Sceneggiatura che delusione
Ricapitoliamo: ambientato migliaia di anni dopo le Grandi Guerre che hanno portato alla distruzione della vecchia civiltà, l’arco narrativo segue le vicende della principessa elfa Amberle Elessedil, del mezzelfo Wil Ohmsford, discendente del primo re Shannara, e dell’umana Eretria, figlia “adottiva” di Cephalo, capoclan dei Nomadi. Per ordine dell’ultimo druido di Paranor, intraprendono un percorso atto a salvare l’Eterea, l’antico albero nato dalla magia. La pianta è malata e se morisse si spalancherebbero le porte del Divieto, un regno dove ogni creatura malvagia è imprigionata. I tre affronteranno lungo il cammino mille peripezie e dovranno fronteggiare orde di demoni capitanate dal Dagda Mor.
A grande linee il plot di “The Shannara Chronicles” è tutto qui. Più che interessante oserei dire, non trovate? Peccato allora che una sceneggiatura tremenda, a cui vanno aggiunti gli elementi di cui abbiamo parlato precedentemente, ci consegna un prodotto che difficilmente raggiunge la sufficienza.
La deriva nel teen-drama a scapito dell’intera vicenda più prettamente fantasy porta alla consumazione del festival dello stereotipo, andando a sopprimere anche quei momenti dove emergono potenziali plot-twist o quanto meno qualcosa d’interessante e avvincente.
Quale destino attende l’Eterea e le Quattro Terre? Com’era la vecchia civiltà? Chi salirà al trono? Ogni interrogativo cade in secondo piano e finisce nel dimenticatoio, rispetto alle vicende amorose dei protagonisti. Il notevole calo di ascolti ha fatto vacillare MTV circa la conferma per una seconda stagione. Speriamo che gli errori passati siano da lezione per il futuro.