ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su The Penguin 1×01
Dopo averla vista e recensita in anteprima, cominciamo anche con le recensioni settimanali, stavolta con spoiler, di The Penguin. Forniamo un po’ di contesto. La serie tv, firmata HBO, è lo spin-off di The Batman, trionfale film sul pipistrello realizzato nel 2022 da Matt Reeves. Colin Farrell riprende le vesti del Pinguino e stavolta si piazza al centro del racconto, che prende vita a distanza di una settimana dai fatti avvenuti nello standalone sul cavaliere oscuro. Si riparte, dunque, dalla morte del potente boss criminale Carmine Falcone e da una Gotham che si sta riprendendo dalla furia dell’enigmista, come si vede nei primissimi scampoli di The Penguin 1×01.
Questa prima puntata è molto lunga e presenta i vari elementi che connatureranno la narrazione da qui in avanti. Il tono, crudo e realistico, orientato al più classico dei gangster show. I personaggi, con Sofia e Victor pronti ad affiancare Oz. La violenza, straboccante già in questo episodio d’esordio. Tutti tratti fieramente mutuati da The Batman, con cui The Penguin si pone in armoniosa continuità . È stato un ottimo inizio, che ci consegna già diversi spunti su cui ragionare. Cominciamo, dunque, quest’avventura insieme con l’analisi di ciò che è accaduto in The Penguin 1×01.
La struttura circolare di The Penguin 1×01
Tra le tante cose che abbiamo visto in questo primissimo episodio della serie HBO, visibile, ricordiamo, qui da noi su Sky e NOW, vanno evidenziate due scene, che si pongono simmetricamente all’inizio e alla fine. Dopo una partenza contestualizzante, che serve a connettere The Penguin con la fine di The Batman, va in scena il confronto tra Oz e Alberto Falcone, nuovo capo del crimine dopo la morte del padre. Un confronto che, inaspettatamente, si conclude con l’omicidio di quest’ultimo per mano proprio del Pinguino. Un passaggio estremamente significativo, strumentale a due motivi in particolare. Innanzitutto mostra, apertamente, il tono crudo e violento della narrazione. Soprattutto, però, mette in scena due importanti lati caratteriali del protagonista: la violenza e l’avventatezza.
Dopo questo inizio scoppiettante succedono molte cose, come abbiamo visto, fino a che Sofia, da subito sospettosa, riesce a mettere le mani su Oz per torturarlo e chiedergli della sorte del fratello. La situazione qui è capovolta: da carnefice, il Pinguino diventa vittima, e subisce l’ira, altrettanto violenta e imprevedibile, della giovane figlia di Carmine Falcone, destinata a un ruolo di primo piano del racconto. Anche lei in quanto a violenza e impulsività non scherza, e Oz riesce a cavarsela solo grazie all’aiuto di Victor nella realizzazione del suo piano per incastrare la famiglia Maroni per l’assassinio di Alberto Falcone.
Questi due passaggi, che aprono e chiudono The Penguin 1×01, sono estremamente significativi perché condensano l’essenza primigenia della serie tv. S’innesca una struttura circolare che racchiude il cuore della puntata, comprimendolo tra due apici che non sono solo dichiarativi, ma estremamente funzionali alla costruzione narrativa. Si ravvisa immediatamente un’armonia estetica importante, che dà un saggio dell’alto livello di scrittura cui la serie HBO – come tutte le serie HBO – mira.
Il triangolo dei personaggi
Nonostante in scena appaiano diversi personaggi, sono tre i protagonisti che s’impongono sulla scena. Oz, chiaramente, e insieme a lui il giovane Victor e la spietata Sofia Falcone. Il primo è quello che al momento interessa meno, perché aderisce a standard più riconoscitivi. Un ragazzino di strada, che finisce sotto l’ala protettiva di un potente criminale, e assieme a lui prova a farsi strada. Niente di inedito, insomma, ma pur non ammaliando Victor convince, con una posizione solida ed efficace nella trama che si sta allestendo.
