Attenzione!!! L’articolo contiene spoiler sul quarto episodio di The Last of Us
Nelle compagnie teatrali esistono alcuni esercizi basati sulla fiducia. Sul palco, come nella vita, è necessario circondarsi di persone sulle quali poter contare al cento per cento. Uno di questi consiste nel lasciarsi cadere all’indietro con la consapevolezza che qualcuno sia pronto a sorreggerci. Un’altra prova, invece, testa la fiducia bendando un individuo: quest’ultimo dovrà correre da una parte all’altra della stanza e fidarsi di un compagno affinché venga detto di fermarsi per evitare di sbattere contro le pareti. Ma non si ha paura di cadere a terra, come nel primo caso, né di scaraventarsi contro un muro. Si ha solo la certezza di avere qualcuno pronto a lenire le mancanze – a proteggere ogni piccolo atomo di te.
In The Last of Us 1×04 la fiducia è alla base del rapporto tra Joel e Ellie. Come riconoscimento e presa di coscienza di tale sensazione, Joel decide di lasciare la pistola a Ellie. L’uomo insegna alla ragazzina a mettere bene le mani sul grilletto, consapevole che quell’arma potrà tornare utile durante il viaggio verso Tommy. Allo stesso tempo Joel sa che i proiettili non sono giocattoli ma devastazioni – nemici dei sogni di una ragazzina a cui è stata negata la bellezza dell’universo troppo in fretta. Ellie non conosce la meraviglia che si nasconde dietro un tramonto, ma sta imparando a capire cosa significa fidarsi di qualcuno. Avere la speranza di lasciarsi cadere all’indietro senza farsi del male, come a teatro.
The Last of Us 1×04 – Il viaggio continua
Dopo l’emozionante terzo episodio, interamente incentrato su Bill e Frank, la narrazione riavvolge i nastri e affida le sue redini ai due protagonisti, interpretati da uno straordinario Pedro Pascal e una commovente Bella Ramsey. Dopo aver recuperato l’auto e fatto il pieno di munizioni, Joel e Ellie si mettono in cammino, consapevoli che la destinazione non solo è lontana, ma anche difficilissima da raggiungere. L’auto sembra un posto quasi refrattario, portatrice di un’ umanità che sta scomparendo fuori dai finestrini. Mentre le strade sono devastate e annichilite da una tragedia globale, Joel e Ellie si fanno custodi dei sentimenti per cui vale la pena andare avanti. È proprio qui, in macchina, lontano dal frastuono e dalle nubi, che i due protagonisti iniziano ad aprisi, a raccontarsi le loro storie bruciate, figlie di un’esistenza che sembra lontana anni luce. È qui che Joel racconta il passato di suo fratello Tommy e gli anni in cui è sopravvissuto con Tess a banditi e infetti. Sono le emozioni più strane da esternare par un uomo così cinico. Quelle che sembrano mancare ma non mancano. Nello stesso momento Ellie vuole sentirsi qualcosa di più di una semplice merce di scambio o di una ragazzina a cui badare solo per poche settimane. Ellie vuole sentirsi parte di una famiglia. Una famiglia che non ha mai avuto.
Allora faccio anche io parte della famiglia?
No, tu sei solo un cargo
Cornice del viaggio è un libro di barzellette che Ellie ha recuperato in un garage vecchio e vuoto come le speranze delle persone. Quel libro ricorda che le risate di una bambina fanno più rumore dei proiettili. Ricorda inoltre che la felicità non si defila mai, nemmeno se hai la sensazione che le gambe stanno tremando. A Joel tremano dopo aver fatto trenta piani di scale per salire su un edificio, ma Ellie riesce a farlo ridere con una battuta imparata e poi letta da quel libro sulle barzellette. È la prima volta che vediamo Joel lasciarsi andare a un sorriso curativo, addormentarsi con il viso lieto di chi ha appena riscoperto il valore di una storiella spiritosa – Una barzelletta che fa ridere in un mondo che fa piangere. Da quel momento a Joel non tremano più le gambe, ha riacquistato forza grazie alla meraviglia del sorriso di una bambina: un calore da custodire per ripararsi dal freddo.
Mai abbassare la guardia
Il quarto episodio di The Last of Us si porta dietro maggior azione rispetto ai precedenti. Dopo un terzo episodio più lento e flemmatico, questo fa tornare in vita il pericolo che si nasconde in ogni buca di questo inferno. Joel e Ellie vengono attaccanti da una banda di banditi pronti a uccidere per ottenere strumenti di sopravvivenza. Per la prima volta vediamo i nostri protagonisti aiutarsi a vicenda durante l’agguato e, addirittura, sarà Ellie a salvare Joel, sparando ad un uomo che stava per soffocarlo. Sono immagini che ci restituiscono il pathos del gioco e le giornate spese a difendere i protagonisti con un joystick affannato. Il lavoro degli autori, in questo senso, continua a essere fantastico perché, nonostante qualche licenza o aggiunta di personaggi, la serie ha un amore sconfinato verso il gioco. Attraverso inquadrature istantanee o affronti si ha la sensazione di rivivere i momenti della console con l’aggiunta di una carica emotiva senza precedenti.
In The Last of Us 1×04 la ragazzina inizia a rendersi conto di quanto sia cimentoso e infido il viaggio che li attende, un viaggio in cui per restare a galla devi essere disposto a macchiarti le mani di sangue senza rimorso o compassione alcuna. Joel inizia ad addestrala con un ammonimento importante: i veri nemici non sono gli infetti, ma le persone. Quelle arrabbiate e deluse che cercano di aggrapparsi ad ogni cosa per non morire. Quelle a cui non interessa se sei una ragazzina perché l’importante è resistere in un mare di guai. Persone esasperate da una vita in cui sembrano esserci solo tanti drammi appiccicati all’anima e al corpo. Joel sta dicendo a Ellie che non c’è speranza senza tenebre e che, per toccare quella speranza, bisogna attraversare quel abisso nero. Attraversarlo significa scegliere di chi fidarsi.
La puntata termina con Joel improvvisamente svegliato da Ellie: la ragazzina è in preda al panico dopo che due ragazzi hanno invaso il loro nascondiglio. Si tratta di Henry e Sam, i due intrusi cercati per tutto l’episodio da una misteriosa donna di nome Kathleen. Quest’ultima sembra essere il leader di un movimento rivoluzionario mentre Henry e Sam sono due fratelli che nel videogioco hanno un ruolo importante nel destino di Joel e Ellie.
Please, Hold My Hand
Questo episodio di The Last of Us si intitola ‘Please, Hold My Hand’ – Per favore tieni la mia mano. Tenersi la mano come un ponte per non cadere giù. Tenersi la mano come a teatro, come quando ti lasci cadere all’indietro senza paura perché sai che qualcuno dietro di te fa da sedia per soffocare la caduta. Joel e Ellie si stanno tenendo le mani per far sapere a tutto il mondo che sono al sicuro così, l’uno accanto all’altra. Non importa se fuori il cielo non si riesce a vedere, l’importante è immaginarlo insieme.