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Le 7 cose peggiori che ho visto nella prima (e forse ultima) stagione di The Idol

The Idol
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E’ così che, più o meno, avrei voluto guardare The Idol dopo aver capito l’andazzo e la qualità della serie: bendata. Non soltanto per gli effetti collaterali che le scene osé avevano sortito in me, ma anche per l’imbarazzo che ho provato di fronte a esse. Per farvi capire, mi sono sentita come quando vai a trovare i tuoi per cena e a un certo punto in Tv passa una scena di sesso sfrenato. In quel momento dentro di te sta avvenendo una caccia ossessiva alla ricerca di qualsiasi cosa che possa toglierti dall’imbarazzo di ascoltare insieme ai tuoi creatori la soddisfazione dei due protagonisti intenti ad accoppiarsi. E mò che gli dico per far passare inosservate le scene che si stanno palesando di fronte ai nostri occhi? Che mi invento per tirarmi fuori da questa situazione? Via così per tutto il tempo, fin quando però non mi viene l’illuminazione. Con un tono di voce elevato capace di sovrastare quello dei protagonisti, esordisco così: lo sapete che secondo me la cucinavate meglio questa cosa? In quel momento, amici, credetemi, non c’è più spazio per il rumore dei due protagonisti. In quel momento, su quel tavolo, sta per svolgersi un consiglio d’amministrazione sulle doti culinarie dei miei due creatori e sul come, alla fine, io sia una figlia ingrata. Me ne tiro fuori male, ma sono riuscita a distogliere l’attenzione da quella scena. Ecco: è così che mi sono sentita quando ho guardato The Idol: alla perenne ricerca di qualcos’altro. Qualcosa che riuscisse a darmi la forza di arrivare alla fine della puntata senza annegare dentro l’imbarazzo che la Serie Tv HBO stava creando dentro di me.

Le cose peggiori che ho visto dentro The Idol sono diverse, ma scelgo di essere buona, e ne elenco solo 7. Le più gravi

1) HBO

HBO (640×360)

Chiamate i vertici HBO e chiedete che cosa sia successo, se vada tutto bene, se quanto accaduto abbia a che fare con una crisi di mezza età dato che va avanti da più di cinquant’anni. Insomma, dateci delucidazioni e spiegateci come sia possibile che un’emittente così straordinaria sia passata da I Soprano, Game of Thrones, The Wire e Succession a The Idol. Una sceneggiatura e una concretizzazione di quest’ultima in questa maniera me la aspetto da un altro tipi di emittenti, non dalla straordinaria HBO che per anni è stata uno dei pochi fari televisivi anche nei momenti di blackout. Non possiamo fingere che non sia così: una delle cose peggiori che io abbia visto in The Idol è HBO. Quando la puntata cominciava e appariva il logo dell’emittente io avevo sempre l’istinto di prendere una gomma e cancellare dallo schermo quanto vedevo scritto, perché non accetto che HBO abbia davvero accettato di macchiarsi con un’opera che con il resto delle altre create condivide solo la casa d’appartenenza.

Insomma, non nominiamo il nome di HBO invano.

2) Le imbarazzanti scene hard

The Idol (640×360)

Chiariamoci: il problema non è mai la presenza delle scene hard, ma il modo in cui queste vengono narrate. L’etichetta thriller erotico deve essere meritata, e non saranno le scene di riproduzione sessuale a sequenza a far sì che una produzione possa rientrare nella categoria. Quando Tedros e Jocelyn avevano l’ottavo rapporto della giornata io mi sentivo in serio imbarazzo per loro, soprattutto perché nel primo che abbiamo visto si sono limitati a dirsi cosa volessero farsi. Siete giovani e in una villa di lusso, il letto è presente e costa almeno quanto il mio regolare affitto, usatelo per fatti vostri senza anticiparci con la teoria ciò che vi state apprestando a fare. Siamo grandicelli, lo sappiamo come funziona, andate pure. E invece no. Continuavano. Non c’era modo per fermarli. Peggio ancora, se decidevano di passare davvero all’azione lo facevano all’interno di un camerino di un negozio in cui i commessi si chiedevano se lasciare incustodito l’edificio per volare in Burundi fosse un’azione sanzionabile. Insomma, vi prego. Questi accoppiamenti sono una vera e propria agonia per tutti. Roba che O famo strano di Verdone vi guarda con un crocifisso in mano scongiurandovi e dicendovi sì, ma non così strano.

3) La canzone registrata con i particolari acuti

The Idol (640×360)

Per farvela breve, Jocelyn e Tedros hanno una grande idea in mente che adesso vi riassumerò in modo concreto e lineare: creare una hit di successo che abbia dentro di sé la sensualità di Jocelyn. Ora, come diceva l’illustre Giulia De Lellis sull’altezza, una cosa o ce l’hai o non ce l’hai. Jocelyn l’aveva, ma nel dubbio è meglio registrare la canzone con diversi e reali orgasmi. Quindi i protagonisti, con la discrezione che da sempre li contraddistingue, pensano bene di registrare davanti all’intera troupe una canzone in cui Jocelyn viene stimolata da Tedros che, nel frattempo, la benda e la seduce. Ora, amici, concentriamoci su questa cosa abbastanza singolare: l’utilizzo della benda. Questo indumento, così necessario in questi casi, è stato dato a Jocelyn, mica a quelli che – nel frattempo – assistevano a un rapporto sessuale in diretta. A Jocelyn.

