Quelli di The Goldbergs lo sanno bene: la famiglia non si sceglie, ti capita. A volte ti può andare bene e nascere cugino di Willy, il principe di Bel-air. Altre invece, puoi nascere Gallagher e non devo aggiungere alto. È anche vero che ogni famiglia ha i suoi difetti, i suoi scheletri nell’armadio e la sua pecora nera. Ma c’è solo un’attività che quasi tutte le famiglie amano fare senza distinzioni ed è guardare alle famiglie degli altri. Il bello della serialità è che basta premere un pulsante. Così quando abbiamo bisogno di sfuggire dalla nostra famiglia o magari solo di consolarci al pensiero che c’è chi sta peggio di noi. Oggi possiamo illuderci, saltando da La vita secondo Jim, a Tre uomini e mezzo, a Modern Family, ma il cuore vuole ciò che vuole. Infatti, alla fine si torna sempre dove si è stati bene, dove la telecamera del piccolo di casa, Adam Goldberg (Sean Giambrone, Kim Possible), ci raccontava le vicende di The Goldbergs, nel pieno fervore degli anni ’80. Così tra scuola e le continue lotte con i fratelli, Adam ci ha mostrato la realtà di una famiglia normale (quasi sempre), ma sullo schermo.
Una famiglia, quella dei The Goldbgers, che nel tempo è diventata un po’ anche nostra
Abbiamo conosciuto e imparato ad amare (chi più chi meno) ogni membro di The Goldbergs. Ad aprire la scena è stata la madre dei The Goldbergs, Beverly (Wendi McLendon-Covey), colei che porta i pantaloni in famiglia. Beverly è una donna particolare, ossessionata dal controllo dei figli, verso i quali è iperprotettiva e prepotente. Ogni riferimento a parenti realmente esistiti è puramente casuale (ma lo so che ci state pensando). Proprio questo suo modo di fare eccentrico e soffocante è la causa principale di stress per i tre ragazzi di The Goldbergs, Adam, Erica e Barry. Erica (Hayley Orrantia, Roommates), tanto bella quanto talentosa e per questo corteggiata da molti dei suoi compagni di scuola, e Barry (Troy Gentile), adolescente irrequieto e in preda alla tempesta ormonale.
Opposto alla matriarca Beverly è suo marito Murray
Murray (Jeff Garlin, Star Wars: L’ascesa di Skywalker), un uomo semplice e abitudinario, che è anche pigro e burbero. Murray lavora in un negozio di mobili e sogna di poter educare i suoi figli da lontano, facendosi gli affari suoi, senza troppi problemi (il sogno di ogni padre). E come ogni padre che si rispetti viene puntualmente richiamato all’ordine dalla moglie. Ammettiamolo gente, gli stereotipi sono basati su delle verità e, quando si tratta di ruoli inter familia tradizionale, le cose non sono tanto cambiate rispetto agli anni ’80. Alcune delle scene più dolci che The Goldbergs ci ha regalato vedevano Adam e suo nonno Pops (George Segal, Senti chi parla). Pops è un anziano esuberante che dispensa spesso i suoi opinabili consigli sull’amore ad Adam, visto il suo passato da grande conquistatore. E insieme i due sono complici di giochi, scherzi e lezioni di vita che definiscono il carattere di The Goldbergs. Da Barry che non smette mai di fare festa, continuando con l’avventura della bistecca al formaggio, il ballo di Darryl Dawkins con i doppelganger adolescenti di Murray e Barry. E l’episodio pilota che è sempre classico. Continuando con dettagli, come l’epica collezione di maglioni di Bev, la storia d’amore di Erica e Geoff.
Adam passa così le sue giornate, spiando con la telecamera tutti i componenti della sua famiglia ed imprimendo sul nastro tutti i loro momenti più imbarazzanti ed intimi. E noi dall’alto del nostro trono alla Grande Fratello di Orwell, ci godiamo lo spettacolo con pop-corn e fazzoletti, più che volentieri). Non c’è un personaggio in cui non ci si riesca a rispecchiare, un tema che non sia argomento di vita.
Attraverso la lente della comicità le sventure e i mille litigi di una famiglia assumono tutto un altro sapore per il pubblico, che non si stanca mai di questa serie che siano gli anni ’80, ’90 o 2000. Ciò che ha reso speciale questa serie è stata la capacità di The Goldbergs di rendere una cerchia familiare in maniera così reale e autentica, con le loro battaglie quotidiane e il loro amore incondizionato l’uno per l’altro.
Grazie The Goldbergs, per essere stato uno spettacolo unico e straordinario sulla scena televisiva, con la vostra ineguagliabile personalità e le vostre divertenti disavventure. Sin dal primo episodio, ci siete entrati nel cuore con la vostra nostalgia per gli anni ’80 e la vostra affettuosa rappresentazione della vita di una famiglia americana media.
Siete stati in grado di farci sorridere e innamorare per 10 stagioni senza stancarci mai. Quindi ancora grazie The Goldbergs. Mi sentirò per sempre un fiero membro della vostra famiglia, una dei The Goldbergs.