Il 9 marzo è stata rilasciata da Netflix la quinta e ultima stagione di The Last Kingdom, la serie britannica ambientata alla fine del IX secolo, con Alexander Dreymon nei panni del protagonista. Si tratta di una produzione Carnival Film & Television, trasmessa inizialmente da BBC America e BBC Two e traslocata poi sulla piattaforma, che ne ha trasmesso in via esclusiva terza, quarta e quinta stagione. Le vicende sono integralmente ispirate ai romanzi di Bernard Cornwell, Le storie dei re sassoni, un ciclo di tredici volumi che narra delle invasioni dei danesi nei regni anglosassoni a partire dalla fine del IX secolo e di come re Alfred, con la spada del guerriero Uhtred di Bebbanburg, riuscì a riconquistare quelle terre e a piantare i semi della futura Inghilterra. La serie si è definitivamente conclusa con la quinta stagione, ma la storia andrà avanti con il già annunciato film sequel Seven Kings Must Die, che dovrebbe essere girato proprio nel 2022.
The Last Kingdom è stata per quasi un mese nella Top 10 dei titoli di Netflix più visti in Italia.
È una delle migliori serie tv storiche presenti nel catalogo Netflix, anche se se ne parla molto meno rispetto ad altri prodotti dello stesso genere. È una serie che riesce a far rivivere il fascino dei secoli bui, le dinamiche di potere allora dominanti, gli scontri tra sovrani di regni in lotta tra loro, il melting pot di culture e civiltà profondamente diverse che cercano di convivere e coesistere nello stesso lembo di terra. The Last Kingdom mescola dettagli di grande accuratezza storica con passaggi molto più romanzeschi, rendendo la visione molto scorrevole anche per chi non ama particolarmente il genere storico. Uhtred di Bebbanburg è il guerriero sassone cresciuto tra i danesi, che prova a realizzare il sogno di un re idealista e malato che aveva visto l’Inghilterra là dove tutti vedevano solo piccoli regni in lotta tra loro. È una serie che ha sofferto un po’ l’accostamento con la più fortunata Vikings, che pure narra di vicende simili e cronologicamente vicine, ma merita di essere guardata senza alcun pregiudizio dall’inizio alla fine. Nelle ultime stagioni si perde forse lo spirito delle prime puntate, ma è un prodotto con una sceneggiatura coinvolgente, un’ambientazione sempre molto accurata e dei personaggi a cui vale la pena affezionarsi.
In attesa del film sequel che chiuderà definitivamente il cerchio di The Last Kingdom, abbiamo raccolto qualche curiosità sulla serie.
1) Avete riconosciuto Bernard Cornwell?
L’autore de Le storie dei re sassoni ha seguito molto da vicino la realizzazione della serie. Il personaggio di Uhtred l’ha ideato basando le sue vicende su quelle di un Uhtred realmente esistito qualche tempo più tardi, tale Uchtred l’Ardito, signore di Northumbria e regnante di Bamburgh dal 1006 al 1016. Lo scrittore sarebbe un suo lontanissimo discendente, motivo per il quale si è sempre sentito molto legato al personaggio. Quando la serie è passata a Netflix, la produzione ha offerto a Cornwell un cameo nella terza stagione. Si dice che l’idea sia stata proprio di Alexander Dreymon, l’attore che interpreta Uhtred, che nel settimo episodio della terza stagione si è trovato faccia a faccia con il suo creatore. Cornwell ha interpretato un personaggio di nome Beornheard, di cui non c’è traccia nei romanzi. Non è insolito che uno scrittore prenda parte alla trasposizione televisiva dei suoi racconti: un altro celebre cameo è quello di G.R.R. Martin, che apparve nell’episodio pilota di Game of Thrones mai andato in onda. Cornwell invece c’è in The Last Kingdom, anche se non tutti l’hanno riconosciuto.
2) Perché proprio Alexander Dreymon?
L’attore che interpreta Uhtred di Babbanburg deve la sua fama proprio alla serie britannica. I suoi unici ruoli importanti prima di The Last Kingdom sono stati in Christopher and His Kind e in American Horror Story: Coven. Alexander Dreymon è nato in Germania e parla correttamente quattro lingue. Ha fatto il modello, e alla fine la passione per il cinema e la televisione ha prevalso sulle ambizioni dei genitori che lo volevano medico. Sa andare molto bene a cavallo e ha praticato per molti anni arti marziali. Uno dei motivi che hanno spinto la produzione a ingaggiare proprio Dreymon per il ruolo del guerriero Uhtred è stata proprio la sua abilità nei combattimenti. Le scene di lotta in The Last Kingdom sono la regola: scene di combattimento con la spada e duelli corpo a corpo. Malgrado la presenza di stuntman professionisti, molte scene d’azione le ha girate direttamente l’attore.
3) Che cos’è la Cronaca anglosassone?
