Dal suo debutto nel 2013, The Last of Us ha lasciato un segno indelebile nel mondo videoludico. Sviluppato da Naughty Dog per PlayStation 3, questo videogioco si è distinto grazie a un gameplay immersivo e un taglio cinematografico come non si era mai visto prima. Ma soprattutto grazie a una storia coinvolgente che ha saputo colpire dritto al cuore dei giocatori che, una volta vestiti i panni di Joel ed Ellie, non hanno potuto che affezionarsi ai personaggi. Difatti, il successo di The Last of Us non sta tanto nell’ambientazione post-apocalittica o nelle meccaniche del gioco, quanto più nell’elemento umano. Nelle emozioni profonde dei protagonisti, così come nei bivi morali che hanno dovuto affrontare. Grazie alla sua profondità, la storia ideata da Neil Druckmann si è sempre prestata al salto crossmediale, che avrà ufficialmente inizio il prossimo luglio.
Ebbene sì! Dopo quasi più di un anno dall’annuncio dell’adattamento televisivo, la produzione di The Last of Us è finalmente alle porte: le riprese avranno infatti inizio il 5 luglio 2021 a Calgary, per poi terminare l’8 giugno 2022. Quando si parla di adattare un videogioco per il cinema o la televisione, è sempre tanta la paura di ritrovarsi di fronte a un progetto deludente. Tuttavia, le informazioni che sono state rilasciate nel corso dell’ultimo anno sono piuttosto promettenti, almeno per i più. Forse è ancora troppo presto per giudicare la direzione intrapresa da HBO, ma non per fare un quadro della situazione e capire cosa dovremmo aspettarci dalla serie ispirata al pluripremiato videogioco.
Il team di The Last of Us
La presenza di Neil Druckmann nella produzione è ciò che ha rassicurato molti fan del videogioco. Difatti, il produttore esecutivo e direttore creativo del franchise supervisionerà la serie, assicurandosi che non si allontani mai troppo dall’essenza di The Last of Us. Il ruolo di showrunner è invece stato affidato a Craig Mazin, regista, sceneggiatore e produttore che molti di voi conosceranno grazie a Chernobyl. Carolyn Strauss, collega di Mazin in Chernobyl, ed Evan Wells, co-presidente della Naughty Dog, saranno invece i produttori esecutivi. Lo show vedrà poi la collaborazione di Sony Pictures Television e PlayStation Productions, che verrà inaugurata proprio da questo progetto (al quale seguiranno poi i film di Uncharted e Ghost of Tsushima).
Per quanto riguarda invece i registi coinvolti, il portale Deadline ha rivelato che HBO ne ha scelti due in particolare: Jasmila Žbanić e Ali Abbasi. La prima è una regista e produttrice bosniaca, vincitrice dell’Orso d’oro al Festival di Berlino per Il segreto di Esma. Il secondo è un autore iraniano naturalizzato danese noto per M for Markus, Shelley e Border – Creature di confine. L’episodio pilota, che all’inizio doveva essere gestito da Johan Renck, sarà invece diretto da Kantemir Balagov, regista russo e autore de La ragazza d’autunno.
Ci troviamo dunque di fronte a un team variegato ed eclettico, con esperienze diverse nel settore e vari riconoscimenti. Considerato ciò, non possiamo che augurarci che insieme riescano a catturare l’anima del videogioco e trasportarla sul piccolo schermo.
Il cast
Per quanto riguarda il cast, per il momento sono stati confermati tre degli attori principali: Joel Miller, un sopravvissuto burbero dal passato difficile, sarà interpretato da Pedro Pascal, volto che si è già fatto notare in Game of Thrones, Narcos e The Mandalorian. Bella Ramsey (la coraggiosa Lyanna Mormont di Game of Thrones) sarà invece Ellie Williams, compagna di viaggio di Joel e la chiave per un possibile vaccino contro il Cordyceps. Recentemente, è stato annunciato anche il casting di Gabriel Luna (Robbie Reyes in Agents of S.H.I.E.L.D.) che vestirà i panni di Tommy Miller, fratello di Joel, ex-Luce e membro della comunità di Jackson.
Non sappiamo invece ancora molto sugli altri personaggi presenti nella prima stagione. Tuttavia, il mese scorso Druckmann ha confermato su Twitter che lo show includerà sicuramente Riley, Tess, Marlene, Maria, Bill e un altro personaggio che ancora non è stato svelato. Potrebbe trattarsi di Anna, la madre di Ellie, oppure di Abby, introdotta magari alla fine del primo ciclo di episodi per anticipare la storia della seconda stagione. In ogni caso, speriamo che l’avventura di Joel ed Ellie possa accompagnarsi a un’analisi più approfondita dei personaggi secondari, che abbiamo potuto conoscere solo per un limitato periodo di tempo nel gioco.
