ATTENZIONE: l’articolo può contenere spoiler su The Flash e sulle altre serie dell’Arrowverse
L’Arrowverse è stato senza ombra di dubbio una delle più solide realtà seriali degli ultimi anni, protagonista indiscusso in televisione mentre al cinema la Marvel viveva la sua grande epopea. Se sul grande schermo i personaggi della DC Comics, tranne qualche eccezione, non hanno avuto grande fortuna negli ultimi anni, il discorso è ben diverso per l’universo seriale, dove proprio l’Arrowverse ha portato in scena alcune dei principali personaggi della famosa etichetta di fumetti, riuscendo a costruire un universo narrativo ricco e sfaccettato, capace di assumere una grande dimensione corale. Tutto è nato nel 2012 con il lancio di Arrow, poi da lì sono spuntati i vari spin-off come The Flash e Legends of Tomorrow e via via sono arrivate tutte le altre serie che abbiamo visto negli ultimi tempi.
Sulla scia del successo di Arrow e di The Flash, l’Arrowverse si è espanso, dando vita anche a grandi crossover, che hanno testimoniato l’ambizione del progetto. A un certo punto, però, qualcosa ha cominciato a non funzionare più e quel grande universo narrativo si è via via sgretolato, perdendo pezzi e non riuscendo più a ritrovare la giusta via. Fondamentale per la trattazione degli eroi in televisione, l’Arrowverse è oggi quasi esclusivamente un ricordo del passato e, con la fine di The Flash sopraggiunta poco tempo fa, e vicina ormai anche in Italia, è lecito ragionare sullo stato di questo universo che, secondo molti, è morto proprio con la fine della serie sul velocista scarlatto. Ma è veramente così?
Il crollo dell’Arrowverse
Il crollo verticale dell’Arrowverse ha avuto inizio ormai qualche anno fa, più o meno dal 2020, anno che costituisce un’enorme cesura per diversi motivi, su tutti chiaramente la pandemia. Per i supereroi di casa DC, però, il 2020 è soprattutto l’anno della fine di Arrow, la prima serie costituiva dell’universo e la prima anche a chiudere i battenti, dopo un lungo e per lo più fortunato percorso. Nonostante avesse perso ormai parecchia verve, la serie sull’arciere di smeraldo ha avuta una sua degna conclusione, ma a ben vedere è stata l’unica a godere di questo trattamento nell’Arrowverse.
Un anno dopo, nel 2021, sono arrivate a destinazione altre due serie: Black Lightning, che a dire la verità ha avuto poca risonanza e rappresenta il primo grande fallimento dell’Arrowverse, e Supergirl, che invece ha avuto un discreto successo, ma il suo finale sembra tutt’altro che compiuto. Ancora peggio è andata a Legends of Tomorrow, che non ha avuto nemmeno un finale quando è stata cancellata nel 2022. Nello stesso anno sono arrivate a conclusione anche Batwoman e Stargirl, due serie parecchio problematiche e ora è anche il momento per The Flash di giungere alla fine della sua corsa.
Dopo la fine di Arrow nel 2020, in ben due anni hanno chiuso il proprio racconto ben cinque serie dell’Arrowverse e nessuna di esse ha avuto una conclusione adeguata. Inoltre, ogni nuovo progetto paventato, come il sequel di Arrow con protagonista Mia Queen, é stato accantonato. Col finale di The Flash, quindi, cala il sipario anche sull’ultima serie dell’universo seriale, che però, a ben vedere, risultava morente già da un bel po’.
La morte dell’Arrowverse da The Flash a Superman & Lois
In un certo senso la fine di The Flash rappresenta la morte dell’Arrowverse perché non è rimasta più alcuna serie nell’universo narrativo, però, se analizziamo bene la situazione, a dare il colpo di grazia al collettivo DC Comics è stato un altro dettaglio: l’esclusione di Superman & Lois dalla sua continuity. In teoria, infatti, sarebbe rimasta in piedi la serie sull’uomo d’acciaio e la sua famiglia, ma questa, mentre tutte le altre serie dell’Arrowverse chiudevano, ha continuato a svilupparsi su una linea narrativa diversa, mostrando quindi la volontà di voler accantonare la continuity principale.
La morte dell’Arrowverse, di fatti, è stata sancita quando è venuta meno quella progettualità che ha sempre contrassegnato il lavoro della CW. Tirare fuori Superman & Lois, unica serie andata avanti, è il sintomo di come non ci fosse più alcun spazio di sviluppo per l’Arrowverse e, di fatto, la fine di The Flash è più che altro una conseguenza della sua morte, non la causa.
L’universo seriale nato con Arrow era morto da tempo e il finale di The Flash è stata più una consacrazione post mortem, la chiusura definitiva di un progetto che ha segnato pagine importanti della storia recente della serialità. Certificata, dunque, la morte dell’Arrowverse resta in piedi una domanda: come si è arrivati a questo scenario?
Cronaca di una morte
In realtà, le ragioni che hanno portato alla fine dell’Arrowverse sono diverse. Come prima causa, sicuramente il calo di Arrow e The Flash, le due colonne importanti dell’universo, ha giocato la sua parte. Le due serie negli ultimi anni di vita hanno vissuto diverse difficoltà, che però sono fisiologiche di narrazioni lunghe e sviluppate, sostanzialmente, sempre intorno allo stesso canovaccio. Il calo di Arrow e The Flash è quindi comprensibile ed era ampiamente prevedibile e qui entra in causa la seconda ragione, quella più strutturale, della morte dell’Arrowverse.
Il grande problema per l’universo DC è stato il mancato ricambio generazionale. Era abbastanza scontato che Arrow e The Flash andassero in sofferenza col procedere delle stagioni, ma nei piani il loro posto doveva essere preso da altre produzioni, che invece hanno fallito miseramente. Supergirl e Legends of Tomorrow non hanno fatto male, pure se il loro finale è stato accompagnato da un grande senso d’incompiutezza, ma chi ha deluso tantissimo è Batwoman, che aveva tutte le potenzialità per diventare la serie di punta dell’Arrowverse, e invece ha vissuto davvero troppe difficoltà. Superfluo, invece, parlare di Black Lightning e Stargirl, serie con evidenti problemi, sia in termini di premesse che di realizzazione, che non hanno mai fatto breccia presso il pubblico.
Questo mancato ricambio generazionale, dunque, rappresenta la causa principale della morte dell’Arrowverse, unito poi ad altre cause, come la citata pandemia, che ha chiaramente accentuato la crisi delle produzioni CW. Nel giro di appena due anni, dunque, si è consumato uno dei progetti seriali più interessanti dell’ultimo decennio, che è letteralmente crollato su se stesso. Oggi non rimane nulla, se non Superman & Lois, che continua il suo viaggio per conto suo, e il finale di The Flash, che è essenzialmente la certificazione della morte dell’Arrowverse e l’occasione per stenderne un meritato necrologio. Non è stata sicuramente la fine che questo grande progetto avrebbe meritato, ma nonostante tutto resta importante il ruolo giocato nel panorama seriale e nella narrazione supereroistica dall’Arrowverse.