SPOLER ALERT: Quest’articolo contiene spoiler sull’episodio 2×01 di The Mandalorian
Venerdì su Disney Plus è sbarcato il primo episodio della seconda stagione di The Mandalorian, la serie tv dell’universo di Star Wars che si colloca tra l’Episodio VI e l’Episodio VII. Il mandaloriano Mando, il cui vero nome abbiamo scoperto essere Din Djarin, e il Bambino, ribattezzato dai fan Baby Yoda (anche se il regista Taika Waititi ci ha rivelato che ha un nome), sono tornati sui nostri schermi, pronti a vivere nuove avventure tra una galassia e l’altra.
La scorsa stagione si era conclusa con uno scontro tra Mando e Moff Gideon (Giancarlo Esposito), deciso a impossessarsi del Bambino per conto dell’Impero – o meglio, di ciò che ne rimane dopo la vittoria dei ribelli – anche se le ragioni delle mire degli imperiali sul piccolo alieno sono ancora ignote. La lotta tra Mando e i suoi compagni e i soldati guidati da Gideon si risolve grazie all’intervento del Bambino che, con l’uso della Forza, respinge l’attacco nemico.
L’episodio finale della prima stagione ci ha anche dato alcune informazioni in più sul passato di Mando: abbiamo scoperto, infatti, che il suo cammino e quello di Moff Gideon si erano già incrociati quando l’Impero aveva attaccato il pianeta di Mandalore. E se nello scontro tra il mandaloriano e l’ufficiale dell’Impero quest’ultimo sembrava aver avuto la peggio, alla fine della puntata esce dalla sua navicella distrutta, sfoderando la Darksaber, un’antica spada mandaloriana.
Ecco dove ci eravamo lasciati con la prima stagione di The Mandalorian: adesso possiamo addentrarci nel prologo della seconda.
Nel primo episodio della seconda stagione non c’è traccia di Moff Gideon, che sicuramente ci piomberà tra capo e collo più avanti nella narrazione, e Mando e il Bambino volano su Tatooine, dove si vocifera che ci sia un mandaloriano. Dopo aver saputo dall’Armaiola di Navarro che il Bambino ha gli stessi poteri dei Jedi e aver ricevuto il compito di potarlo da loro, Mando è alla ricerca di altri mandaloriani a cui chiedere aiuto.
Quello che tutti credevano un mandaloriano, però, è Cobb Vanth (Timothy Olyphant), un nome che non suonerà nuovo ai lettori di “Star Wars: Aftermath“, che indossa l’armatura di Boba Fett, ricevuta dai Jawa dopo la distruzione della seconda Morte Nera. Scoperto che Vanth non è un mandaloriano, Din Djarin esige che gli restituisca l’armatura come vuole il codice di Mandalore, e quando i due stanno per arrivare allo scontro, ecco che l’episodio assume le tinte di Dune, con l’arrivo di un Drago Krayt.
Mando e lo sceriffo di Mos Pelgo, allora, fanno un patto: se il mandaloriano aiuterà Cobb Vanth a uccidere il Drago Krayt, che da tempo attacca la cittadina di Mos Pelgo, in cambio gli darà la sua armatura. Così i due vanno in missione per il deserto e, alla fine, con l’aiuto degli abitanti della città e dei Tusken, anch’essi interessati a uccidere il serpente per mangiarne la carne, il Drago viene distrutto a suon di esplosioni, mentre Mando che sferra il colpo finale si salva in extremis.
E l’episodio si conclude con la comparsa del vero Boba Fett che osserva il mandaloriano in lontananza.
Una partenza bomba anche se lascia in sospeso i dubbi più ardenti della stagione precedente.
Effettivamente, non potevamo aspettarci che il primo episodio della seconda stagione di The Mandalorian ci chiarisse tutti i quesiti che aveva lasciato la prima. Tantissime questioni sono rimaste in sospeso, come l’ubicazione di Moff Gideon e i moltissimi interrogativi che circondano la figura del Bambino, ma non per questo il lancio ci è piaciuto di meno.
Inutile negare che, in questo grigio 2020, anche solo rivedere il Bambino ci ha riempiti di gioia. Ovviamente non vediamo l’ora di saperne di più su di lui e di vederlo nuovamente in azione con la Forza, ma c’è tempo. Intanto The Marshal (questo il titolo della prima puntata) ci ha regalato bellissimi momenti amarcord, riproponendo quelle atmosfere che già ci avevano fatto appassionare alla prima trilogia di Star Wars e che l’ultima non ha saputo riprodurre, scontentando gran parte degli appassionati.
Anche la comparsa di Boba Fett non ha fatto altro che incuriosirci ancor di più: sicuramente la sua strada e quella di Mando s’incroceranno, dato che il mandaloriano adesso ha la sua armatura. Per quanto riguarda gli effetti speciali, invece, nulla da dire: hanno poco o niente da invidiare a quelli utilizzati nelle pellicole cinematografiche.
Già in un altro articolo vi abbiamo parlato di cosa non aveva funzionato nella prima stagione della serie targata Disney Plus e il salto di originalità non è ancora stato fatto, ma non ce la prendiamo, perché è solo la prima puntata. Certo, ci aspettiamo qualcosa di più da quelle successive, ma questo primo episodio, con il ritorno del piccoletto verde e del suo amico in armatura, i rimandi a Dune e la comparsa di Boba Fett (compresa la scena di lotta tra Mando e il Drago Krayt che secondo molti potrebbe spiegare come il clone sia sopravvissuto al sarlacc), ci hanno regalato cinquanta piacevolissimi minuti di svago.
Così come il primo episodio della prima stagione si era chiuso con la rivelazione del Bambino, questo, specularmente, si chiude con la rivelazione di Boba Fett, lasciandoci col fiato sospeso. Non vediamo l’ora che arrivi il prossimo venerdì per scoprire dove andranno Mando e Baby Yoda e chi incontreranno sul loro cammino. Ma soprattutto, diciamocelo, il Bambino ci era mancato e adesso non possiamo più farne a meno.