Vai al contenuto
Home » The Office

The Office è la serie dell’anno… 2020

The Office
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Se il 2020 fosse una serie tv probabilmente sarebbe The Office. Adesso all’altro lato di questo schermo ci saranno facce abbastanza contrariate e cenni di diniego. Ma prima che possiate mandarci a quel paese permetteteci di spiegare: nel dire che The Office è la serie del 2020 facciamo riferimento al peggio dello show. Non stiamo certo parlando della storia d’amore tra Pam e Jim o degli esilaranti scherzi ai danni di Dwight (anche se sarebbe bello pensare che il 2020 sia stato solo una burla uscita male) o ancora del materiale da meme continuo che è questa serie tv.

Non è neppure Toby! Ecco, il 2020 è piuttosto un po’ tutto il resto.

Potremmo riassumere l’anno appena passato attraverso semplici ma efficaci metafore. Innanzitutto: il chili di Kevin. Siamo entrati nel 2020 pieni di sogni e speranze, esattamente come quell’infelice giorno quando Kevin entra in ufficio portando fiero la sua pentola di chili. Salvo poi vedere il suo contenuto rovesciato miseramente su tutta la moquette. Noi siamo Kevin mentre guardiamo i nostri progetti andati perduti.

Facciamo un altro esempio.

Possiamo paragonare il tempismo del 2020 a quello di Jim nel mettersi con Karen, proprio quando Pam si era appena lasciata. Non vi basta? Vi ricordate la puntata natalizia quando la festa si interrompe perché Meredith si ubriaca e Michael vuole costringerla ad andare in rehab? Bene, noi siamo Meredith nel dire che “va tutto bene” quando in realtà ci siamo dentro fino al collo nella spirale autodistruttiva del 2020.

the office

C’è un personaggio, però, che più di ogni altro rappresenta perfettamente noi e il complicato rapporto (per dirla con un eufemismo) con il 2020. Stiamo parlando ovviamente di Michael Scott. Il capo della sezione di Scranton (What?) è il re del cringe. Se pensate che non esista limite al disagio che un uomo può portare a sé o ad altri allora non avete conosciuto Michael. La persona più sfortunata, imbarazzante e assurdamente spassosa di The Office, ma anche un grande sognatore dal cuore d’oro, il cui unico desiderio è più quello di essere amato e rispettato. Michael è il cuore pulsante dello show e dobbiamo a Steve Carell una carrellata infinita di meme che ci basteranno per tutta la vita.

E in questo surreale 2020, chi meglio di Michael Scott può rappresentare i nostri stati d’animo altalenanti?

Pensateci un secondo.

A gennaio eravamo Michael quando festeggia felice l’inizio della sua attività in proprio, convinto, come noi, che sì: “Questo sarà decisamente il mio anno“. Quando continuavamo a illuderci di poter gestire la pandemia, assomigliavamo a Michael alla festa a tema casinò che pensava di poter gestire due donne contemporaneamente. Povero illuso. E il lockdown? Beh, naturalmente il lockdown è Jan Levinson. Prima inoffensiva, seriosa ma piena di potenzialità. Come Jan si dedica all’hobby delle candele, dal canto nostro abbiamo iniziato a scoprire “talenti” nascosti. Anche noi come Michael siamo perseguitati dalla nostra personale Jan. Da un anno a questa parte ci sentiamo come lui su quell’aereo che sconsolato confessa di non passarsela così bene come vorrebbe far credere.

Michael

Naturale che adesso starete magari associando Toby al 2020 ma non crediamo sia così. A ben vedere, Toby non lo è affatto, è piuttosto quel 2019 banale, uguale a tutti gli altri che abbiamo completamente sottovalutato. Quanto lo rimpiangiamo adesso, eh? Invece il 2020 è stato come arrivare a un babyshower pieno di regali ma il bambino era già nato, oppure come vestirsi da Babbo Natale per scoprire che il ruolo è già stato preso e nessuno te l’ha detto. Potremmo continuare all’infinito con esempi del genere. Raccogliete tutto il cringe, tutte le assurdità di The Office, ed ecco che avrete la ricetta per un perfetto 2020. L’illusione di questa estate ha lasciato il posto alla rassegnazione (prima metà di The Office contro le ultime due stagioni). Pensavamo stesse andando tutto per il verso giusto e invece ecco che ci tolgono i pilastri delle nostre certezze (ecco la verità sul perché Steve Carell ha lasciato lo show).

Abbiamo detto addio a Michael nello stesso identico modo in cui abbiamo detto addio alle vacanze di Natale quest’anno.

The Office

Ultima ma non ultima, l’Italia a colori che ci sta facendo compagnia anche in questo inizio 2021.

Ogni volta che pensiamo di aver risolto il rebus ecco che qualcosa di nuovo ci confonde nuovamente. Un po’ come l’evoluzione del personaggio di Andy. Voi l’avete capita? The Office non solo è la serie del 2020, ma l’ha anche profetizzato in qualche modo. In una puntata, Dwight si lamenta del fatto che forse una pandemia non sarebbe poi così male per fare piazza pulita di gente inutile. Affermazione assolutamente da prendere con le pinze ma che certamente, con il senno di poi, ha dell’incredibile.

Leggi anche: The Office – 30 disagi che solo un vero fa può capire