Ok, The Following è finito e ne abbiamo parlato nel precedente articolo. Abbiamo parlato di come, purtroppo, vista la piega confusionaria che gli eventi avevano preso, e vista l’uscita di scena del mattatore Joe Carroll, la chiusura anticipata della serie fosse in qualche modo pronosticabile. Troppo caos, troppe incongruenze, troppi errori per un prodotto che era partito alla grande, e dopo la prima stagione era riuscito a scomodare paragoni importanti con alcune delle più grandi serie della storia. Paragoni sul piano dell’intensità, della forza della trama e dell’originalità: non della storia in se’, visto che The Following si presentava come un unicum nel panorama televisivo mondiale.
E’ finita male, non c’è che dire. E se si torna indietro a 2 anni fa ed alla splendida prima stagione, era difficile prevedere una chiusura così insignificante. La speranza, per alcuni, rimane legata al fatto che qualche altro network televisivo si interessi alla quarta stagione e la produca, dopo che Fox ha deciso di mollare il colpo.
Anche se, parliamoci chiaro, se i presupposti fossero gli stessi della terza stagione, non sarebbe una visione esaltante. Molti hanno criticato l’idea di voler allungare per forza, ed a tutti i costi, il brodo. Perchè con due stagioni, The Following si sarebbe consegnata ai posteri come una gran bella – e breve – serie: magari non un capolavoro come sembrava poter essere dopo la prima, ma sicuramente un’ottima serie. La season 3 ha rovinato tutto.
Anche se in realtà, una speranza c’era. E l’ipotetica quarta stagione sarebbe potuta essere davvero, davvero interessante.
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