Vi siete mai interrogati su quali potessero essere i gusti musicali dei personaggi delle vostre serie tv preferite? Noi sì. Per questo motivo abbiamo deciso di immaginare quella che potrebbe essere la playlist tipo su Spotify del pragmatico e suo malgrado spassoso Dwight Schrute, uno dei principali protagonisti di The Office. Dopotutto, l’operazione non è stata così complessa: nel corso degli episodi della comedy, infatti, abbiamo avuto modo di conoscere il personaggio di Dwight come le nostre tasche, apprendendo i suoi gusti e le sue preferenze in maniera molto approfondita. Come scordare i tanti momenti musicali che lo hanno visto al centro della scena e le sue linee di dialogo in cui imponeva le proprie verità ai colleghi?
Alternando canzoni apparse in The Office ad altre che siamo piuttosto sicuri Dwight adorerebbe ascoltare vi lasciamo a quella che per noi potrebbe essere la playlist Spotify di Dwight Schrute! Allerta spoiler on.
Lazy Scranton (Michael Scott e Dwight Schrute in The Office 3×08)
“They call it Scranton. What?
The Electric City
Scranton
What?
The Electric City“
Un po’ di autocelebrazione è sempre ben accetta, soprattutto se parliamo di Dwight: siamo pertanto sicuri che nella sua playlist non potrebbe di certo mancare un pezzo che lo vede cantare in prima persona con il suo stimato capo e grande amico Michael Scott! Già nelle nostre orecchie risuonano le note dell’iconica Lazy Scranton, nota anche con il titolo di Straight Outta Scranton, canzone creata dai due come strumento informativo e d’orientamento per i nuovi dipendenti della Dunder Mifflin appena arrivati in città e basata sul popolare brano del Saturday Night Live Lazy Sunday . Con un flow e un ritmo che farebbero invidia anche a Eminem, Lazy Scranton è una canzone orecchiabile che non smetteremmo davvero mai di ascoltare. Il video in questione, poi, meriterebbe un premio a sé stante!
Everybody Hurts (R.E.M.)
All’apparenza potrebbe sembrare duro e dal temperamento inflessibile, ma anche i più tosti soffrono terribilmente e, quando lo fanno, hanno bisogno della giusta colonna sonora. Potrà essere fan del metal e del prog rock, ma quando sta male e vuole crogiolarsi nel proprio dolore Dwight ricade come in tanti su pezzi più struggenti come la canzone dei R.E.M. Everybody Hurts, l’inno per eccellenza della disperazione e dell’autocompatimento. Certo, siamo sicuri che Dwight non lo ammetterebbe volentieri, ma noi lo abbiamo visto disperarsi su queste note in macchina quando, geloso delle attenzioni riservate da Michael al giovane Ryan, si sentiva solo e ignorato e siamo sicuri che la usi come valvola di sfogo ogni volta che le cose non vanno come sperato.
Kickstart my Heart (Mötley Crüe)
Arriviamo ora a parlare di una band che, in questa nostra playlist, compare per ben due volte, quella dei Mötley Crüe, gruppo hair metal tra i preferiti del nostro Schrute. Questo primo brano in particolare svolge una funzione specifica nella vita dell’uomo, quella di caricarlo al punto giusto prima di un’importante vendita, come veniamo a scoprire nella 3×13 di The Office. Quando infatti Jim e Dwight si recano presso un grande cliente per portare a termine un affare di grossa portate, il secondo si attarda nell’auto per eseguire un suo personale rituale: ascoltare Kickstart my Heart, mentre fa del sano e violento headbanging e finge di suonare con trasporto un’immaginaria chitarra elettrica.
Se al prossimo colloquio di lavoro o prima di un esame universitario volete spaccare, vi consigliamo caldamente di seguire il suo esempio.
Battlestar Galactica
“Bear. Beets. Battlestar Galactica“. Una frase che riassume bene il carattere di Dwight. Da grande amante della fantascienza e in particolare della serie Sci Fi di Ronald D. Moore, siamo sicuri che nella playlist del nostro Dwight non potrebbe mai mancare la colonna sonora di Battlestar Galactica. Già ci immaginiamo infatti il nostro eroe canticchiare le iconiche note della intro dello show composta da Richard Gibbs mentre, con la mente, già viaggia nello spazio, ripercorrendo la Manovra di Adamo o la Battaglia di Nuova Caprica e mormora il mantra Gayatri a intro della serie:
«Oṃ bhūr bhuvaḥ svaḥ
Tat savitur vareṇyaṃ
Bhargo devasya dhīmahi
dhiyo yo naḥ pracodayāt»
Christmas Eve (Trans-Siberian Orchestra)
E una volta nel periodo natalizio? Cosa ascolta il buon Dwight Schrute a Natale? L’uomo ha un proprio asso nella manica anche in quest’occasione arriva in nostro soccorso proponendoci un pezzo capace di riscuoterci dal torpore indotto dalle feste. Il vero spirito del Natale per Dwight Schrute consiste nel farvi scatenare ed esaltare come dei matti al suono della meravigliosa versione alternativa della classica Christmas Eve a opera della Trans-Siberian Orchestra, celeberrima orchestra dal riconoscibile tono del rock sinfonico all’attivo dal 1996. Bastano solo poche note ed è quasi impossibile evitare di ballare: lo sanno bene Creed e Gabe, che nella 8×10 di The Office proprio non riescono a evitare di seguire Dwight in una sfrenata danza che culmina in un fantastico pogo!
