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Cristin Milioti non è più quella di How I Met Your Mother

Sofia Falcone durante la sua permanenza ad Arkham in The Penguin 1x04
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Che il pubblico si esalti a volte prima del tempo, dinnanzi a una performance artistica di un certo livello, non è una novità. Ma se l’esaltazione è tale da unire tutti idealmente in un urlo comune, che va in onda a reti unificate in tutto il mondo, beh allora è diverso. Allora è chiaro che siamo davanti a qualcosa di grande. Non è un caso se, dopo sole 4 puntate dall’inizio di The Penguin, mezzo mondo sta scrivendo a caratteri cubitali che quest’anno Cristin Milioti merita senza dubbio l’Emmy. Ma come? Cristin Milioti? Quella di How I Met Your Mother? Quella ragazzetta bravina, caruccia, che interpretava Tracy? Sì, proprio lei. È che a volte serve solo il ruolo giusto, e qualcuno che creda fermamente che tu, proprio tu puoi interpretare quel ruolo, per cambiarti la carriera. Per dimostrare a tutti che non sei più solo quella di How I Met Your Mother, quella ‘ragazzetta bravina, caruccia, che interpretava Tracy’. Perchè Cristin Milioti brava lo è davvero. E probabilmente, ‘quella di How I Met Your Mother’, non lo è neanche mai stata sul serio. Era bravissima già allora. Solo nessuno le aveva mai dato il ruolo giusto per dimostrarlo.

Sofia Falcone, interpretata da Cristin Milioti, in una puntata della serie The Penguin
Credits: HBO

E allora eccolo qua, il ruolo giusto. Sofia Falcone. Una donna tormentata, dalla sopraffina intelligenza strategica e che sa combinare perfettamente dolcezza e ferocia. Tormentata non lo era, o almeno non fino a questo punto, prima che il padre decidesse di farla rinchiudere nell’ospedale psichiatrico di Arkham per dei terribili crimini che in realtà aveva commesso lui: ma Sofia lo aveva scoperto e il suo senso di giustizia l’aveva portata a indagare, ad andare a fondo sull’uccisione di quelle sette donne, a mettere da parte anche l’ambizione personale e, infine, a mettere a repentaglio non solo la sua carriera nell’impero criminale dei Falcone ma anche la sua stessa vita. Così l’erede designata al trono, la pupilla di famiglia, si è trasformata in un problema da risolvere, da internare, da annientare psicoemotivamente.

Sofia combatte, poi inevitabilmente crolla, cade in errore, ma alla fine riesce a uscirne anche grazie all’aiuto dell’amorevole ma tremendamente fallibile fratello, l’unico che l’abbia veramente amata in una famiglia che la vede come un problema, ma soprattutto la vede come una minaccia all’incontrastato potere del ramo maschile dei Falcone. Il modo in cui Cristin Milioti interpreta questa donna così piena di layers, di sottotesti emotivi e psicologici, è semplicemente divino. Perchè Sofia non è davvero una a caccia del proprio posto nel mondo, come i suoi parenti vogliono far credere o come si potrebbe pensare a un’analisi superficiale. Sofia il proprio posto nel mondo ce l’ha chiaro in testa sin dall’inizio, e quel posto è in cima alla catena alimentare dei Falcone. Solo non vuole scendere ai compromessi più beceri e insulsi, per ottenerlo.

E se il personaggio è scritto benissimo, è interpretato ancora meglio. Un’interpretazione intensa, incredibilmente stratificata, con Cristin che dimostra una poliedricità in termini di capacità espressive veramente straordinaria, riuscendo a mettere in mostra tutta la vasta gamma di sensazioni che Sofia porta in scena nella sua vita. Perchè Sofia può essere una donna dolce, può essere una donna impaurita, può analizzare alla perfezione ogni situazione in ogni suo minimo dettaglio ma poi cadere comunque in errore perchè ha bisogno, intimamente, di fidarsi di qualcuno, come capita appunto con Oz. Ma Sofia sa e può essere anche estremamente crudele e vendicativa. Il tutto con una sensualità e un’eleganza strabilianti, doti innate per la Milioti.

Cristin Milioti in una scena di The Penguin, dove interpreta Sofia Falcone
Credits: HBO

Goderci le sue performance durante questa stagione di The Penguin sta diventando un piacere che va oltre la serie stessa, che già è di livello altissimo. Il picco, ovviamente, è stato raggiunto con l’ultima puntata in onda (di cui qui trovate la nostra recensione). Picco narrativo per Sofia, picco interpretativo per Cristin, picco dell’intera serie finora, al punto che l’episodio 1×04 è uno dei meglio recensiti nella storia delle serie televisive, riuscendo a stare addirittura sopra a episodi-colosso dei Soprano e di Breaking Bad.

Durerà altri 4 episodi e poi purtroppo finirà, come tutte le cose belle. Quattro episodi in cui potremo ancora gustarci questa attrice sontuosa continuare a dare vita e linfa a un personaggio altrettanto sontuoso. Probabilmente Cristin Milioti sarebbe potuta venir fuori con questa veemenza anche prima (non a caso venne scritturata per la seconda stagione di Fargo, poco dopo How I Met Your Mother), e allora oggi non saremmo qui a stupirci. Ma è anche vero che, sicuramente, questi anni in attesa del ruolo che le cambiasse la carriera sono stati anni in cui ha potuto lavorare sulla sua piena maturazione professionale, per poi arrivare qui da noi, oggi, a sbatterci in faccia tutta la sua prepotenza artistica assieme a Sofia Falcone. Quello che è certo è che da oggi in poi, chi ancora la considerava la ragazzetta bravina e caruccia che abbiamo visto 10 anni fa in una delle serie comedy più importanti della storia, sarà costretto a ricredersi. E a guardarla con occhi diversi, con gli occhi con cui si guarda una grande artista salire sul palco e tenerci incollati tutti lì, senza farci distrarre neanche un secondo, come se avesse la bacchetta magica.

Vincenzo Galdieri