Credo che gli articoli non siano tanto di chi li scrive, quanto di chi li legge. Certo, io che in questo momento mi trovo dall’altra parte della barricata costituita dal mio stesso pc, sento ciò che sto scrivendo e che sto per scrivere molto mio. Lo penso e intanto lo vedo costruirsi, di chi altro può essere? Eppure, al di là della scrittura, gli articoli sono di chi ne fruisce, di tutte le persone che leggendoli li fanno un po’ propri. E io lo so che questo pezzo è destinato alla vasta platea di Hall of Series, ma voglio anche cominciarlo con una dedica speciale ad alcuni lettori e lettrici. Questo articolo è per voi, miei cari millennial, cresciuti nei primi anni Duemila a pane e serie tv adolescenziali. È per voi che almeno una volta nella vita vi siete sentiti chiedere: “Ma in The O.C. preferisci Seth o Ryan?”.
La mia risposta è cambiata negli anni: sono stata convintamente team Ryan fino alla maggiore età, poi sono cresciuta e ho cominciato a capire che non era l’aria da bad boy quella a cui puntavo. E allora eccomi, ventinovenne, team Seth per tutta la vita. Ma che voi preferiate uno o l’altro tra i due protagonisti maschili della serie, c’è un’opinione con la quale non potete non essere d’accordo. Un’opinione che è diventata un assioma: Seth e Summer sono la coppia più bella della serie. Anzi, una delle coppie adolescenziali più belle di tutta la serialità, mi viene da dire. E solo partendo da questo presupposto posso sentirmi a mio agio nell’affermare che se Seth e Summer sono così perfetti insieme, è anche grazie alle storie che gli sono andate male. Una tra tutte? Quella tra Seth e Anna.
Se qualcuno vi dicesse “Ma te la ricordi Anna di The O.C.?”, voi cosa rispondereste?
Per coloro che la ricordano come se fosse ieri: bravi, siete dei veri fan. Per coloro che non ne hanno un’idea, ecco una rinfrescata alla memoria. Anna Stern arriva a Orange County nell’episodio 1×04, e dopo una piccola pausa corrispondente all’estate, resta un personaggio ricorrente per buona parte della prima stagione. Tornerà poi a fare capolino anche nella terza, ma ormai il grosso della trama è già scritto. Fresca di trasferimento da Pittsburgh, Anna entra nella vita di Seth tramite Ryan e basta poco – un ballo scolastico al quale all’ultimo momento partecipano insieme – per capire che sono sulla stessa lunghezza d’onda. All’epoca Seth è ovviamente preso da Summer (quando mai non lo è?!), ma il rapporto tra i due è ancora in una fase molto embrionale, con lui già palesemente perso e lei che invece ancora non realizza di poter provare qualcosa per un ragazzo così diverso dai suoi standard.
È in questo contesto che arriva Anna (anche lei tra l’altro mente di una delle citazioni più iconiche di The O.C.), pronta a scombinare le carte in tavola posizionate da Seth e Summer. Anna è irriverente e sicura di sé, brilla nelle cose che fa e soprattutto non si pone alcun problema nell’essere diretta con le persone alle quali si rivolge, anche a rischio di non sembrare sempre la più gentile tra i presenti. La descrizione vi ricorda qualcuno? Eh già, sono caratteristiche che a quanto pare Seth non disdegna affatto. Per quanto molto diverse tra loro caratterialmente e fisicamente, Anna e Summer hanno in comune più di un tratto della personalità. Insomma, che non si dica che Seth Coen non abbia un tipo.
Dovranno però passare un po’ di puntate dopo il ballo per cominciare a esplorare il rapporto tra Seth e Anna
Dopo un’estate di alti e bassi – forse più bassi che alti, considerando il fatto che include anche il famoso episodio di Tijuana – nell’episodio 9 della prima stagione i protagonisti tornano a scuola. Ma pur avendo avuto modo di legare parecchio nei mesi precedenti, Seth e Summer praticamente si ignorano tra i corridoi. Anzi, per meglio dire, è Summer a ignorare Seth, sempre più consapevole di poter essere interessata a lui ma anche sempre più spaventata da questi sentimenti. Ed è proprio in questo limbo relazionale tra i due che si inserisce nuovamente Anna, appena tornata da Pittsburgh con i suoi bagagli e anche con i suoi sentimenti per Seth. Sentimenti che però, almeno in un primissimo momento, non solo evita di palesare, ma nasconde dietro una facciata di pura amicizia.
