Chi è cresciuto negli anni Duemila non può non aver visto almeno un episodio di The O.C.. Anzi, per quanto mi riguarda chi è cresciuto negli anni Duemila non può non aver visto ogni singolo episodio di uno dei teen drama per eccellenza, ma mi rendo anche conto di chiedere troppo in questo modo. Fatto sta che tutti, ma proprio tutti, coloro che sono cresciuti negli anni Duemila devono necessariamente conoscere Ryan, Seth, Summer e Marissa, tra i personaggi più ammirati e invidiati dell’epoca soprattutto da chi, come la sottoscritta, era poco più che una bambina e vedeva nei licei americani il Nirvana. È opinione comune che le prime tre stagioni di The O.C. – per intenderci, quelle in cui Marissa è ancora viva – siano nettamente superiori all’ultima, ma credo sia altrettanto vero che ogni stagione abbia le sue chicche che assolutamente non vanno dimenticate. E allora perché non ricordarle insieme?
Ecco i migliori episodi (a mio modesto parere) di ogni singola stagione di The O.C., quelle puntate che anche dopo anni è difficile se non impossibile dimenticare. E che, a distanza di tempo, continuano a emozionarci come la prima volta che le abbiamo viste.
1×01 – Orange County
Chiamatemi pure banale o sentimentale, ma io non posso scrivere questo pezzo senza parlare della 1×01, il pilot nel quale tutto ha inizio. Orange County è il principio di un viaggio meraviglioso e inaspettato: è la puntata dell’arrivo di Ryan Atwood nella sua nuova famiglia, del “E tu chi sei? Chiunque tu vuoi che io sia”, la puntata nella quale Summer ci prova con Ryan (a pensarci ora, mi vengono i brividi) e quella in cui Seth e Ryan le prendono da Luke e dai suoi amici. Il pilot di The O.C. non è solo la presentazione di personaggi dei quali da quel momento in poi non avremmo più potuto fare a meno, ma un concentrato di ricordi e di scene che tuttora non accennano ad andare via dalla nostra mente. Sandy Cohen porta a casa un ragazzo problematico senza sapere che quel gesto avrebbe rivoluzionato le vite di tutti, dando a Seth il fratello che non aveva mai avuto e a tutta la sua famiglia la possibilità di essere tale in un modo nuovo. E dando a noi spettatori l’occasione di cominciare un’avventura che vent’anni dopo riguardiamo ancora con gioia e nostalgia.
2×24 – Il caro estinto
Se tra i migliori episodi di uno dei teen drama per eccellenza c’è il pilot, non può mancare per contropartita anche (almeno) un finale di stagione. Dopo un’indecisione molto forte – la scena del bacio stile Spiderman tra Seth e Summer nella 2×14 si è fatta valere -, per la seconda stagione la spunta Il caro estinto, la puntata 2×24 che contiene quella che a mio avviso è una delle scene più belle e ansiogene dell’intera serie, ma non solo. Si tratta infatti di un episodio che porta a compimento l’evoluzione di diverse storyline. Kirsten, dopo essersi ubriacata e aver dato spettacolo dopo il funerale di Caleb, accetta non senza problemi di intraprendere un percorso di disintossicazione, e contemporaneamente Sandy e Seth devono fare i conti con l’idea di non aver fatto abbastanza per aiutare quella che è la moglie del primo e la madre del secondo. Ma le difficoltà nei rapporti familiari non finiscono qui, con l’ennesima delusione subita da Ryan da parte di suo fratello Trey. Come se non bastasse, Ryan viene a sapere da Seth dell’aggressione di Trey ai danni di Marissa, cosa che lo fa andare su tutte le furie dando il via alla già citata scena sul finale: Ryan va da suo fratello, lui gli punta una pistola e parte una rissa che potrebbe finire con il giovane Atwood colpito da un telefono se non fosse per Marissa, che spara un colpo a Trey con la sua stessa arma. Parte Hide and seek di Imogen Heap – canzone che a distanza di oltre un decennio ancora mi riporta dritta in quella stanza -, arrivano anche Seth e Summer, tutti sono sconvolti e spaventati. Titoli di coda.
3×25 – I diplomati
Anche per quanto riguarda la terza stagione la scelta del primo tra i migliori episodi non è stata semplice. In uno scontro a due con la 3×01 l’ha scampata – eh sì, anche in questo caso forse banalmente -, ancora una volta il finale di stagione, I diplomati, la puntata che cambia radicalmente il corso di tutto ciò che resta della serie. Dopo il diploma, momento clou di ogni teen drama, Marissa decide di non frequentare l’università, preferendo trasferirsi dal padre per aiutarlo con il suo nuovo lavoro. Ryan, Marissa, Seth e Summer per l’ultima volta passano del tempo insieme prima di quella che dovrebbe essere la partenza della ragazza, rievocando i ricordi condivisi in un momento nostalgia del quale avevamo proprio bisogno. Ma sul più bello, quando pensiamo che l’epilogo sia proprio quello che ci aspettiamo, sulla strada verso l’aeroporto Ryan e Marissa vengono inseguiti da Volchock, che provoca un brutto incidente. Anche stavolta è una colonna sonora di incredibile potenza – Halleluja – a fare da sottofondo a una scena struggente: I used to live alone before I knew you, e noi siamo lì a pensare a quanto bene Ryan e Marissa si siano fatti a vicenda, a quanto l’incontro del pilot abbia cambiato le loro vite e a quanto le abbia soprattutto riempite di amore. Un amore che no, non finisce con la fine della vita di Marissa.
4×07 – Realtà parallela
Vi confesso un mio guilty pleasure per il quale molti appassionati di serie tv probabilmente penseranno io sia un’eretica: adoro gli episodi decontestualizzati, quelli musicali (vogliamo parlare di quello di Buffy l’Ammazzavampiri?!), quelli del tipo “cosa sarebbe successo se…”. E allora, data questa premessa, non posso che concludere questa classifica dei migliori episodi di The O.C. per stagione con la 4×07. Durante Realtà parallela Ryan comincia a sbloccarsi e decide di affrontare per davvero il trauma della perdita di Marissa. Per farlo però deve prima passare per uno stato comatoso nel quale lui e Taylor si ritrovano a causa di una caduta durante il montaggio delle luci di Chrismukkah. I due si trovano – per l’appunto – in una realtà parallela nella quale Ryan non è mai arrivato a Orange County, Taylor è un ragazzo, Seth non ha uno straccio di amico e Summer è la ragazza superficiale che sembrava essere nel primo episodio. Per non parlare poi di Sandy e Kirsten, sposati rispettivamente con Julie e Jimmy. In questo universo parallelo Marissa è morta suicida a Tijuana, quel suicidio dal quale nella prima stagione del teen drama i suoi amici l’avevano salvata per un pelo. È grazie a questo momento catartico anche se paradossale che Ryan si rende conto di dover andare avanti e di aver regalato altri anni a una ragazza che, purtroppo, era destinata a non vivere a lungo. E una volta risvegliatosi, è pronto a leggere la lettera che Marissa gli aveva mandato prima di morire, e ad andare avanti.