4) La carica emotiva
Fino a ora sono andati in onda tre episodi di The Good Doctor. Fino a ora ho pianto tre volte. Per stasera avete preparato i fazzoletti?
Non sono io a essere particolarmente sensibile ma questa serie sembra trarre la sua forza vitale da una potentissima carica emotiva. La maggior parte dei momenti di tensione e tristezza è inglobata dai flashback relativi all’infanzia del nostro protagonista. La malattia di Shaun ha da sempre creato problemi a casa, i genitori non sapevano come gestire il figlio e l’unico complice del ragazzo era il fratello minore Steve. I due ragazzini sono anche scappati di casa insieme e hanno vissuto a lungo di espedienti, imbattendosi nel dottor Glassman, presidente del San Jose St Bonaventura che deciderà poi di assumere Shaun da adulto.
Sfortunatamente, tempo un episodio (sufficiente per innamorarsi del rapporto tra i due fratelli), Steve muore a causa di una caduta abbandonando Shaun. Ma in realtà il medico non è mai solo perché bastano un gesto o una parola per fargli tornare in mente i ricordi del fratello, che tutt’oggi influenza positivamente la sua vita e lo guida nelle sue scelte.