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The Marvelous Mrs. Maisel: coraggiosa per scelta, indomita per nascita

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Il catalogo di originali Amazon ci ha ormai abituati a prodotti di altissima qualità, e tra questi The Marvelous Mrs Maisel ha brillato in modo particolare, tanto da essere definita una delle migliori serie degli ultimi anni.

Scritta dalla geniale Amy Sherman-Palladino, già autrice di Una mamma per amica, la serie ha visto il suo debutto statunitense su Prime Video nel marzo 2017, e in Italia a gennaio dell’anno successivo. Dopo l’uscita delle prime tre stagioni, Amazon ha confermato la produzione di una quarta, le cui riprese sono state tuttavia rallentate dall’emergenza sanitaria.

Fin dal suo debutto The Marvelous Mrs Maisel ha iniziato a collezionare una serie impressionante di riconoscimenti: tre Golden Globe, cinque Critics’ Choice, cinque Emmy e tre Screen Actors Guild.

In questa corposa lista di premi spiccano senza dubbio quelli alla miglior attrice protagonista in una commedia, e il merito è tutto della straordinaria Rachel Brosnahan, che ha saputo dare della sua Mrs. Maisel un’interpretazione incredibilmente vitale e carismatica. Del resto, stiamo parlando di un personaggio sfaccettato, complesso, arguto e soprattutto divertente, una vera protagonista che è destinata a rimanere nella storia delle serie tv e che, per questo, merita un approfondimento più dettagliato.

La vicenda di The Marvelous Mrs Maisel ha inizio a New York, nel 1958, e precisamente nell’Upper West Side di Manhattan, uno dei quartieri più chic della città. Miriam “Midge” Maisel è una giovane casalinga dell’alta borghesia ebraica newyorkese, madre di due figli piccoli e felicemente sposata. Intelligente, bellissima e incredibilmente carismatica, il suo orizzonte d’interessi appare comunque confinato alla cura amorevole della casa, dei figli e del marito Joel, che dietro alla facciata da manager d’azienda sembrerebbe nutrire velleità da cabarettista.

the marvelous mrs maisel

Ma la vera vena comica, in famiglia, la possiede Midge, e questo ci viene svelato fin dalla prima puntata, in un flashback dedicato al brindisi del matrimonio con Joel, durante il quale la novella sposa si lascia andare a un monologo spiritoso e talmente salace da scandalizzare il rabbino e gli invitati. Evidentemente sotto la superficie e dietro gli occhi vivaci e svegli di Midge qualcosa ribolle, qualcosa che è destinato a segnare il suo futuro e a cambiare la sua vita per sempre.

Sì, perché a causa di un bisticcio in apparenza privo di peso, improvvisamente Joel decide di lasciare la moglie, non prima di averle confessato di stare intrattenendo già da tempo una relazione con la sua segretaria. Midge è chiaramente sconvolta e, dopo che il marito ha fatto armi e bagagli e ha lasciato il loro lussuoso appartamento, complice una bottiglia di vino si ritrova in un locale notturno, il Gaslight, dove fino a poco prima aveva accompagnato Joel per le sue serate di mediocri esibizioni.

Ed è qui che esce fuori per la prima volta la vera Miriam Maisel: con il cuore spezzato, ubriaca e in camicia da notte ha la capacità di strappare al di fuori di sé il proprio dolore per farne cosa viva, pulsante, che si trasforma in un monologo divertentissimo e amaro allo stesso tempo sul suo matrimonio.

A questo punto sorge spontanea la domanda: sono le circostanze a fare l’artista, o è un dono innato? The Marvelous Mrs Maisel è nata stand-up comedian o è stata la vita a forzare le sue scelte?

Probabilmente la risposta risiede in quella scena inziale al suo matrimonio con Joel. Una situazione apparentemente perfetta, un matrimonio da manuale, una famiglia armoniosa. Unica nota dissonante: la comicità prorompente di Miriam, giovane sposa degli anni ’50 che si lascia andare a battute piccanti nel giorno più importante della sua vita, e davanti ai parenti e all’intera comunità.

In quel momento lo humor di Midge sembrerebbe ancora essere solo una parentesi, il divertente e un po’ imbarazzante “vezzo” caratteriale di una ragazza dell’alta società che, per quanto sveglia, non può comunque ambire ad altro ruolo rispetto a quello di donna di casa, per il quale è stata cresciuta ed educata.

In realtà Miriam Maisel aspettava solo di uscire fuori dal suo guscio. Il segreto della comicità risiede nell’osservazione, e lei ha sempre dimostrato di essere maestra di quest’arte: dai senzatetto newyorkesi alle amiche di una vita, dai passanti che intravede a Manhattan ai suoi stessi genitori, ogni soggetto è fonte di potenziale ispirazione, perché nella vita si può ridere di tutto, anche del dolore e della disperazione di un matrimonio finito.

In questo senso la sera dell’esibizione al Gaslight rappresenta il punto di rottura e, allo stesso tempo, l’inizio di qualcosa. Il talento straordinario e le potenzialità di Miriam sono notati dalla burbera Susie Mayerson, che le propone di seguirla come manager in una carriera da comica. Da questo momento in poi si aprirà davanti a lei la strada per il successo, in salita e costellata di ostacoli, non ultimi l’iniziale opposizione dei genitori e il rapporto turbolento ma mai sopito con Joel, con il quale continua a condividere un forte sentimento.

L’evoluzione del personaggio nel corso delle tre stagioni di The Marvelous Mrs Maisel non può dunque che confermare il sospetto suscitato dalla scena del matrimonio: Midge è una comica nata, e non sono state le circostanze a renderla tale, semmai l’hanno allontanata dal suo vero destino. Sono pur sempre gli anni ’50, e per quanto i protagonisti possano tutti appartenere a una classe agiata e di alta cultura, il ruolo della donna continua a tradursi unicamente in quello di moglie, madre e casalinga. Tutto il resto è considerato fuori dalla norma.

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Midge vede frantumarsi quel ruolo in mille pezzi e all’improvviso, ma nonostante il trauma dimostra la capacità di reinventarsi e il coraggio di non lasciarsi schiacciare dagli eventi per seguire la propria vocazione.

Dopo la rottura con Joel, seppur ospitata nella casa dei suoi genitori, comprende subito di doversi in qualche modo emancipare, e allo scopo di ottenere una relativa indipendenza economica trova lavoro come commessa in un grande magazzino. Nel frattempo inizia a porre le basi di quella che si trasformerà in una vera e propria carriera da comica, supportata in questo dalla volitiva Susie e, ben presto, anche da Joel, che finirà col diventare il suo primo sostenitore.

È chiaro quindi che la scintilla che ha dato avvio alla parabola ascendente di Miriam, in un certo senso, sia da ricercare nel trauma della fine del suo matrimonio. In questo la protagonista di The Marvelous Mrs Maisel è come la farfalla che si libera della sua crisalide, e facendolo suscita nel pubblico una domanda semplice e fondamentale insieme.

Siamo ciò che siamo perché nati per esserlo, o è la società che ci ha imposto questo ruolo?

Le grandi storie hanno la capacità di far riflettere e di scuotere nel profondo chiunque le ascolti, e The Marvelous Mrs Maisel è senza dubbio una grande storia. E questo, soprattutto, per merito di una protagonista che non dimenticheremo facilmente.

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