The Umbrella Academy, la serie tv ispirata ai fumetti di Gerard Way e Gabriel Bá, è senz’altro uno dei gioielli più amati di Netflix. Dopo una prima stagione esplosiva, lo show è tornato la scorsa estate con un secondo capitolo, conquistando ancora una volta gli spettatori e confermandosi un trionfo. Con una trama intrigante, una sceneggiatura brillante, notevoli effetti speciali e accattivanti personaggi, la serie è così riuscita ad affermarsi nel competitivo mondo seriale.
Tra tutti i suoi protagonisti, uno più di tutti ha colpito gli spettatori. Che sia stato lo straordinario talento del suo interprete, la scrittura del personaggio o un semplice mix tra le due cose non è del tutto chiaro. In ogni caso, Numero 5 continua a sorprendere, bucando lo schermo durante ogni sua apparizione. Ma qual è il motivo di un tale successo?
Tra tutti i personaggi di The Umbrella Academy, “The Boy” è senz’altro quello più affascinante, sotto parecchi punto di vista.
Che il ruolo di Cinque sia uno dei più intensi è scontato. Sebbene debba fare i conti con un carico emotivo pesante, difficilmente lo vedremo piangersi addosso o rimanere impassibile dinanzi a un fato tragicamente fatale. Brillante, geniale, determinato: nonostante abbia vissuto un’esperienza traumatica e dolorosa rimanendo bloccato nel futuro totalmente da solo, nulla sembra ferirlo. Plasmato dalla sofferenza e dalla delusione, Numero Cinque non ha semplicemente tempo per apparire debole, né per sentirsi tale.
La scrittura di questo personaggio, il cui passato non è stato – per il momento – approfondito, è accurata, efficace e incredibilmente coinvolgente. Accanto alle dinamiche tra fratelli, alle battute sarcastiche e alle travolgenti scene d’azione, si fa infatti strada un progressivo interesse circa la sfera emotiva e psicologica dell’individuo.
Numero Cinque, la cui storia è stata leggermente distorta rispetto alla versione originale dei fumetti, è un uomo di cinquantotto anni incastrato nel corpo di un quattordicenne. Dopo aver trascorso anni in solitudine, in un mondo distrutto dall’apocalisse, egli viene reclutato dalla Commissione per ristabilire l’ordine nel continuum spazio temporale. Divenuto un serial killer provetto, a un passo dalla “pensione”, Cinque decide tuttavia di riprendere il controllo della propria vita, tornando indietro nel tempo e tentando di fermare l’apocalisse e salvare la propria famiglia.
La sua storyline è intrigante, toccante: tra le più drammatiche dei fratelli Hargreeves.
Caratterizzato da un temperamento dinamico, forte, The Boy è orgoglioso, razionale e non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno. Gli anni di solitudine e silenzio lo hanno trasformato in un individuo solitario, distaccato, a tratti insensibile. Eppure, sotto l’inscalfibile corazza da duro, anche Cinque ha un lato morbido.
Malgrado difficilmente lo dia a vedere, egli vive letteralmente per la sua famiglia. Ha rischiato la vita per salvare i propri fratelli, più di una volta, e probabilmente sarebbe pronto a farlo ancora qualora fosse necessario. È senz’altro l’Hargreeves più maturo e responsabile, sebbene anche lui debba lottare con i propri demoni del passato.
In The Umbrella Academy, difatti, nessun personaggio può sfuggire ai traumi che lo hanno segnato. Imparare a conviverci, tuttavia, è possibile e Numero Cinque ne è la dimostrazione.
Spesso abbiamo assistito alle travolgenti scene d’azione che hanno rivelato le grandi abilità di The Boy. Tra i migliori assassini esistenti nello spazio e nel tempo, egli ha dimostrato una certa vocazione al caos e alla violenza. Eppure, nella seconda stagione è stato reso evidente il duello morale che affligge la coscienza di Cinque. In una continua lotta con i suoi istinti, egli cerca di intraprendere la strada che – a qualsiasi costo – lo porterà a casa. È un personaggio brillante, consapevole delle proprie potenzialità che – tuttavia – non si vuole vendere alla Commissione, e che non vuole piegarsi al proprio lato oscuro.
Ci troviamo dinanzi a un protagonista poliedrico, ricco di pregi ma anche di difetti.
Apparentemente distaccato e privo di empatia, egli nasconde un animo tormentato e afflitto dalle responsabilità, prima fra tutte quella di proteggere la propria famiglia che – spesso – non gli riconosce alcun credito. Disposto a tutto pur di aiutare i propri fratelli, usando persino dei metodi poco ortodossi, Cinque si rivela quasi il personaggio più altruista e ragionevole dell’intero show. Con un soggetto come lui, The Umbrella Academy non avrà mai nulla da temere: il trionfo sembra essere infatti assicurato.
Il suo successo è merito anche della straordinaria interpretazione del giovane attore Aidan Gallagher. Le sue performance sono state infatti magistrali, giacché ha dato corpo e anima a un personaggio fittizio ma scritto e delineato in modo eccellente, con una caratterizzazione profonda e intensa.
La domanda finale, alla luce di questa analisi, è quindi lecita: Numero Cinque è realmente il miglior personaggio di The Umbrella Academy? Il giudizio finale sarà sempre a discrezione dello spettatore, che potrà essere d’accordo o meno con le nostre riflessioni. Ma per noi la risposta, al momento, è sì: il suo arco narrativo, oltre a essere uno dei più affascinanti, ha rivelato fragilità e debolezze. The Boy ha tutte le carte in regola per conquistare il podio tra i migliori della serie tv Netflix, almeno sino alla prossima stagione.
Geniale, arrogante, irascibile, protettivo nei confronti dei suoi familiari e pericolosamente dipendente dalla caffeina: come si può non amarlo?
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