La trama
La trama della prima stagione ripercorrerà gli eventi del primo gioco, facendoci entrare nella vita di Joel Miller e mostrandoci gli effetti di un’epidemia globale. Nel 2013, il mondo come lo conosciamo viene infatti stravolto dal Cordyceps, un fungo parassita che muta gli esseri umani in creature violente e mostruose. Il parassita fungino cambierà per sempre la vita di Joel, che perderà tutto ancora prima che la storia abbia inizio. 20 anni dopo, il protagonista è indurito dal tempo e dalle sue perdite. Adattatosi a quella nuova realtà, affronta ogni giorno consapevole di poter incontrare la morte in qualsiasi momento. Ma in questo mondo desolante, l’inaridito e burbero Miller ritroverà la felicità grazie all’incontro fortuito con la piccola (ma paurosamente matura) Ellie, che stravolgerà il destino di entrambi. Da compagni riluttanti, i due infatti si trasformeranno in una vera e propria famiglia, testata e rafforzata dal viaggio attraverso gli Stati Uniti per raggiungere le Luci.
Tuttavia, anche se la storyline principale non si discosterà tanto da quest’ultima, Neil Druckmann e Craig Mazin hanno affermato che ci saranno sicuramente alcune differenze rispetto al videogioco:
“Penso a cose superficiali, come il fatto che i personaggi non dovranno indossare necessariamente una camicia a quadri e una t-shirt rossa. Si tratta di qualcosa di meno importante se paragonato al viaggio che compiono i protagonisti e l’evoluzione che subiscono. Ci saranno passaggi in cui le storie saranno molto simili. È stato divertente ritrovare alcuni dialoghi scritti per il videogioco anche nella serie HBO. In altri casi, invece, occorre ricordarsi che si tratta di due media differenti. Ciò vuol dire che ci saranno modifiche”
Una decisione sensata, considerando che alcuni elementi del gioco (l’interattività, per esempio) non potranno essere trasportati nella serie. Per poter adattarsi alla televisione, The Last of Us verrà modificata laddove sarà possibile, regalando così qualcosa di nuovo ai nuovi fan e ai gamer di vecchia data. Lo stesso Druckmann ha spiegato come alcuni dei suoi episodi preferiti siano proprio quelli che si distanziano maggiormente dalle atmosfere del videogame, e come HBO abbia consigliato di allontanarsi dall’azione più pura per concentrarsi sulle componenti drammatiche dei personaggi.
Se non altro, c’è una cosa che resterà invariata nella produzione di The Last of Us: la soundtrack di Gustavo Santaolalla, che contribuirà allo show con le sue iconiche musiche minimalistiche.
Dunque, cosa dobbiamo aspettarci da The Last of Us?
L’adattamento televisivo del videogame si sta delineando sempre di più, fra cast, registi e trama. Insieme alla storia di Joel ed Ellie, ci aspettiamo che venga dato maggiore spazio agli elementi di contorno, in particolare a quelle vicende che i gamer hanno potuto conoscere attraverso le note ritrovate nell’universo di The Last of Us. Infatti, nonostante il rapporto fra i due protagonisti sarà il cuore dello show, il mondo che li circonda è talmente vasto che sarebbe uno spreco non esplorarlo. Le zone di quarantena, le varie comunità createsi nel corso degli anni, il destino di altri paesi: questi sono solo alcuni degli argomenti che lo show potrebbe affrontare, ponendo così le basi per un universo che, in futuro, potrebbe espandersi anche oltre l’avventura di Joel ed Ellie.
E che dire dei 20 anni trascorsi dallo scoppio della pandemia e l’inizio della storia? Quel lasso di tempo non è mai stato davvero analizzato nei videogiochi, pur avendo un enorme potenziale. La serie HBO potrebbe trasportarci nel passato mostrandoci il declino della società, così come il percorso di sopravvivenza dell’umanità stessa. Inoltre, i flashback potrebbero essere anche l’escamotage ideale per conoscere meglio i personaggi che abbiamo amato nel videogioco, ma che hanno fatto brevi comparse (Tess, Tommy, Bill, Marlene). Ancora non sappiamo quanti episodi conterà la prima stagione, o se ci sarà il tempo di intraprendere una narrazione più corale. Ma siamo sicuri che degli approfondimenti sui personaggi, principali o secondari, sarebbero accolti con piacere da tutti gli spettatori.
HBO ha dimostrato più volte di essere sinonimo di qualità, e di poter fornire produzioni di alto livello. Considerando il team che si è venuto a creare nel corso dei mesi, non possiamo che aspettarci grandi cose da questo progetto. Possibilmente, uno show che sappia concentrarsi sulle componenti drammatiche del videogioco, pur conservando quei momenti di leggerezza che hanno saputo strapparci un sorriso durante le ore di gioco. E sì, è vero, forse è ancora troppo presto per avere una visione chiara di ciò che ci aspetta, ma sicuramente non per sognare. E perché no?, per rigiocare ai titoli di Naughty Dog per ingannare l’attesa!