4) La temutissima (e insomma) minaccia di Tedros al commesso

The Idol (640×360)

Jocelyn entra in un negozio di lusso per fare delle compere insieme a Tedros che, cercando di seguire il manuale da fidanzato normale, vorrebbe sbrigarsi ad andare via da lì. Ma, com’è normale che sia, le cose non possono avvenire normalmente, quindi Tedros non va verso Jocelyn per dirle Amò sbrigati che s’è fatta una certa, ma decide di portarla in un camerino e compiere il settimo rapporto sessuale della giornata. La ragazza decide di lasciare le cose a metà perché il richiamo della scarpa con il tacco in offerta è comunque più forte – non scherziamo con le priorità – e lo lascia lì. In modo discreto come sempre, Tedros sceglie di finire il suo lavoro da solo e tirarsi fuori dal camerino tutto sudato. Nel frattempo, il commesso – abbastanza provato – svolge il suo lavoro dando dei consigli a Jocelyn sul cosa indossare o comprare. Il nostro amico con il codino, che di certo non possiede tra i punti forti la calma e la sanità mentale, lo minaccia perché non deve permettersi a guardare la sua fidanzata in quel modo. Per un attimo ho seriamente avuto paura che Tedros tirasse fuori dalla tasca la benda per oscurare la visione del commesso, ma fortunatamente abbiamo risparmiato questa cosa per farne accadere un’altra ancora più inquietante: una minaccia che probabilmente non avrebbe terrorizzato neanche un gattino appena nato. Se mai The Idol dovesse andare ai Golden Globe richiedo formalmente una candidatura come Miglior Attore non protagonista al tipo che ha svolto il ruolo di commesso. Non è scoppiato a ridere in faccia a The Weeknd. Per me va bene così. Abbiamo la nuova stella del cinema. Scritturatelo.

5) Il finale

The Idol (640×360)

Durante il finale The Idol cerca di perseverare nella sua ambizione di voler essere una grande Serie Tv introducendo un colpo di scena che, senza offesa per chi lo ha creato con dedizione, era già chiaro dai primi minuti della puntata. Tedros e Jocelyn sono due esauriti che si manipolano a vicenda, solo che uno cammina con il codino e già si fa guardare male, mentre l’altra cerca di nasconderlo raccontando una bugia dopo l’altra. Il finale di The Idol è snervante perché è pretenzioso, perché cerca di elevarsi a un livello che non ha mai nemmeno sfiorato illudendosi di poter gestire un colpo di scena che era in realtà già chiaro e raccontato malissimo. In sostanza, The Idol ha fatto quello che faccio io quando a casa rimane l’ultima barretta di cioccolata e, con il boccone in bocca, dico che non ne so nulla.

6) Sam Levinson

Sam Levinson (640×360)

E’ con lo stesso sguardo di Sam Levinson in questo scatto che la maggior parte di noi ha guardato The Idol. Provenienti dal nuovo cult teen drama Euphoria, dal regista ci aspettavamo molto di più. Qualcosa per cui poter dire almeno con fierezza ‘si vede proprio la mano di Levinson qui‘. E invece niente. La mano di Sam non si è capito dove sia finita. Sappiamo soltanto che, probabilmente, il regista ha cercato di riprendere qualcosa dal suo successo più eclatante non riuscendo però a ottenere la stessa fortuna. In particolare, il personaggio di Lexi e quello di Leia sono praticamente uguali. Guardano e non agiscono tenendosi tutto dentro. Ma se il primo riserva grandi sorprese, il secondo è soltanto un clone che alla fine viene tirato fuori dalla storia con una lettera stile ‘800 di cui a nessuno frega nulla.

7) La credibilità di The Weeknd

the idol
The Idol (640×360)

Anche cercando di esser buoni e di non farci troppo caso, non possiamo negare che in mezzo al delirio la poca esperienza nel mondo della recitazione di The Weeknd sia palese. Insomma, in nessun momento il cantante è stato davvero credibile. Io lo so che vedendo il successo di Lady Gaga abbia potuto pensare ingenuamente mò lo faccio pure io, però amico c’è chi può e chi non può, e tu non può. Non ancora almeno. Se in futuro diventerai la nuova stella della recitazione di Hollywood ne saremo tutti felici, ma fino a quel momento – ti prego – non sfornarci altri progetti come questi. Ciò che più fa stringere il cuore è che l’entusiasmo del cantante era così tanto da aver addirittura deciso di utilizzare casa sua per le riprese della serie. Insomma, è un tipo di cuore che alla fine ci ha provato. La stretta al cuore per questo tentativo ci è venuta. Poi però l’altro giorno ha deciso bene di paragonarsi ad Al Pacino attraverso un frame che creava una similutidine tra di loro, e subito la stretta al cuore ha smesso di pulsare. E ha cominciato a farci male la pancia.

Ecco, quello sì che era il momento in cui anche io, se l’avessi avuta, mi sarei messa una benda sugli occhi per non guardare.

The Idol 1×05 – La Recensione di un finale di stagione assurdo

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