The Pacific è la Serie Tv sorella di Band of Brothers, creata dagli stessi registi, Tom Hanks e Steven Spielberg – insieme ad HBO, DreamWorks e Seven Network Australia – che racconta della guerra nel Pacifico.
The Pacific è basato sulle testimonianze dei Marine che hanno combattuto la battaglia di Guadalcanal, e quelle successive, in particolare di Robert Leckie e Eugene Sledge, che ne parlano nei libri “Helmet for My Pillow” del primo e “With The Old Breed” e “China Marine” del secondo, ma anche altre fonti tra cui “Red Blood, Black Sand” di Chuck Tatum, uno dei soldati di John Basilone.
Come in Band of Brothers ci vengono mostrate ad inizio puntata le testimonianze dei sopravvissuti ma, nonostante sia spesso e volentieri confrontato con quest’altra serie – cosa che faccio io stessa, lo ammetto – The Pacific è semplicemente diversa, non solo per la storia che racconta, l’altro fronte della guerra, ma anche come concetto in sé. Qui è molto più marcato l’aspetto introspettivo: è una guerra anche interna dei soldati, una lotta per mantenersi attaccati alla propria umanità. I registi hanno cercato di non ripetersi semplicemente cambiando storia, territorio, ma hanno voluto usare una chiave narrativa diversa, più psicologica.
La serie si apre con l’attacco del 7 Dicembre 1941 a Pearl Harbor, disastro che causerà l’intervento americano nella guerra. La spiegazione iniziale dalla voce narrante – Tom Hanks – ci guida a capire le motivazioni strategiche delle conquista delle isole del Pacifico, in particolare Guadalcanal. In questa striscia di terra i giapponesi stavano costruendo una flotta aerea che avrebbe tagliato fuori i rinforzi e le forniture verso l’Australia, punto strategico della seconda guerra mondiale per gli USA. Perciò prendere Guadalcanal, nelle isole Solomon – nome che i soldati che furono mandati non sapevano nemmeno pronunciare – era sinonimo di prendere possesso dell’area del Pacifico.
Con sullo sfondo una mappa americo-centrica, il tenente generale Lewis Burwell “Chesty” Puller riunisce i Marine, tra cui compare anche Jon Bernthal (Shane di The Walking Dead o anche The Punisher, Daredevil) nei panni di Manuel Rodriguez e John Basilone interpretato da Jon Seda (Dino Ortolani, Oz) ed, con un discorso d’incoraggiamento spiega che andranno alla conquista di isole di cui non sanno nemmeno l’esistenza.
Agosto 1942: al motto di “kill ’em all” e sotto flotte aeree che rimbombano in cielo, i soldati sbarcano a Guadalcanal imbracciando le armi. Uno sbarco che ricorda molto la Normandia se non che la spiaggia, all’arrivo, è già stata conquistata ed i giapponesi si sono ritirati nella giungla. Sorpresi di non trovare resistenza i soldati americani si avventurano anch’essi nella vegetazione. Nonostante la presenza dei nemici si faccia sentire, di loro non si vede nemmeno l’ombra tanto che a causa dei nervi a fior di pelle succedono episodi che hanno un che di surreale: ad esempio sparano ad un compagno che è andato in bagno nella boscaglia, scambiandolo per un giapponese.
La lotta di Leckie, più che contro i giapponesi, era una battaglia per rimanere sano attraverso le condizioni in cui si vivevano e le cose che si trovarono a fare. Robert Leckie era uno scrittore, prima e dopo di andare a fronte, cosa che è evidente nel personaggio, che influenza il modo in cui vede la guerra così come la guerra influenzerà la sua vita.
“There are things men can do to one another that are sobering to the soul. It is one thing to reconcile these things with God, but another to square it with yourself.”
Si trattano anche argomenti come il disonore di non poter andare in guerra per condizioni di salute, cosa che in alcuni casi ha portato al suicidio, come in Band Of Brothers accennavano dei veterani ad inizio puntata.
“..We thought the Japanese would never surrender. Many refused to believe it. Sitting in stunned silence, we remembered our dead. So many dead. So many maimed. So many bright futures consigned to the ashes of the past..”
The Pacific verrà a costare 200 milioni di dollari, molto oltre il budget accordato di 120, divisi in 10 puntate, rendendo i singoli episodi tra i più costosi della storia delle serie tv. Perciò se non siete ancora convinti, fatevi tentare dall’accuratezza dei costumi, la potenza delle esplosioni, i dettagli raffinati (ad esempio la presenza dei proiettili traccianti) la fotografia, la sceneggiatura e la storicità che questa serie può offrire.