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I 5 momenti più commoventi di The Office

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Sitcom longeve e rivoluzionarie come The Office sono dei veri e propri mosaici narrativi ed emotivi capaci di traghettare in un ufficio fuori di testa con cui è facile empatizzate nel giro di un paio di episodi. Nel microcosmo della Dunder Mifflin Paper Company di Michael Scott, seguiti con la tecnica del falso documentario, troviamo una rosa di individui grotteschi e strampalati che però hanno tanto di comune a molti. Con l’umorismo esagerato e ormai identitario per lo show, le vicende dei protagonisti sono ritmate con un linguaggio che tanto ha impattato l’immaginario popolare, soprattutto online, con espressioni e meme di diversa natura. Le dinamiche fuori di testa che in ciascun episodio si sono susseguite hanno dato forma a una serie tv come poche. The Office ci ha fatto ridere fino a stare male. Eppure proprio per la longevità della sua storia, lo show NBC non è solo una commedia: l’ufficio della Dunder Mifflin si frastaglia anche di momenti toccanti in cui i personaggi assumono un’emotività propria, vicina e comunque in linea con lo stile inconfondibile con cui The Office si fa ricordare.

Ebbene, di seguito ecco i cinque momenti più commoventi della serie tv, in cui The Office ci ha parlato in maniera più profonda con la semplicità esplosiva che la distingue. In nove stagioni ne è successa di ogni nella filiale di Scranton: dall’inizio alla fine la sitcom è un roller coaster umoristico ed emotivo che non ci ha lasciato scampo. Dalle prime fasi della relazione tra Pam e Jim, al finale di serie, fino ai più semplici momenti di solidarietà quotidiana e lavorativa tra i personaggi, la sitcom è ricca di momenti di cui far tesoro.

Attenzione: l’articolo contiene spoiler su The Office!

1) Michael si presenta all’esposizione di Pam (03×17)

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La segretaria della Dunder Mifflin coltiva da sempre il sogno e la passione per l’arte e il disegno. Quando finalmente riesce a intraprendere almeno in qualche parte la direzione artistica, Pam partecipa coi suoi lavori a un’esibizione. Purtroppo però, in un clima teso e non particolarmente sereno per la donna, sono in pochi a presentarsi e a manifestare un genuino supporto. Proprio quando una sconsolata Pam è in procinto di rimuovere tutto e andarsene, l’apparentemente sconnesso Michael si presenta e ribalta il carico emotivo della situazione. In una semplice scena, il direttore regionale mostra un sincero apprezzamento per i disegni della segretaria, ed è onestamente impressionato al punto da voler acquistare la raffigurazione dell’esterno della filiale.

Poche semplici parole, ma efficaci. “I’m proud of you” dice Michael a una commossa Pam in uno dei primi momenti toccanti dello show in cui i due iniziano a connettere oltre la superficie scomoda e lavorativa di Michael. La scena della terza stagione è uno dei primi segni di vulnerabilità per l’anomalo manager.

2) L’ufficio canta “9.986.000 Minutes” a Michael (07×21)

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Quello di Michael Scott è senza dubbio il carattere più assurdo e colorato di The Office. In procinto di lasciare la Dunder Mifflin di Scranton, Michael decide organizzare la sua ultima serata dei fantomatici Dundie Awards. Di ritorno in ufficio, i dipendenti sorprendono Scott con la più grande manifestazione di affetto mai rivoltagli. Uno alla volta cantano insieme una versione rivisitata della celebre Seasons Of Love (dal musical Rent) per omaggiare la grottesca figura del manager che tanto hanno amato e sopportato. 9.986.000 Minutes richiama all’infinito tempo trascorso insieme in ufficio, tra alti e bassi, tra giornate infinite e altre passate in inusuale compagnia. La scena è toccante e apre a una serie di addii altrettanto emotivi che coinvolgeranno il personaggio cardine di The Office. In aggiunta, le emozioni provate da Michael nella sequenza sembrano particolarmente vivide proprio perché è nel corso delle riprese che Carell assiste per la prima volta all’esibizione dei colleghi.

I sentimenti sono sinceri, la commozione è alle stelle. 

3) Erin si ricongiunge coi suoi genitori (09×23)

the office finale

Il finale di The Office è ricco di momenti commuoventi, tra i più incisivi rientra senza dubbio quello che coinvolge il personaggio più brioso e positivo della serie tv: la giovane segretaria Erin. Nonostante l’ingenuo ottimismo, la donna è segnata da sempre a livello identitario ed emotivo dall’abbandono dei genitori sin da quando era una neonata. Dall’infanzia tutt’altro che semplice e dalla costante ricerca dei veri genitori (identificando in Phillis una figura materna e in Michael quella paterna in altrettante sequenze toccanti), la vita di Erin subisce una svolta nel finale di serie. Grazie alla risonanza mediatica ottenuta dalla pubblicazione del documentario sulla filiale di Scranton, durante un panel sullo show di successo, Erin riesce finalmente a ricongiungersi coi genitori biologici, presentatisi a sorpresa all’evento. Un finale da favola e meritato per il personaggio più dolce e innocente di tutto lo strampalato ufficio della Paper Company che tanto ha sofferto tale assenza.

4) La proposta di matrimonio di Michael a Holly (07×19)

Michael è sempre stato un sognatore solo e incompreso, soprattuto travagliato dalla pura romanticizzazione di una amore convenzionale alla quale tanto ambisce. È l’incontro con Holly che lo conduce a dei sentimenti e a un’intesa nuovi. Dopo sette stagioni a cardine di The Office, Michael Scott decide di lasciare Scranton per trasferirsi con Holly in Colorado. E lo fa assumendo una responsabilità nuova: si fa finalmente avanti e vuole consolidare il grande sentimento che lo lega istintivamente alla donna. Ha così vita una delle proposte più romantiche e toccanti mai viste in una sitcom per la televisione. Michael accompagna Holly per l’ufficio, il luogo che più ha segnato le loro esistenze insieme fino a quel momento. La coppia, con l’aiuto di tutti i dipendenti, ripercorre le tappe principali del percorso vissuto. Arrivati alla scrivania della donna, Michael in ginocchio chiede a Holly di sposarlo circondati da un mare di candele. Con l’allarme antiincendio e l’acqua riversata dal soffitto a causa del fumo, la proposta culmina in una pioggia artificiale e con l’affetto dei compagni di sempre. Vedere finalmente coronato il sogno dell’eterno sognatore provoca una grande stretta al cuore.

5) La sorpresa di Jim per il matrimonio di Dwight e Angela (09×23)

michael scott

Jim Halpert ha dato parecchio filo da torcere al competitivo collega Dwight Schrute che, di contro, tanto ha sempre preso sul serio l’impiego. Nel corso di nove stagioni si sono susseguite rivalità e scherzi assurdi ed esilaranti. Ma l’ultimo scherzo che Jim escogita per Dwight colpisce in maniera differente. In occasione del matrimonio con Angela, Jim, designato a testimone, decide di fare il regalo migliore che qualcuno con quel ruolo potesse fare. Mentre Dwight è agli ultimi step della preparazione subentra un nuovo testimone d’onore: proprio Michael Scott. L’ex direttore regionale fa un grande ritorno a sorpresa nell’universo di The Office. Dopo ben due stagioni segnate dall’assenza della vera anima figurata dello show, Steve Carell torna in punta di piedi per il finale di serie in una sequenza che riesce a commuoverci nonostante la running gag del “That’s what she said”. Anzi, questa volta la battuta colpisce il doppio, regalandoci quello che è probabilmente il momento più nostalgico, sorprendente e commuovente della serie tv.

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