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Uno sguardo diverso su Toby, l’ultima ruota del carro di The Office

The Office
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Ci è stato presentato come il personaggio più remissivo e arrendevole di The Office, incapace di far sentire le proprie opinioni e detestato amabilmente da Michael Scott.

Toby Flenderson è un personaggio che non ha mai goduto troppo dell’affetto dei fan della serie, che generalmente per lui provano solo compassione, commiserazione o addirittura non lo sopportano. Al di là del gusto personale, possiamo però affermare che quello di Toby in realtà è un grandissimo personaggio, senza la cui presenza lo show non sarebbe stato lo stesso che abbiamo tanto amato.

Il nostro Toby ha saputo infatti regalare a The Office momenti di altissimo divertimento e meriterebbe di essere rivalutato sotto un’altra luce.

In questa sede lasceremo da parte le teorie secondo cui l’uomo sarebbe lo Strangolatore di Scranton e cercheremo insieme di vedere Toby Flenderson da una angolazione diversa, che vi permetterà di mettervi nei panni di questo sottovalutato e spesso ingiustamente odiato personaggio.

The Office

Interpretato da Paul Lieberstein (attore, ma anche showrunner, produttore e talvolta regista di The Office), Toby è il rappresentante delle risorse umane della Dunder Mifflin presso la filiale di Scranton. L’uomo viene subito caratterizzato come un noioso e anonimo impiegato, triste e divorziato che pare condurre una vita alquanto miserabile.

I have six roommates, which are better than friends because they have to give you one month’s notice before they leave.

Ho sei coinquilini, che sono meglio degli amici perché loro devono darti un mese di preavviso prima di andarsene.

Toby Flenderson

Anche il posto di lavoro, l’unico luogo in cui l’uomo sente di poter avere interazioni umane, non è per Toby uno spazio dove poter stringere facilmente dei legami e vivere serenamente: anche se in buoni rapporti con la maggior parte dei colleghi, viene infatti costantemente preso di mira da Michael (e molto spesso anche da Dwight) ed è spesso suo malgrado escluso da riunioni, attività e gite fuori porta.

Michael vede il responsabile delle HR come un elemento estraneo al suo team: qualcuno che non solo non approva le sue idee, ma che spesso e volentieri cerca di impedire ogni tipo di divertimento. Per questo motivo il regional manager cerca in tutti i modi di svilirlo e insultarlo, senza che quest’ultimo reagisca mai. Quella dell’avversione nei confronti di Toby pare essere una sorta di maledizione ereditaria, che porta l’uomo a essere mal tollerato da coloro che assumeranno il ruolo di capo nella filiale di Scranton

Toby is in HR, wich tecnically means he works for corporate. So he’s really not part of our family. Also he’s devorced… so he’s really not part of his family

Toby è nelle risorse umane, il che significa che lavora per la sede centrale. Quindi non fa realmente parte della nostra famiglia. In più è anche divorziato… Perciò non fa nemmeno davvero parte della sua famiglia.

Michael Scott

Se da un lato ci divertiamo come matti a ripensare agli spassosi insulti che Michael rivolge al rappresentante delle HR e ci ritroviamo a canticchiare tra noi Goodbye Toby, dall’altro lato non possiamo non provare un minimo di compassione nei suoi riguardi.

Ma l’uomo merita davvero un simile odio da parte di Michael? L’addetto alle risorse umane è davvero così pessimo?

Dal punto di vista di Michael, Toby rappresenta tutto ciò che non vorrebbe mai essere: una noiosa palla al piede, un elemento apatico e passivo incapace di godersi la vita.

Quante volte anche noi, sul posto di lavoro, in famiglia e tra gli amici abbiamo avuto il nostro personale Toby, qualcuno pronto a smontare sul nascere il nostro entusiasmo e la voglia di fare? Questo è Toby Flenderson per Michael, un “dissennatore” prosciuga divertimento colpevole di ostacolarlo in quello che lui pensa essere il suo lavoro: far divertire la gente.

Ma è realmente così semplice?

Toby in realtà combatte malvolentieri la sua guerra contro il capo, mentre cerca solo di fare la cosa giusta per i suoi colleghi.

