5) True Detective: Rust Cohle in ospedale
Rust Cohle rimane uno dei personaggi più apprezzati e riusciti della storia della serialità recente. Un anti-eroe cinico e taciturno, il che lo rende molto misterioso. Gran parte della riuscita del personaggio è data dalle movenze fisiche e facciali maniacali di Matthew McConaughey. Durante i viaggi in macchina con il suo partner Marty, sono gli sguardi di Rust a colpire. Persi nel vuoto di una vita grigia e triste, ci raccontano la storia di un uomo solo, incapace di accettare i compromessi che la società gli vorrebbe imporre. Durante il finale di stagione è incredibile la scena in cui Marty è ricoverato in ospedale.
La macchina da presa avanza verso il suo volto e ci mostra il suo sguardo – come sempre abissale – assorto nei pensieri più profondi sul mondo e l’essenza stessa della vita. Il monologo finale che avrà con il suo collega sembra qui essere già anticipato. Occhi che sembrano non trovare pace, oscillanti tra la soddisfazione e il senso di vuoto forse per la mancanza di stimoli nuovi per andare avanti.
Perchè questo è Rust Cohle, un uomo diverso, con occhi capaci di guardare oltre le stelle, tra la luce e l’oscurità.
Di scene in cui uno sguardo può comunicare più di un dialogo ne è piena la storia della Tv. Potremmo andare avanti a elencare scene all’infinito. Gli sguardi sono lo specchio della nostra anima e cattureranno sempre la nostra attenzione. Quando un personaggio guarda in camera, in quel momento sta parlando a noi spettatori, alla nostra coscienza.
Due persone che si guardano negli occhi non vedono i loro occhi, ma i loro sguardi.
(Robert Bresson)