Attenzione!!! L’articolo contiene spoiler sul sesto episodio di The Last of Us
Non è solo un legame di sangue che stabilisce il reale concetto di famiglia. Famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato, al di là di vincoli relativi a un rapporto di discendenza. Ci si può comportare come un padre nei confronti di una bambina e proteggerla dagli incubi, anche se non è una figlia. Così quando la paura di perderla supera il bisogno di amare qualcos’altro, la bambina inizia a sentirsi meno fragile, proprio come una figlia quando il padre rimbocca le coperte prima di spegnere la luce.
Joel ha paura di perdere Ellie e addirittura sogna, ogni maledetta sera, che qualcuno la porti via, proprio come è successo con sua figlia Sarah. L’uomo è attento a non paragonare Ellie a sua figlia ma ben presto capisce anche un’altra cosa: non scegliamo a chi affezionarci, succede e basta.
The Last of Us 1×06 – Il fiume della morte
Tre mesi dopo gli eventi narrati nel toccante quinto episodio, Joel e Ellie proseguono la loro marcia verso Ovest in cerca di Tommy, il fratello minore di Joel. Il paesaggio che fa da cornice alla storia è completamente cambiato, come se ci fosse il bisogno di ribadire che la natura cambia colore anche se le tragedie invadono le stagioni: ora la neve si deposita sulla strade sostituendosi alle foglie malandate dell’autunno. L’arrivo dell’inverno e del gelo sembra riflettere la stanchezza che entra nelle ossa dei protagonisti, ora affaticati da un viaggio pericoloso e disturbante.
Joel e Ellie si infiltrano in una dimora in mezzo al nulla abitata da una coppia strampalata e cercano di ricavare informazioni utili per proseguire la loro marcia verso Ovest. Qui, oltre a non ottenere sane spiegazioni, vengono ammoniti dalla coppia: la strada è bloccata e per aggirarla bisogna attraversare il fiume della morte, chiamato così perché nessuno è mai sopravvissuto a esso. Se quel fiume è qualcosa di molto vicino alla morte, l’unico antidoto capace di combatterlo è la vita. Così Joel e Ellie, durante il cammino, si raccontano sogni e speranze per eludere le tenebre e dimenticare, per un dolce attimo, i loro drammi. Joel sogna di possedere una fattoria in cui allevare pecore sane e ubbidienti. Ellie invece vorrebbe diventare un’astronauta capace di mostrare a tutti la bellezza della luna. Leopardi vedeva, con la sola forza dell’immaginazione, spazi sterminata al di là della siepe. Per il poeta l’infinito va conquistato contemplando i sogni, come provano a fare i nostri protagonisti per fantasticare una realtà piu carezzevole di questa.
L’incontro con Tommy
Una volta arrivati nei pressi del fiume, Joel e Ellie vengono accerchiati da un gruppo armato e tracciati per assicurarsi di non essere infetti. Quando Joel si presenta, una donna del gruppo li scorta tra le distese innevate del Wyoming: è Maria, leader della comunità di Jackson. Qui Joel si ricongiunge finalmente con suo fratello Tommy, rifugiatosi in un insediamento comunitario e prospero, che riesce a sopravvivere in autonomia nel caos post-apocalittico di The Last of Us. Tommy si è stabilito qui dopo aver lasciato le Luci e, lontano da infetti e banditi, si è costruito una famiglia legandosi a Maria, per altro incinta e pronta a partorire.
In The Last of Us 1×06 il concetto di famiglia appare come fil rouge dell’ intreccio narrativo. Per Joel, Tommy è l’unico organo rimasto di quel nucleo ormai spento dopo le morti di Sarah e Tess. Tommy invece ha trovato in questo luogo lontano dal mondo amore e protezione nonché una famiglia da proteggere a tutti i costi. Sta per diventare padre mentre Joel cerca negli occhi degli altri bambini l’immagine di sua figlia e il rumore immaginario dei suoi passi tra le strade innevate. È un’antitesi dolorosa e tagliente, che entra nei pensieri e non lascia vie di fuga: una vita pronta all’ascesa che si staglia contro un’esistenza spezzata troppo presto e immagazzinata in un passato omicida.
Joel e Tommy, dopo un’accesa discussione legata a due visioni differenti del futuro, si ritrovano in uno scantinato vecchio e logoro. In questo posto, uno di fronte all’altro, parlano di Ellie, della sua immunità e del suo sangue salvifico. Per la prima volta Joel si sente impotente. È un impotenza che nasce dai sentimenti e per questo motivo difficile da debellare. Joel ha paura di perdere Ellie e si mette a nudo, dichiarandosi inadatto, vecchio e debole per proteggere la ragazzina. Non si perdonerebbe un passo falso nei suoi confronti, non sopravvivrebbe a un’altra eventuale perdita e per questo implora suo fratello Tommy, affidandogli Ellie. Joel non si sente all’altezza. Pedro Pascal è magistrale, ritaglia perfettamente il quadro di un uomo lasciato troppo in fretta dal fuoco della speranza – i disordini di un passato ferocemente cattivo e il timore di restare ancora una volta solo nell’abisso.
Nel frattempo Ellie ha origliato tutto e parlando con Maria, scopre di Sarah, della sua morte e il passato di Joel. Quando si ritrova poi faccia a faccia con Joel arriva uno dei momenti più intensi di The Last of Us: Ellie dice di non essere paragonabile a Sarah ma si sente ferita perché fino a quel momento ha sperato di non essere abbandonata da Joel, come una figlia con il suo papà. Sta urlando al mondo di quanto sia importante sentirsi parte di una famiglia ma allo stesso tempo di quanto faccia male sperare che qualcuno non si dimentichi di te. Perché dovrebbe essere naturale stare a cuore di qualcuno, no? Ellie in questo preciso istante fa una delle dichiarazioni più belle a Joel: “Non dirmi che starei meglio con qualcun altro perché in realtà avrei molta più paura senza di te”. Joel per tutta risposta dice di non essere il padre di Ellie e scappa, rifugiandosi nei ricordi, immaginando i capelli morbidi di sua figlia mentre stringe le sue mani calde.
È un meccanismo naturale: fuggire quando si è troppo vulnerabili per proteggere qualcuno che si ama.
La mattina seguente Joel, pentito delle parole usate nei confronti di Ellie, si fa trovare sulla strada di Ellie e Tommy perché vuole proseguire il viaggio con la ragazzina. I due sono diretti verso il quartier generale delle Luci, presso una sede dell’università. Quando arrivano a destinazione il laboratorio è abbandonato, pieno di scimmie in subbuglio ma non c’è traccia delle Luci. Mentre stanno cercando di ottenere informazioni su dove possano aver traslocato, Joel e Ellie vengono attaccati da un gruppo di banditi. I nostri protagonisti riescono a fuggire ma Joel scopre di essere stato ferito gravemente e poco dopo perde i sensi. Ellie si precipita verso l’uomo e piangendo, sussurra: “Non posso farcela senza di te, Joel”.
Un legame che va al di là di qualsiasi concetto. Anche al di là di una ‘semplice’ famiglia. È questo che accumuna Joel e Ellie: riscoprire cosa significa far parte di un nido in cui l’amore cammina di pari passo con le emozioni. In cui la paura di perdere qualcuno è più cocente di qualsiasi altro sentimento.