6) First Blood (2×06)
Le donne sono le protagoniste di The Handmaid’s Tale e First Blood ce lo dimostra.
Come vediamo nei flashback Serena è la vera leader del movimento. In quell’America libera ma non disposta ad ascoltare, diventa un simbolo insieme al marito. E i simboli sono pericolosi perché fanno iniziare le rivoluzioni. Quella di Serena, però, le fa perdere tutto, togliendole il suo potere. Ora capiamo i suoi scontri con Zia Lydia e le prove di forza con Offred. Lei, spezzata da una pallottola, frustrata perché i suoi sogni sono realizzati da altri, esercita su chi può quel poco di potere che ancora possiede.
Si è messa in catene con le sue stesse mani, suddita del suo stesso regno. Schiava come Alma che al grido di “Servitù v*ffanculo” dà il via alla rivoluzione. A costo della vita.
Schiava come Eden, perfetto contraltare di Serena. Una bambina costretta a crescere senza sapere come fare, senza comprendere le relazioni tra adulti. Eppure lo sa che così non va bene e quella consapevolezza emerge in due sussulti affidati al tremito della mano. Soprattutto nell’atto sessuale con Nick c’è il riconoscimento di quanto sia innaturale. Rendendolo difficile da guardare.