo episodio vediamo un po’ più da vicino un personaggio che fa del sangue la sua materia di studio e lavoro: il dottor Ramsey Rosso.
Ebbene sì, come avevamo sperato le scorse settimane e adesso ne abbiamo la certezza, il suo villain lo vedremo nascere ed evolversi lentamente episodio dopo episodio, in maniera graduale e sicuramente più interessante.
In questa 6×04 di The Flash, vediamo come l’uomo lentamente impazzisce, partendo dall’amarezza e la delusione per i suoi esperimenti falliti, arrivando poi alla consapevolezza finale di dover uccidere qualcun altro per poter salvare la propria vita. Un dottore che entra in pieno conflitto con l’etica che sta alla base della sua professione.
Un dilemma che però sembra non scalfirlo molto; infatti lo vediamo a fine puntata uccidere senza pietà o rimorso, trasformando chiunque in una specie di zombie, col risultato di avere cadaveri che obbediscono ai suoi ordini e che trasformano il loro sangue nella poltiglia nera che serve al dottore per sviluppare la sua cura per la HLH, la malattia che altrimenti lo ucciderebbe.
Un cattivo che per ora non mi sta dispiacendo: le sue doti attoriali non sono delle migliori, quindi alla fine non ci troviamo di fronte a un villain super carismatico, ma le motivazioni che lo muovono e la lenta costruzione dell’antagonista le stanno delineando bene. Insomma, abbiamo un personaggio abbastanza ben fatto e credibile.
L’episodio però è ancora una volta è dedicato agli effetti che la notizia della morte di Flash provoca nel team. La scorsa settimana avevamo visto Barry che ha cercato di insegnare a Frost come modulare la rabbia in modo da utilizzarla al meglio in futuro. Invece ora vediamo il velocista fare i conti con la testardaggine di Cisco e il suo voler a tutti i costi salvare l’amico. Egli non accetta il fatto che Barry abbia deciso di non combattere, così pensa a qualsiasi cosa pur di poterlo aiutare, persino mentire e rubare.
Questo fatto verrà scoperto quasi subito da Barry che cercherà il confronto facendo capire all’amico che tutto quello che il ragazzo vuole trasmettergli è il valore del sacrificio, mostrargli quanto per un leader sia complicato prendere alcune decisioni e quanta sofferenza c’è dietro ogni scelta. Barry lo fa perché ha scelto Cisco come suo successore, vuole che sia l’amico a dirigere il team una volta scomparso nella crisi. Assistiamo a un rapporto forte e sincero tra due uomini che non hanno mai avuto paura di mostrare all’altro il proprio affetto e che si sono sempre fatti forza reciprocamente. Molto toccante.
Ma Cisco non è stato l’unico a mostrarsi vulnerabile in questa 6×04 di The Flash. Infatti, destabilizzati dalla recente scoperta sulla crisi imminente, anche gli altri uomini del team si lasciano sopraffare dai sentimenti e in un modo o nell’altro si mostrano molto spaventati da ciò che sta per accadere.
Il primo è stato Ralph, che noi vediamo sempre allegro e spensierato; la spalla comica della squadra in questo episodio è schivo, strano, non si comporta come al solito. Iris gli procura una nuova pista per il su cui lui sta lavorando da ormai ben due mesi e Ralph non si scompone minimamente, getta la spugna. Capiamo poi che si tratta di un metodo di difesa: che senso ha salvare gli altri, se non è in grado nemmeno di salvare un suo caro amico? Questa è la domanda che lo perseguita, ma con l’aiuto di Iris e Joe decide di non mollare e di aiutare chi è in difficoltà, un modo per essere forte anche per Barry.
Il secondo che si mostra più vulnerabile di tutti è papà Joe. Finora lo avevamo visto imperturbabile, stoico, sembrava aver accettato la decisione di Barry. Invece poco prima della fine dell’episodio, scoppia in un pianto straziante, davvero commovente. Dopo tutto il bene che il figlio ha fatto per la città, gli sembra ingiusta una fine del genere. Un momento davvero struggente, con due uomini fragili e indifesi – devo dire che mi hanno molto commosso entrambi – e anche il discorso sulla gratitudine di Barry è stato emozionante.
Infine c’è il mistero più intrigante e interessante, quello al quale ci sta conducendo il personaggio di Nash Wells. Questa volta è ancora più importante la sua figura: aiuta in primis Barry e Cisco con il recupero di un oggetto in cambio di un favore tecnico da parte dei due. Il tutto può sembrare innocuo, ma in realtà l’uomo ha un doppio fine, nasconde un segreto, sta indagando su qualcosa che ancora non ci è ben chiaro. Sappiamo per certo che anche lui è connesso alla crisi che vedremo a dicembre, ma non sappiamo ancora come. Ci viene mostrato solamente che l’uomo sta ricostruendo i movimenti di Monitor, forse il suo intento è rintracciarlo o scoprire cosa in realtà nasconde questo personaggio misterioso.
Sappiamo solamente che questo Wells esploratore è fantastico, come tutte le sue altre versioni del resto. Non vediamo l’ora che torni in azione, così come anche il dottor Rosso che in questo episodio ci ha mostrato un carattere interessante. Scopriremo il tutto andando avanti con la stagione; restate con noi per parlarne tutti insieme.
Ci rileggiamo di nuovo settimana prossima, sempre qui, sempre con The Flash!