ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su The Mandalorian 3×03 e sui precedenti episodi della serie di Disney Plus
Dopo le tinte dark della scorsa settimana, in questa nuova puntata di The Mandalorian veniamo proiettati in una sorta di intricata spy story, seguendo le vicende del dottor Pershing, uno scienziato imperiale incluso nel programma amnistia della Nuova Repubblica. The Mandalorian 3×03 si sofferma principalmente su questa vicenda, facendo intravedere nuove trame all’orizzonte e non perdendo occasione di ragionare su tematiche delicate, legate in qualche modo alla Nuova Repubblica e al suo rapporto con l’Impero.
Marginali, ma comunque significative, le vicende che riguardano Din Djarin, che dopo aver trovato la redenzione immergendosi nelle acque viventi si allontana da Mandalore con Bo-Katan, ma solo per incappare in nuovi guai. Le avventure del personaggio interpretato da Pedro Pascal aprono e chiudono la puntata, mentre il cuore della puntata è dominato da questo clima da spy story che parzialmente ci ricorda Andor, anche per alcune sottigliezze riflessive, e che riporta questa terza stagione della serie di Disney Plus, che finora si era distaccata dai suoi due precedenti capitoli, a guardarsi parzialmente indietro. Ma procediamo con ordine nell’analisi di The Mandalorian 3×03.
The Mandalorian 3×03 – Redenzione
Partiamo proprio dall’elemento marginale di questa puntata, ovvero la linea narrativa di Din Djarin. Dopo aver lasciato le miniere di Mandalore, i protagonisti vengono attaccati e la puntata si apre con un inseguimento adrenalinico, che inizialmente sembra volgere a favore dei mandaloriani, ma poi si consuma con il bombardamento, decisamente tragico, della casa di Bo-Katan.
Din Djarin e la sua alleata sono così costretti a battere in ritirata e si recano nel rifugio dei mandaloriani, dove viene certificata la redenzione di Mando, ma anche quella di Bo-Katan, visto che pure lei si è immersa nelle acque viventi e non si è levata il casco. Così, entrambi possono rimanere lì. Da questi due passaggi, che aprono e chiudono la puntata, si levano diverse questioni, perché innanzitutto c’è l’attacco subito da Din Djarin e Bo-Katan, che sicuramente vorrà vendetta per la distruzione della sua dimora. Poi, i due mandaloriani hanno portato la notizia che Mandalore è tutt’altro che un pianeta avvelenato e inospitale e ci sarà da capire come questa rivelazione verrà processata da tutti gli altri presenti al rifugio. Infine, su Mandalore abbiamo intravisto, e lo ha fatto anche Bo-Katan, il mitosauro e la creatura deve per forza di cose entrare in scena.
Tutto, quindi, converte verso Mandalore, che sembra sempre di più destinato a essere il cuore di questa terza stagione, con parecchi spunti disseminati in queste prime tre puntate. Din Djarin ha portato la buona nuova e ora bisognerà capire se i mandaloriani esprimeranno la volontà di tornare sul loro paese o se comunque vi si recheranno in esplorazione. Davanti al personaggio interpretato da Pedro Pascal nella serie di Disney Plus ci sono diverse strade, nelle prossime settimane sicuramente si evolveranno, ma attenzione anche alle minacce che vengono dal passato, che finora sembravano sopite, e che invece sono pronte a ridestarsi.
The Mandalorian 3×03 – Il dottore e la spia
Come detto, il cuore di The Mandalorian 3×03 è costituito dalle vicende del dottor Pershing, che abbiamo conosciuto nelle scorse stagioni come il medico che, lavorando sulla clonazione, intendeva operare col sangue di Grogu. Dopo la sconfitta di Moff Gideon, lo scienziato è stato catturato e riformato, prima di essere inserito nel programma amnistia, che offre il reinserimento agli ex ufficiali imperiali nei ranghi della Nuova Repubblica. Qui vediamo come il dottore, pur grato per la nuova opportunità, non riesce a staccarsi dalla sua ricerca e, convincendosi che possa servire alla Nuova Repubblica, fugge di notte per recuperare l’attrezzatura e tornare a lavoro.
