Ed è in certi sguardi che s’intravede l’infinito.
(Franco Battiato)
Uno sguardo può tutto. Indaga, penetra, bacia, comunica. Uno sguardo può emozionare più di un dialogo scritto magistralmente. Veicolo attraverso il quale riusciamo a vedere il mondo della finzione e della realtà. Parla a noi in modo assordante, sincero e inflessibile. Esso è metafora del mezzo cinematografico/televisivo, dell’occhio che tutto scruta. Schiere di maestri e studiosi come Ėjzenštejn e Hitckock hanno dedicato gran parte dei loro scritti a parlare di quanto importante sia l’occhio, lo sguardo. Quest’ultimo appunto è diventato negli anni uno dei punti di forza di alcune delle Serie Tv più importanti e belle di tutti i tempi (The Handmaid’s Tale ne sa qualcosa).
Attorno a esso si è riuscito a costruire tecniche come il cliffhanger dando sempre una posizione di rilievo al volto degli attori. In questo articolo proveremo a elencare cinque scene in cui uno sguardo è valso più di mille parole (The Handmaid’s Tale non poteva proprio mancare).
1) Vikings – Ragnar e la punizione di Floki
Durante il periodo di punizione di Floki preteso da Ragnar, i loro continui sguardi sono la vera fonte di dialogo. Nei loro occhi possiamo leggere il mix di sentimenti contrastanti che popolano il loro animo. Floki, pur essendo umiliato pubblicamente dal re, non riesce in nessun modo a odiarlo, anzi, i suoi occhi sono come quelli di un amante che soffre ma non vuole accettare il suo destino. Ragnar in cuor suo prova sensazioni molto simili. Da una parte deve essere spietato e dall’altra vorrebbe correre ad abbracciare l’amico di una vita. Gli sguardi fra i due giocheranno sempre un ruolo importante, anche negli ultimi drammatici istanti con Ragnar.