Toby non è l’antagonista del regional manager: non ha nessun personale interesse nel mettere i bastoni tra le ruote a Michael, ma si limita semplicemente a eseguire il proprio dovere su direttiva della sede centrale. Anzi, nonostante tutti gli abusi subiti, l’uomo continua a provare una specie di affetto per lui (anche se talvolta gioisce nel prendersi piccole rivincite personali) e conserva la speranza di poter un giorno diventare suo grande amico: questo per esempio traspare quando Toby “ingannandolo” spinge Michael a confidarsi e aprirsi con lui durante la terapia a cui l’uomo è costretto a partecipare.

Michael e Toby

Toby è essenzialmente un uomo buono e ottimista, forse fin troppo se analizziamo il modo in cui viene trattato da alcuni suoi colleghi e le batoste che la vita gli ha riservato. Il responsabile delle risorse umane si comporta infatti (quasi) sempre con gentilezza e cuore nei confronti degli altri membri di The Office. Col suo lavoro di mediazione Toby cerca infatti, per quanto possibile, di rendere l’ufficio un luogo dove tutti si possano sentire a proprio agio e quando viene accolto e integrato nel gruppo dà il meglio di sé. Nonostante la sua situazione, cerca sempre di aiutare gli altri quando gli viene richiesto e fa di tutto pur di essere un buon padre per la figlia Sasha.

Ma non è assolutamente facile venire incontro alle esigenze di dipendenti così scostanti e diversi tra loro e oltre che dover cercare di mettere una pezza sugli infiniti problemi dell’ufficio. Toby ci prova ma la sua stessa eccessiva mitezza lo porta a non essere rispettato e a non far valere le sue ragioni.

Lui non ha grinta o carisma: semplicemente fa quel che può nei limiti della propria personalità, e va bene così. La sua mancanza di reazioni di fronte alle proprie sfortune non è dovuta solo a una mancanza di spina dorsale, ma anche e soprattutto a un carattere estremamente pacato. Dopotutto, nemmeno gli piacciono le risorse umane e le trova davvero poco utili.

HR’s a joke. I can’t do anything about anything.

Le risorse umane sono una barzelletta. Non posso fare nulla riguardo a nulla.

Toby Flenderson

Insomma, un lavoratore come tanti, che non trova piacere nel suo impiego, ma che cerca di fare il suo meglio nei limiti del suo carattere. Quanti di noi hanno avuto un colleghi simili? Pacati, senza nulla da nascondere e senza particolari ambizioni, semplici lavoratori che si sono accontentati e che tutto sommato stanno bene così. È forse sbagliato? Cosa c’è di male in questo?

Facciamo però attenzione, Toby non è un martire da santificare.

Presenta infatti una personalità piuttosto bizzarra e a tratti disturbata, che in più occasioni lascia lo spettatore allo stesso tempo stranito e divertito: altro che anonimo impiegato! Che dire dei suoi fallimentari tentativi di approccio nei confronti di Pam e di Nellie?

Strano, impacciato e imbranato, Toby Flenderson è una tragedia ambulante consapevole della propria sfortuna, ed è anche per questo motivo che il suo personaggio funziona così bene. È proprio grazie a questa caratterizzazione che l’uomo ha saputo in più occasioni rubare la scena agli altri personaggi di The Office. Col passare delle stagioni infatti, quello che era un uomo scialbo con l’unica funzione di fungere da valvola di sfogo per Michael acquista spessore, maggior rilievo e filoni narrativi a lui dedicati, come quello che lo vede come giurato nell’inquietante caso dello Strangolatore di Scranton.

Nonostante non abbia un altissimo minutaggio all’interno della serie, Toby è infatti coinvolto in alcune dei momenti più alti di The Office, che vanno dagli spassosi insulti a lui rivolti da Michael fino ai momenti più squisitamente imbarazzanti che lo vedono coinvolto in prima persona.

The Office

Come dimenticare l’improvviso annuncio della sua imminente partenza per la Costa Rica o il suo autoconvincimento che lui e Nellie siano diventati una coppia?

Insomma, di certo non il personaggio migliore di The Office, ma certamente molto spesso sottovalutato e ignorato in favore di personaggi più popolari. Toby ha infatti saputo creare dinamiche fresche e spassose all’interno della serie e meriterebbe di essere rivalutato anche dai suoi più acerrimi detrattori.

Da un lato la voce della ragione in un ufficio di matti, dall’altra parte un personaggio davvero strambo (e a tratti inconsapevolmente inquietante), divertente a suo modo, un responsabile delle risorse umane che è un vero e proprio disastro nel rapportarsi con gli altri, ma che a suo modo sa farsi voler bene.

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