Il seguente articolo contiene SPOILER sulle puntate 2×05 e 2×06 di Progetto Lazarus.
A un passo dal finale di stagione di settimana prossima, Progetto Lazarus, con la 2×05 e 2×06, ha definitivamente svoltato trasformandosi a tutti gli effetti in un dramma collettivo: i protagonisti della serie sci-fi prodotta da Sky Studios non solo hanno ora un obiettivo comune, ma è proprio il focus narrativo a essersi spostato sui drammi personali dei suoi personaggi; infatti, mentre il primo capitolo di Progetto Lazarus si era concentrato principalmente su George e Sarah e sull’impatto che la loro love story ha avuto sul corso della storia recente dell’umanità, nella seconda stagione sono emersi i caratteri e le storie di molti altri, tra cui Janet e Rebrov, Shiv, ma anche Archie, Ross e Zhang. Il quinto episodio della serie, in particolare, si concentra sugli eventi che hanno confinato Janet a un loop infinito a cavallo tra il presente e il 2012, anno della famigerata operazione Mezzanotte e del suo viaggio a ritroso in compagnia di sua figlia Becky e del misterioso Bryson, la cui identità è stata finalmente rivelata. La nostra recensione.
Ma cos’è l’operazione Mezzanotte? E per quale motivo sono stati tutti all’oscuro delle reali motivazioni dietro alla missione omicida ordita da Wes?
Che Wes non la raccontasse buona lo si poteva intuire fin dall’inizio di questa stagione, quando George aveva scoperto che il capo progetto di Lazarus era presente a uno degli ultimi comizi della dottoressa Grey, scomparsa nel 2012 a seguito di un misterioso incendio. In realtà, a dirla tutta, Wes non ci ha mai convinto fin dalla prima stagione, e infatti il suo vero io è emerso proprio nella 2×05 di Progetto Lazarus: la leader indiscussa è infatti il burattinaio per eccellenza che muove i fili collegati alle sorti del mondo, e il suo obiettivo è sempre stato quello di riservare questo potere soltanto per sé. Ora, ci sarebbe da discutere parecchio sulle implicazioni morali che portano Wes ad agire in questo modo, in primis perché lei motiva questa sua opposizione con la paura che la possibilità di viaggiare nel tempo diventi di dominio pubblico, rendendo la sicurezza del mondo e della razza umana nemmeno lontanamente gestibile, cosa già complicata ora, di per sé; ma è anche vero che Wes si è spinta un po’ troppo oltre, tutto sommato: l’operazione Mezzanotte è infatti una missione omicida avvenuta nel 2012 e ordita proprio da Wes con l’obiettivo di sterminare l’intero equipe di ricercatori della dottoressa Grey (compresa) e il laboratorio in cui tutti questi lavoravano alla costruzione di una vera e propria macchina del tempo.
Ma a ogni azione corrisponde una reazione avversa: è qui che entra in scena un losco individuo di nome Robin Lerman, socio in affari di Wes nonché sua ex fiamma. Lerman trama alle spalle di Wes e finanzia segretamente il progetto Time Break, forse per amore della conoscenza o forse per brama di potere, fatto sta che è proprio lui ad aver resto economicamente possibile la creazione della seconda singolarità temporale che ha generato il caos più totale al quartier generale del Progetto Lazarus. Come ogni turning point che si rispetti, gli episodi 2×05 e 2×06 di Progetto Lazarus hanno ribaltato completamente le carte in tavola; la gestione Lerman e Wes, tuttavia, ci lascia con non poche perplessità: innanzitutto, la scelta di buttare nella mischia il primo affidandogli così tante responsabilità poteva essere calibrata un po’ meglio, ma c’è ancora tempo per rimediare, piuttosto ci si aspettava di più da Wes, la cui presenza al comizio della dottoressa Grey sembrava un punto cruciale della stagione, mentre la leader di Lazarus si è limitata a minacciare gratuitamente la scienziata come in un gangster movie fin troppo basico. Il colpo di scena definitivo, però, arriva sul finale del sesto episodio: scopriamo infatti che il misterioso Bryson, scelto da Lerman per accompagnare Janet e Becky nel viaggio nel tempo, non è altri che il figlio segreto di Wes e dello stesso Lerman, ed è un ex bambino prodigio dato letteralmente in pasto alla scienza dai suoi folli genitori.
Se da una parte la gestione degli heel di Progetto Lazarus fatica a ingranare quanto potrebbe, d’altro canto la narrazione si sposta sulla collettività dei buoni, trovando un maggiore legame con il pubblico.
La prima stagione di Progetto Lazarus ruotava fin troppo attorno a George e Sarah, che in fin dei conti sono gli ultimi arrivati a bordo, oltre che due ex civili; ma dalla seconda stagione in poi l’obiettivo degli autori è stato chiaro fin dall’inizio: portare la narrazione a un livello successivo servendosi delle altre personalità coinvolte. L’episodio 2×05 di Progetto Lazarus, come vi anticipavamo, è infatti interamente dedicato al racconto del dramma di Janet, la vera vittima della serie, che si ritrova costretta ad affrontare un viaggio a ritroso per salvare sua figlia e accelerare le ricerche della dottoressa Grey. Il cortocircuito dell’operazione Mezzanotte è un po’ l’equivalente di quello tra George e Sarah della prima stagione, ma è decisamente più ricco di pathos, oltre al fatto che è riuscito a coinvolgere l’intero cast: nell’ultimo checkpoint, grazie alle intuizioni di Shiv (e anche a un po’ di fortuna, c’è da dire) tutti i componenti della squadra Lazarus sono ora al corrente del fatto che ci sia un aereo proveniente dal futuro con a bordo i propri corrispettivi e, dopo uno degli scontri armati più confusionari della storia recente delle serie tv, siamo arrivati al punto in cui, con ogni probabilità, il team Lazarus unirà le forze per contrastare il nemico comune. C’è soltanto un ultimo dilemma da risolvere: chi sarà, alla fine, il nemico comune dei protagonisti? Da una parte Wes ha tentato in tutti i modi di nascondere la verità alla propria squadra, senza tuttavia mettere in pericolo nessuno di loro, o almeno, senza farlo a posta, dato che a mandare indietro nel tempo Janet è stato proprio Lerman, utilizzando sua figlia Becky come minaccia. Da una parte il bene dell’umanità, dall’altro quello del progresso scientifico: è davvero difficile stabilire dove stia la ragione, e non ci resta altro che attendere il finale di stagione di Progetto Lazarus per scoprire quali saranno le sorti del genere umano.