Chi domina la scena è ovviamente Sofia Falcone. Cristin Milioti è una sorta di apparizione in The Penguin 1×01. Sin dalla prima comparsa, quando Oz si trova a casa Falcone, colpisce col suo magnetismo. Non si riesce a staccare lo sguardo dal suo. È una sorta di rapimento in grado di stregare, da cui Oswald si guarda bene perché conosce alla grande chi ha di fronte. Tra Sofia e Oz ci sono echi di un passato burrascoso. La ragazza, per sua stessa ammissione, è una “psicopatica assassina” e ha passato lungo tempo ad Arkham. C’entra proprio il Pinguino con la sua cattura. Sarà estremamente interessante scavare a fondo nel passato della rampolla di casa Falcone e al contempo capire fin dove può spingersi il suo cinismo.
Ne abbiamo avuta una fortissima dimostrazione già in The Penguin 1×01, specialmente nella citata scena della tortura, in cui non si fa scrupoli a giustiziare a sangue freddo un adolescente. Poi, quell’urlo, rabbioso e sofferente, alla vista del cadavere di Alberto somiglia allo squillo di una tromba di guerra. Sofia, ferita e aggressiva, è pronta a colpire, e la sua furia appare davvero molto pericolosa.
La tentacolare Gotham
Particolare rilievo, come avvenuto anche in The Batman, viene dato anche alla città che fa da sfondo alle vicende di Oz, Sofia e compagnia. Gotham si presenta in tutto il sui lugubre splendore. Una città tetra, grigia, pervasa da una criminalità che non brulica solo per le strade e nei sottoboschi, ma che si espande e si mette in mostra ogni volta che può. Una città viziosa, ferita e colpita, su cui gli avvoltoi si riversano con cupidigia per spolparla. Il contesto perfetto in cui si può muovere un personaggio ripugnante come il Pinguino.
The Penguin 1×01 ha immediatamente sottolineato questa sovrapposizione tra il protagonista e l’ambiente che lo circonda. Con la sua andatura claudicante, il viso sfregiato e il naso aguzzo, Oz è il ritratto della Gotham ferita e oscura, pronta in ogni momento a colpire e sconvolgere i propri cittadini. Gotham non premia e non ha riconoscenza, così come Oz, abile doppiogiochista ed estremamente a suo agio nello sguazzare nelle acque stagnanti della malavita cittadina. Anche qui, come per la struttura circolare dell’episodio, The Penguin 1×01 trasuda una cupa armonia che esalta ancora di più il tono narrativo scelto e il protagonista messo al centro del racconto.
Un ottimo inizio
Dopo aver sottolineato gli elementi più interessanti di questa puntata, andiamo a stendere un primo bilancio generale della serie tv di HBO. The Penguin 1×01 è davvero un ottimo inizio. Un episodio che mostra immediatamente la direzione che il racconto intende prendere, evidenziando tono, stilemi narrativi e protagonisti. Siamo davvero lontanissimi dalla tradizione dei cinecomics, specialmente in ambiente televisivo. Questa è una serie di tutt’altra pasta. È un racconto di strada. Di gangster e di potere. Di crimine e di violenza. È un racconto crudo e violento, tanto realistico quanto sospeso in quella dimensione tutta sua che solo una città come Gotham sa creare.
The Penguin 1×01 è la presentazione perfetta per una serie tv che intende sviluppare una sua fortissima identità . La vediamo sin da subito, grazie a scelte estetiche, di scrittura e ai personaggi che s’impongono sul piccolo schermo. Tutto molto interessante e tutto molto riuscito. Da qui la storia non può che svilupparsi, articolarsi ed espandersi. Abbiamo già i poli di riferimento, ora attendiamo che nelle settimane si sviluppi il disegno collettivo. Nel salutarci, vi lasciamo alcune recensioni delle ultime serie tv uscite. Dal deludente finale della quarta stagione di Emily in Paris all’ambiziosa The Perfect Couple. L’appuntamento con la prossima recensione di The Penguin va invece a settimana prossima.