Quando pensiamo all’ufficio più famoso del mondo, quello di The Office, difficilmente la prima cosa che ci verrà in mente sarà l’efficienza lavorativa dei suoi dipendenti. Se si escludono Dwight e – in un modo tutto suo -Michael Scott, nessuno dei dipendenti della filiale della Dunder Mifflin di Scranton sembra essere particolarmente motivato a impegnarsi sul posto di lavoro, né tantomeno dimostra un qualche interesse per il commercio cartario. Vi è tuttavia un personaggio la cui evidente e persistente pigrizia nel lavoro salta particolarmente all’occhio.
Stiamo parlando di Jim Halpert, forse il meno eccentrico e più razionale fra i protagonisti di The Office.
Jim è brillante, ben educato, sa pensare fuori dagli schemi. E, sebbene nel corso della serie abbiamo avuto diverse testimonianze del suo talento naturale per le vendite, quello che più rimane impresso allo spettatore del personaggio è quanto possa essere capace di perseverare e impegnarsi profondamente qualora voglia ottenere qualcosa.
E non c’è nulla che Jim desideri più di Pam Beesly.
L’amore del giovane Halpert per la dolce receptionist appare cristallino a chiunque fin dal primo episodio di The Office. Infatti il pubblico ci mette ben poco a realizzare che è proprio il sentimento che lo lega a Pam che tiene Jim inchiodato alla Dunder Mifflin, nonostante – almeno all’inizio della serie – Pam sia impegnata in un relazione seria con un altro collega. Jim sembra accontentarsi delle briciole, dei piccoli momenti di amicizia e complicità che condivide con la donna da lui amata, si tiene in disparte sperando un giorno di avere la sua occasione. Certo, per un po’ tenta di convincere se stesso che è tutto inutile, che sta aspettando invano l’avverarsi di un sogno impossibile, ma dentro di sé non rinuncia mai, nemmeno per un istante, all’idea di stabilire una relazione con Pam.
For a really long time that’s all I had. Little moments with a girl who saw me as a friend. And, a lot of people told me I was crazy to wait this long for a date with a girl I work with but I think, even then I knew that… I was waiting for my wife.
Una determinazione folle quella che caratterizza l’amore di Jim per Pam, che non si esaurisce nemmeno quando finalmente la conquista, nemmeno quando la sposa, nemmeno dopo averci costruito insieme una famiglia. Per tutta la durata di The Office, Jim Halpert continua a lottare per realizzare il suo sogno d’amore e rendere felice la sua anima gemella. Non riesce a credere alla sua fortuna e allora lavora giorno dopo giorno perché questa non vada mai via, perché Pam abbia la certezza in ogni istante di quanto lui la ami.
Il desiderio di stare accanto a Pam spinge Jim a continuare a lavorare come venditore alla Dunder Mifflin, anche se appare chiaro che non abbia alcun interesse per la sua professione.
E infatti Jim Halpert, nonostante le ripetute opportunità e le evidenti capacità che lo contraddistinguono, sul posto di lavoro non si impegna se non facendo il minimo necessario, preferendo trascorrere le giornate a organizzare elaborati scherzi a Dwight (con cui instaura un’improbabile ma tenera amicizia) con la complicità dell’amata Pam. La progettazione e la realizzazione degli scherzi lo impegna per pressoché tutta la giornata lavorativa (e non) e si contrappone alla svogliata pigrizia con cui invece si approccia alla dimensione del lavoro.
Non è che l’ennesima prova di quanto poco si impegni nel lavoro, di quanto poco interesse abbia nei confronti degli sbocchi lavorativi che gli vengono continuamente proposti e che lui aggira immancabilmente.
La pigrizia che caratterizza Jim nel suo ruolo venditore di carta non è infatti che una maschera, un tentativo dello stesso di nascondere quanto insoddisfatto sia di quel percorso professionale che, intrapreso quasi per caso, non gli ha mai offerto alcuno stimolo e che non ha abbandonato solo per stare vicino a Pam. Se, certo del suo sentimento per la receptionist, Jim ha saputo mettersi in gioco e rischiare tutto in amore, sul lavoro si è abbandonato all’indolenza, incerto del futuro che questo poteva riservargli.
Non è un caso che le uniche vere tensioni che scuotono il matrimonio di Jim e Pam si palesino nel momento in cui, per la prima volta, lui ammette sia a se stesso che alla moglie di avere delle ambizioni anche in ambito lavorativo. Se infatti fino alla nona stagione di The Office Jim non ha mai messo in dubbio l’assoluta priorità della dimensione affettiva su quella lavorativa, complice il suo fino ad allora totale disinteresse nei confronti di ogni possibile carriera, qualcosa cambia nel momento in cui sente di avere trovato la sua strada e di volerla percorrere. Eppure anche questa volta, nonostante la tentazione, è la folle determinazione di Jim nell’amore a prevalere, la sua scelta non può che essere quella di mettere al primo posto Pam e la loro famiglia.
L’amore però lo ricompensa, perché alla fine sarà proprio Pam a comprendere quanto il marito abbia sofferto nel soffocare le ambizioni professionali pur di starle accanto e quindi a spronarlo a intraprendere una strada che lo porti a sentirsi pienamente realizzato anche sul lavoro. Perché Pam sa, come lo sanno gli spettatori, quanto la determinazione di Jim possa portare a rendere straordinarie anche le cose più ordinarie e non vuole più essere un impedimento nella loro realizzazione.