Ma stiamo guardando “Gossip Girl” o “The Shannara Chronicles”?
Si rimane basiti dalla qualità e dal tono delle relazioni che legano i personaggi di Amberle, Wil ed Eretria.
Amberle è l’Eletta acqua e sapone, la principessina a cui tutto è concesso. L’altro lato del triangolo è rappresentato dalla giovane Nomade, ladra e bugiarda cronica. Nel mezzo troviamo Wil, il mezzelfo con la faccia da pesce lesso, la bocca larga e il fisico da crossfitter navigato, che sbava dietro il sangue blu elfico, ma non sa resistere alle avance della conturbante zingara.
La “grande bellezza” di “The Shannara Chronicles” è che questo triangolo in realtà rappresenta il nucleo dell’intera stagione. Così, mentre la guerra incombe, noi ci sorbettiamo le gelosie di Amberle verso il proprietario delle pietre magiche, perché lui ed Eretria hanno fatto più che scambiarsi due sguardi e in tutta risposta anche lei deve concedersi.
Tra un cumulo di blablabla, ecco che il campagnolo si ritrova a dormire (e non solo) con due gnocche da paura. Un inno al lame, con buona pace di conflitti, magia e sacrifici. Tutto passato in secondo piano, perché la produzione vuole in primis farci vedere “chi si fa chi”.