Attenzione: l’articolo può contenere spoiler su The Office.
Le sitcom hanno la grande capacità di rappresentare la normalità della vita quotidiana, alleggerendola e ammorbidendola, alle volte estremizzandola, grazie all’umorismo che le contraddistinguono. In particolare, The Office, nel suo costante ricorso al cringe humor, sembra apparentemente porre un muro che gioca soprattutto con la bizzarria delle situazioni proposte. In realtà, anche la workplace comedy della NBC è stata in grado di raccontare la semplice quotidianità, tra umorismo, cinismo, straniamento e scomodo disagio. Anzi, proprio il suo avere come punto di avvio uno dei contesti più comuni, un noioso ufficio di un’impresa di vendita all’ingrosso di carta e altri elementi di cancelleria, è il punto di forza che permette a The Office di parlare delle piccole cose.
La Dunder Mifflin Paper Company di The Office è un microcosmo in cui ritroviamo diverse tipologie di individui strambi, esagerati, esuberanti. Nel caos dell’ufficio più folle di tutti, i personaggi all’apparenza più convenzionali sono Jim e Pam, veicolo per raccontare una delle storie più vere e modeste, ma non per questo meno travolgenti, dello show.
Mentre una metà degli impiegati è occupata a farsi la guerra per arrivare in cima, e l’altra è arrendevolmente in attesa della fine del turno, Jim Halpert e Pam Beesley si collocano con un certo equilibrio a metà strada tra i due poli estremi. Entrambi disillusi in qualche modo, con ambizioni più grandi al di fuori del grigio ufficio e straniati dalle anomale follie scomode di Michael Scott o qualsiasi altro inadeguato collega. Jim Halpert e Pam Beesley all’inizio si sono rincorsi, nonostante si fossero già trovati implicitamente sin dal principio di The Office. Sin dalla semplice intesa instaurata in veste di soli colleghi, entrambi hanno riconosciuto in maniera velata, l’uno nell’altro, il silenzioso complice sulla quale fare affidamento tra il trambusto e la quiete del posto di lavoro. La relazione di Jim e Pam è iniziata molto prima del loro bacio, o del loro primo vero appuntamento. Come le migliori storie d’amore televisive, il loro rapporto si è costruito lentamente, partendo dall’ufficio in cui è nata una solida amicizia, che ha affrontato incomprensioni e contestuali difficoltà temporali. Ma già a partire dall’affinità sviluppata nella Dunder Mifflin, l’intesa tra i due è terapeutica.
Nella frenesia del lavoro e nei momenti morti, Jim c’è per Pam e Pam c’è per Jim.
In un contesto lavorativo scomodo e bizzarro come quello di The Office, i due sembrano spesso gli unici ad avere uno sguardo simile a quello dello spettatore, confuso, irritato o messo a disagio dagli assurdi impiegati dell’ufficio. Apparentemente i più salubri, Jim e Pam hanno spesso bisogno individualmente di mettere in pausa le imbarazzanti e scomode situazioni. Proprio in questo risiede il primo vero contatto tra i due, che ne definisce in maniera primordiale la relazione. Jim è la boccata d’aria di Pam, e viceversa. Il complice in cui rifugiarsi quanto tutto sembra fuori controllo tra le polverose scrivanie. Un partner (non solo e necessariamente sentimentale) verso la quale rivolgere lo sguardo complice con cui comunicare senza parlare. Jim e Pam si capiscono istintivamente, in pochi secondi, capaci di inferire tramite lo scambio di un paio di occhiate una richiesta di aiuto, una battuta che non può essere detta, la scomodità condivisa, o qualsivoglia sentimento contrastante da esprimere con urgenza. Lo sguardo che Jim rivolge iconicamente in camera come evasione per comunicare il suo disagio, trova spesso una complice in grado di captare ancor prima le sue sensazioni in Pam.
Jim Halpert e Pam Beesley si conoscono nel quotidiano, nelle piccole attività di tutti i giorni, esplorando complici le folli assurdità e le quiete ruotine d’ufficio. Attraverso l’immersione costante nella convivenza lavorativa e nella chimica istaurata nell’amicizia confidenziale, i due consolidano il loro amore prima ancora che possa essere esplicitato.
Nel corso delle nove stagioni della serie tv, Jim e Pam costruiscono poco a poco, insieme, la loro quotidianità e la loro stessa famiglia. Partendo dalle battute e dai messaggi scambiati timidamente, un po’ goffamente e con la paura di essere fuori luogo, i due hanno creato la loro storia che è divenuto il modesto ritratto di un’amore sincero, a cui ambire. Nei capitoli, la coppia affronta tanti piccoli grandi step, seguiti costantemente dalle telecamere del documentario che, per l’appunto, documenta lo spaccato più importante della vita di Jim e Pam. Quello del luogo di lavoro. In cui si sono conosciuti, in cui si sono innamorati e in cui paradossalmente hanno vissuto e attraversato alcuni dei momenti cardine della loro relazione. Dalle notizie più importanti alle banali incomprensioni, nell’ufficio, Jim Halpert e Pam Beesley hanno scandito una delle relazioni più comuni e, proprio per questo, travolgenti del piccolo schermo.
Dalla frequentazione, all’inattesa notizia di aspettare un bambino. Dal matrimonio sino alla prima vera crisi di coppia. Temprati dalla distanza e dall’insolito clima della Dunder Mifflin, Jim Halpert e Pam Beesley sono il toccante veicolo che The Office impiega per raccontarci la sua visione dell’amore.
Un amore semplice che nasce in un contesto altrettanto semplice all’apparenza. Jim e Pam costruiscono una relazione fatta di piccole cose e diventano proprio il simbolo dell’intento primario del documentario stesso, così come ricordato dal finale di serie tv. La storia tra i due nasce nell’ufficio e davanti alla telecamera, ma col passare delle stagioni diventa in qualche modo sempre più privata, intima. Una naturale intesa che i personaggi imparano anche a conservare per sè e vivere dietro le mura della casa in cui vanno a vivere insieme. Jim e Pam nascono sullo schermo e vi continuano ad abitare. Ma, come la loro relazione stessa si basa spesso su cose non dette e sguardi complici, non ci è dato sapere ogni intimo sentimento condiviso dai due.
Infatti, l’esempio più evidente ne è la teiera che Jim regala a Pam. Non ci è dato sapere il contenuto del bigliettino che il venditore di carta ha scritto per l’ex-segretaria. Il documentario racconta la realtà e veicola il nostro sguardo, proprio per questo, nell’umana fede di The Office, non possiamo conoscere il privato messaggio scambiato tra i due e che ne consolida la storia. L’intimità che la coppia condivide è fatta spesso di cose semplici, di un amore semplice, per nulla esibizionista, e vissuto nella quiete e complicità che i due sono in grado di costruire anche quando il documentario di The Office non può seguirli. Infatti, il formato documentaristico ambisce proprio a dare una parvenza di realismo. Nello scombussolato e folle amplesso della Dunder Mifflin, Jim e Pam sono quanto di più realistico e tangibile. Una relazione che viene seguita sin dai suoi albori per ben nove stagioni, attraversando step dopo step le tappe più gioiose e complesse della vita umana e di coppia.