We Didn’t Start The Fire (Billy Joel)
Ma passiamo ora a una canzone di un altro tra gli artisti preferiti del nostro Dwight Schrute. Billy Joel, uno tra i cantanti più citati da The Office. In particolare siamo sicuri che Dwight nel tempo libero ama molto cantare We Didn’t Start The Fire. Il motivo? Un particolare senso di soddisfazione e di rivincita nei confronti di un collega tanto invidiato quanto detestato per il suo speciale rapporto con Michael. Quando infatti nella 2×04 l’uomo scopre che a appiccare il piccolo incendio in ufficio è stato Ryan a causa di una sua sbadataggine con il tostapane, Dwight è al settimo cielo e inizia a cantare una sua personale versione della canzone. Un pezzo immancabile nella playlist tipo dell’ “Assistant to the Regional Manager“!
Angela (Mötley Crüe)
“Now when the winds cry Angela
Angela, I’ll be there for you
And when the storms scream Angela
Angela, I’ll be there“
Eccoci tornati ancora una volta con i Mötley Crüe e con un’altra loro hit: Angela. Inutile dire che questa canzone sia assolutamente immancabile in questa playlist. Angela, il nome della donna della sua vita, di sua moglie. Angela, il brano scelto dalla coppia come primo ballo durante il ricevimento del matrimonio. Un vero inno d’amore che non rinuncia alla sua vena rock nel comunicare sentimenti vividi e fortissimi e che funge perfettamente al meritato happy ending dell’uomo. Vedere poi così felice e sorridente un personaggio che sole in rare occasioni avevamo visto così allegra ci ha scaldato davvero il cuore! Un pezzo tutto da riscoprire
Master of Puppets (Metallica)
Da grande fan dei Metallica quale è, Dwight sicuramente avrà nella sua playlist tutte le loro canzoni e, da amante del fantasy e della fantascienza, siamo sicuri che in anni più recenti avrebbe anche recuperato Stranger Things. Siamo anche piuttosto certi che l’uomo sarebbe saltato sul divano esaltato come poche cose nel vedere Eddie Munson schitarrare le note di Master of Puppets nel Sottosopra, imitando le sue pose e inscenando a versi le note della canzone. D’altra parte, però, siamo altrettanto sicura che Dwight sarebbe stato tra coloro che sui social si sarebbero indignati contro tutti coloro che hanno scoperto questo capolavoro della musica solo per merito della serie, rivendicando il proprio posto come fan dell’iconica band da anni e anni.
Sons and Daughters (The Dicemberist)
Dal metal eccoci ora passare a una canzone dal tono molto più intimistico e nostalgico, Sons and Daughters dei The Dicemberist, una canzone che ricorda a Dwight della sua famiglia e che abbiamo imparato ad amare nella puntata 9×16, The Farm. In questo episodio, che avrebbe dovuto, almeno su carta, fungere da pilota per uno spin-off di The Office incentrato sulla fattoria degli Schrute, Dwight infatti cerca di far riavvicinare alla fattoria il fratello e la sorella proprio grazie al potere della musica e della nostalgia. Dopotutto, come dice Schrute: “Nostalgia is truly one of the great human weaknesses, second only to the neck.” (“La nostalgia è davvero una delle grandi debolezze umane, seconda solo al collo“).
Jim and Dwight (Tom Rosenthal), un tributo a The Office
“You took pleasure in each others misery/But those pranks were a cover for a synergy/Oh the hugs were rare but they were true/And when I look at them I see a bit of me and you so/Try try try as we might I don’t think we’re that different from/Jim and Dwight/Jim and Dwight”
“Godevate delle reciproche sventure/ Ma quegli scherzi erano una copertura per una sinergia/ Oh, gli abbracci erano rari ma erano veri/ E quando li guardo vedo un po’ di me e di te/Prova, prova, come riesci/ non credo che siamo così diversi da Jim e Dwight Jim e Dwight“
Che dire? Non riusciamo davvero a immaginare che quest’iconica canzone di Tom Rosenthal, che paragona il tipo di storia d’amore che vorrebbe per sé all’affetto tipico degli amici-nemici più famosi di The Office, in qualche modo possa essere finita sulla playlist di Dwight Schrute, forse. Chissà, forse, proprio per un altro scherzo di Jim. Tanto divertente quanto poetico, questo pezzo è un inno d’amore ai due personaggi e all’intera The Office, vi consigliamo quindi di recuperarla al più presto.