Ve lo dico, io Anna la capisco, vive un periodo alquanto strano. Arrivata in una città nella quale non ha molti affetti, si aggrappa a quelli che ha trovato nel tentativo di costruirsi una quotidianità nuova, nella quale sentirsi parte integrante di qualcosa. Per dir più, la persona che l’ha colpita a livello sentimentale non smette di andare dietro a una ragazza così distante da ciò che lei – ma anche lui – è. Il momento è complesso, è un’adolescente, e allora Anna decide che, come si suol dire, piuttosto che niente è meglio piuttosto. Non soltanto si avvicina a Seth come una semplice amica, ma si propone come spalla per aiutarlo a conquistare Summer. Gli dà consigli, lo ascolta mentre lui straparla solo e unicamente di lei. E lo bacia, secondo Seth come parte dell’opera per far ingelosire Summer, ma in realtà perché è l’unica cosa che lei davvero vuole fare.
E intanto per un po’ di tempo Seth la vede, ma non la guarda davvero.
Anche in questo caso, io Seth lo capisco. Per quanto maturo per la sua età, è un adolescente con una cotta eterna per una ragazza prima considerata inarrivabile, poi sempre più vicina. Riuscire a riconoscere il potenziale di relazioni che non siano quella è quanto di più difficile gli si possa chiedere. E infatti per buona parte di The O.C. non riesce a vedere oltre Summer. Arriva però il momento in cui anche lui si guarda attorno, e quando alza gli occhi lì c’è proprio Anna: così presente, così presa, così simile a lui. Finalmente la guarda, eppure non riesce a percepirla come l’unica. In un primo momento lui, considerato dagli altri e da se stesso un eterno sfigato, si ritrova addirittura con i piedi in due scarpe. Summer o Anna? Anna o Summer? E poi, finalmente, sceglie inaspettatamente Anna.
A stare bene, stanno bene. Seth e Anna si somigliano, hanno le stesse passioni, un modo di pensare e di vedere il mondo molto simile. Si potrebbe dire che sono fatti per stare insieme. Sono la prima relazione adolescenziale di cui forse tutti avremmo avuto bisogno: una relazione fatta di similitudini, di punti in comune e non semplicemente di “Oddio che carino quello, forse mi piace”. Il loro è un piacersi basato sullo stare bene insieme in modo semplice, e questo piacersi forse non si trasforma nella relazione della vita, ma di sicuro in una base positiva sulla quale poggiare le proprie relazioni future. Perché Summer nel provocarli ha ragione: Seth e Anna sembrano più fratelli che fidanzati. Ma due adolescenti che hanno provato questo, sono più pronti a provare quello che li aspetta nel futuro.
Col senno di poi non si può dire che The O.C. abbia fornito a noi adolescenti di una volta un modello relazionale realistico e positivo.
Tra tradimenti, gravidanze indesiderate e tossicità varie ed eventuali, nelle quattro stagioni della serie ne abbiamo davvero viste di tutti i colori. Eppure se dovessimo fare un elenco di relazioni positive, quella tra Seth e Anna avrebbe sicuramente un posto sul podio. Lo guadagnerebbe perché è realistica e perché, molto più di altre, aveva davvero senso di esistere, anche se i protagonisti che l’hanno vissuta non erano forse in grado di farne esperienza nel migliore dei modi. Ma soprattutto, e qui torniamo al punto di partenza, perché ha permesso a Seth e Summer di vivere davvero pienamente la loro, di relazione. La gelosia provata nei confronti di Anna ha aiutato Summer a capire di essere davvero innamorata di Seth. E quanto a lui, quello con Anna è stato il rapporto in qualche modo tutelato che gli ha permesso di arrivare a Summer più pronto e più consapevole.
Allora che dire, grazie Anna per averci permesso di vivere uno degli amori delle serie tv per eccellenza. E grazie The O.C. perché a noi che nella tua trama ci siamo sempre immaginati, hai dato anche la possibilità di vedere una relazione incompleta, imperfetta, ma anche semplice e positiva come quella tra Seth e Anna. Perché tutti dobbiamo passare per un bel rapporto nato nel momento sbagliato prima di poter vivere davvero quello tra persone giuste al momento giusto.