8) Meno uno
Nel giro di due giorni ci è già scappato il morto. Bene ma non benissimo.
Siamo in un bosco, quando improvvisamente una ragazza che non ci è mai stata presentata viene morsa da quel che sembra essere un serpente. Il dolore è lancinante, tanto che improvvisamente il volto le si fa pallido, la bocca comincia a perdere sensibilità e, nel giro di qualche minuto, la ragazza muore. Tra chi cerca malamente di rianimarla e chi improvvisa una respirazione bocca a bocca, i protagonisti sembrano finalmente scossi da qualcosa, capiscono forse per la prima volta che la situazione non è sotto controllo come ingenuamente credevano.
La giovane, ormai defunta, viene trasportata nella chiesa principale dove tutti i ragazzi si sono riuniti per decidere il da farsi, ciò che traspare però è che nessuno sa davvero cosa fare. In questo frammento si nota che quella che prima forse ho erroneamente scambiato per superficialità altro non è che inadeguatezza. I protagonisti sono degli adolescenti, e mai nella loro vita avrebbero pensato di doversi fare carico di tutto questo peso emotivo, di una disgrazia dai contorni paranormali e addirittura di una ragazza morta.
La situazione precipita, la calma continua a cedere alla paura, da qui ha inizio il tortuoso percorso emozionale di The Society.