Nella terza stagione di The Last Kingdom vediamo spesso Alfred seduto con gli amanuensi e intento a rileggere e studiare delle carte. Il suo è il personaggio più profondo e idealista dell’intera serie. Ha covato dentro il sogno di un’Inghilterra unita e ha gettato le basi per far sì che i suoi discendenti potessero seguirne le tracce. In uno degli episodi finali della terza stagione – probabilmente tra i più belli di tutto lo show -, Uhtred sfiora le pagine di un lungo manoscritto in cui è narrata la storia del Wessex sotto il regno di Alfred. In quella cronaca il nome di Uhtred non compare mai, anche se la sua spada è quella che ha condotto il Wessex alla gloria. Ma lo sapevate che esiste davvero quel manoscritto? Si tratta della Cronaca anglosassone, la più importante fonte storica di quel periodo. Fu scritta proprio a partire dal regno di Alfredo il Grande, molto probabilmente nel Wessex, e racconta, sotto forma di annali, le vicende di quel periodo fino agli albori del XII secolo. Se ne conservano oggi nove manoscritti, nessuno dei quali nella forma originale.
4) Dove avevamo già visto Beocca?
Padre Beocca è uno dei personaggi centrali di The Last Kingdom. È il prete che ha battezzato Uhtred quando era ancora un ragazzino sassone, una figura paterna che ha saputo mediare tra Alfred e Uhtred, tra il re e il guerriero. Beocca ha un ruolo molto importante a corte: essendo il consigliere personale del re, la sua è una figura centrale nelle decisioni del Wessex oltre che nelle dinamiche tra personaggi. A dargli il volto è l’attore britannico Ian Hart, che per tutto il tempo ci ha ci suggerito sempre la stessa domanda: ma dov’è che l’avevamo già visto? Ecco la risposta: Harry Potter e la pietra filosofale. Era più giovane di quindici anni ed era un tantino più inquietante, portava un turbante sulla testa e qualche volta balbettava: il professor Quirinus Raptor, protagonista dello scontro finale con Harry. Decisamente più interessante nei panni di padre Beocca!
5) Le monete con il volto di Guthrum
Così come si conservano ancora oggi monete con il volto di Alfredo il Grande, allo stesso modo potrebbe capitarvi di imbattervi in quelle che raffigurano Guthrum, il re danese che, a capo di un esercito di vichinghi, muove guerra a re Alfred. Il personaggio di Guthrum è realmente esistito. Ma perché ci sono delle monete che lo raffigurano?
Perché, proprio come vediamo in The Last Kingdom, il re danese accettò il trattato di pace dei sassoni e si convertì al cristianesimo facendosi battezzare.
La battaglia di Ethandun, una delle tante ricostruite con grande accuratezza storica, fu lo scontro che portò Guthrum alla resa. Il capo danese rinunciò alla guerra al Wessex, promise il ritiro dei suoi uomini e cambiò nome in Aethelstan, che regnò infine sull’Anglia orientale. Essendo stato il sovrano di un regno britannico, anche Guthrum ha avuto le sue monete.
6) Ubba di The Last Kingdom e Ubbe di Vikings sono la stessa persona?
Vikings e The Last Kingdom sono due serie molto simili per ambientazione storica. E infatti i tratti comuni non sono pochi, specie sui nomi dei personaggi. Traendo ispirazione dalla storia reale, le due serie inseriscono nella narrazione figure di guerrieri realmente esistiti. È il caso di Ubba, il capo vichingo che Uhtred deve sconfiggere nella prima stagione. Si tratta di un guerriero realmente esistito nel IX secolo, figlio del leggendario Ragnar Lothbrok e capo dell’invasione danese in Wessex, Mercia, Northumbria e Anglia Orientale. Se in The Last Kingdom lo vediamo nelle vesti del villain (e per una sola stagione), in Vikings lo stesso personaggio si chiama invece Ubbe ed ha una centralità maggiore, in quanto principe di Kattegat e figlio di Ragnar. Quale dei due ne esce meglio?
7) La serie è ambientata quasi completamente in Ungheria
The Last Kingdom è una serie sulla storia dell’Inghilterra, ma è stata girata quasi tutta vicino Budapest, a quasi duemila chilometri di distanza dai luoghi reali. Gran parte delle scene, anche quelle di battaglia, sono state girate nelle foreste ungheresi, mentre la capitale del regno del Wessex, Winchester, è stata ricreata a Göböljárás, una località a ovest di Budapest. Stesso discorso per le altre città e per i villaggi. Le uniche scene girate nel Regno Unito sono quelle costiere, filmate tra il Galles del Nord e Durham. Perché l’Ungheria? Lo ha spiegato il produttore esecutivo Nigel Marchant:
Penso che ciò che l’Ungheria riesce a trasmetterci è questo senso dell’altro mondo. Non sappiamo davvero come fosse l’Inghilterra mille anni fa, ma gli esterni girati in Ungheria hanno questo senso di alterità che mi è sempre piaciuto molto.