Capita raramente di trovare attori giovani e di talento che intraprendano un percorso nel mondo dello spettacolo fin da piccolissimi e che decidano poi di continuare lungo questa strada impervia. Eppure, quando capita, non si può che rimanere sbalorditi. Tra le star più piccole, per cui l’età è solo un numero privo di significato, c’è Mckenna Grace, nata il 25 giugno 2006. Una bambina con la sensibilità e la memoria di un’adulta. Una giovane donna che ha messo piede su un set cinematografico per la prima volta a soli 6 anni e che poi, nel corso del tempo, non si è più tirata indietro.
Possiamo forse parlare di vocazione, ma una cosa è certa: Mckenna, a soli 15 anni, ha preso parte a un’immensa quantità di progetti e ha ricoperto un’enorme quantità di ruoli diversi. Il suo è un curriculum che molte star del cinema invidierebbero e il suo percorso artistico non sembra essersi mai arrestato. Versatile, dolce, intelligente e astuta. Questo è il carattere della nostra giovane attrice che, unito a una buona dose di determinazione, fa di lei una piccola perla da cui non conviene distogliere l’attenzione, soprattutto dopo gli ultimi ruoli da lei ricoperti nel mondo seriale, i quali la mostrano più intenzionata che mai a crescere e a far maturare le proprie tecniche di recitazione.
Ripercorriamo qualcuno dei suoi primi lavori e riscopriamo da capo il suo talento senza età.
In pochi hanno avuto la fortuna di ottenere ruoli importanti ai primi incarichi, e Mckenna Grace è una di questi. Ha iniziato nel 2012 con numerosi episodi della serie di Disney XD Crash & Bernstein e poi, cavalcando questa opportunità, nel 2013 è entrata a far parte del cast di una delle soap opere più longeve della storia, Febbre d’amore, recitando in ben 50 puntate. Da Once Upon a Time a The Vampire Diaries, da Le amiche di mamma a Designated Survivor, da The Haunting of Hill House (qui vi spieghiamo le simbologie che si nascondono nella serie) a The Handmaid’s Tale. L’impegno di questa giovane attrice nell’universo seriale si espande e da parti in progetti per bambini, Mckenna passa a interpretare personaggi molto complicati in serie per adulti.
Non è un caso che sia stata scelta per prestare il volto alla Kate Siegel bambina nella prima stagione di The Haunting. Chi ha visto la serie horror sa quanto il personaggio di Theodora Crain sia intrigante ed è anche consapevole dell’importanza che il ruolo di Mckenna ha avuto nel costruire alla perfezione il carattere di questa donna, tormentata fin da piccola dalle ombre nascoste nella propria casa. L’espressività, la vitalità e la passione che l’attrice mette in ogni scena rendono credibile e unica la storia del personaggio di cui veste i panni.
E si può dire lo stesso di Esther Keyes, a cui Mckenna Grace presta il volto in The Handmaid’s Tale.
Lavorare con attori più grandi e del calibro di Elisabeth Moss è stata un po’ una prova per la Grace, che ha dovuto dimostrare di essere all’altezza dei suoi colleghi e del nome della serie. Inutile dire che l’intensità con la quale ha saputo dare vita a Esther è stata essenziale nella quarta stagione (qui trovate la nostra recensione). Prestare volto ed emozioni a una giovane ragazza la cui innocenza è stata strappata via con violenza da uomini privi di scrupoli è stata forse la sfida più ardua che Mckenna si è trovata ad affrontare. Chiusa in un bozzolo di dolore, rabbia e frustrazione, Esther sceglie di agire e combattere fino all’ultimo, fin troppo stanca di sentirsi immobile, fin troppo esausta di vivere nell’impotenza.
Un ruolo immenso in una serie che porta sullo schermo molte amare verità, una presa di posizione contro ogni tipo di abuso e violenza e un messaggio importante per tutte le giovani donne del mondo. 15 anni non sono nulla in confronto al peso che Mckenna in questi episodi porta sulle spalle, e non sono nulla nemmeno in confronto alla sofferenza e al desiderio di riscatto che le si legge negli occhi in ogni momento.
Ciò che Mckenna Grace ha regalato al pubblico, non solo nella produzione seriale ma anche in quella cinematografica a cui ha preso parte, ha un valore inestimabile, è unico nel suo genere. E così, come nel film Gifted – Il dono del talento, in cui la vediamo recitare al fianco di Chris Evans, Mckenna ci dimostra di essere più matura della maggior parte dei suoi coetanei e dà la prova che sulla carta d’identità compare solo un numero privo di valore. Lei è speciale e questo, per fortuna, è evidente anche nelle sue interpretazioni successive.
Ci auguriamo per lei una vita e una carriera piene di soddisfazioni, e che sappia gestire il lavoro con l’entusiasmo, la passione e l’eleganza che la contraddistinguono, senza dimenticare mai di lottare per ciò in cui crede e di dare vita a personaggi che possano metterla alla prova. Una giovane donna che si è già fatta un nome nel mondo del cinema e che non vediamo l’ora di guardare di nuovo all’opera in un nuovo progetto.