Nella sua missione, Pershing viene accompagnato da Elia Kane, un membro dell’equipaggio di Moff Gideon, che invece si rivela una spia della Nuova Repubblica. O forse no. La donna, infatti, consegna il dottore alle autorità, ma poi alla fine lascia intuire di avere dei piani a sostegno dell’Impero, visto che nel finale mangia quelle gallette imperiali di cui si è parlato in puntata e alza, misteriosamente, il voltaggio del trattamento, decisamente crudele, che sta ricevendo il dottore.
Qui, chiaramente, sorgono parecchie questioni. Innanzitutto c’è da capire quali sono i piani di Elia, perché è palese che nasconda fini più grandi, ma dire quali è impossibile. Non avendo una sua storyline precisa, è possibile che al centro di questa vicenda ci sia ancora Grogu, la chiave per il progetto di Pershing, ma siamo chiaramente nel campo delle supposizioni. Resta in piedi anche l’ipotesi di un ritorno di Moff Gideon, visto che in punta viene fatto capire che non si sa bene che fine abbia fatto. Ciò che è certo è che The Mandalorian 3×03 ha complicato tremendamente il quadro della situazione, facendo riemergere minacce dal passato, senza però delinearle troppo. La ciliegina sulla torta di questa puntata della serie di Disney Plus è questo clima da spy story che, lo abbiamo visto anche in Andor, è tremendamente efficace e non fa che aumentare la tensione del racconto.
Confini sfumati e futuro incerto
The Mandalorian 3×03 apre una vera e propria vertigine sul futuro della stagione. Nelle prime due puntate abbiamo visto iniziare a dipanarsi diverse trame, con la chiusura di quella finora dominante, ovvero la redenzione di Din Djarin. Questo nuovo episodio della serie con Pedro Pascal aumenta ancora di più la posta in gioco, rigettando nel calderone la minaccia imperiale e facendo rispuntare fantasmi del passato. Sarà una settimana lunga nell’attesa di conoscere meglio le intenzioni di Elia Kane, ma è evidente che sia lei che il dottor Pershing sono destinati ad avere un ruolo importante, tutto da delineare. L’ipotesi di un possibile ritorno di Moff Gideon è avvalorata anche dall’assenza di un cattivo di riferimento, ma questa evenienza è tutta da scoprire.
Non c’è, però, solo trama in The Mandalorian 3×03, anzi. Abbiamo parlato del clima da spy story che accomuna questa puntata della serie di Disney Plus ad Andor, ma c’è anche un altro elemento che fa da ponte tra le due serie dell’universo di Star Wars: la riflessione ideologica. Qui è chiaramente molto più sfumata, ma comunque presente e ragiona sostanzialmente su temi simili a quelli dell’altra produzione. Se in Andor abbiamo assistito a riflessioni sui limiti della Ribellione, qui nel mirino finisce la Nuova Repubblica.
The Mandalorian 3×03 mette in scena un bel po’ di sana nostalgia imperiale e riflette anche sul giustificazionismo esasperato che sviluppa il medico, che si convince di agire nel giusto per continuare la sua ricerca. Sul banco degli imputati, però, c’è anche la Nuova Repubblica e i suoi forti retaggi imperiali. Il nuovo sistema si sforza di reinserire i vecchi nemici tra i propri ranghi, ma non gli dà voce, li rende dei marchingegni di un sistema, in una condizione simile a quella che caratterizzava l’Impero. Pershing non riesce mai a far sentire le proprie ragioni e per questo perde fiducia nella Nuova Repubblica, che si rivela tremendamente miope. Inoltre, il trattamento cui il dottore viene sottoposto per perdere l’indottrinamento non sembra meno spietato di determinate pratiche imperiali, anzi, e anche qui c’è una bella dose di giustificazionismo nel credere di agire per il meglio usando mezzi discutibili.
The Mandalorian 3×03, quindi, mette parzialmente in stand-by la storia di Din Djarin, anche se non smette di disseminare spunti, e si prende del tempo per guardarsi indietro e riportare in auge vecchie minacce, non rinunciando a quell’apparato riflessivo che negli ultimi tempi sta rappresentando un grande valore aggiunto nelle serie di Star Wars. La produzione Disney Plus procede per il meglio e compie un’ulteriore salto in avanti con questo episodio, in attesa di riattirare a sé tutte le trame nella seconda parte di stagione.