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Elena Gilbert, da protagonista a comparsa

Elena Gilbert in un'immagine tratta da The Vampire Diaries
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Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di The Vampire Diaries

Di solito, i fan di The Vampire Diaries si dividono in due fazioni: chi ama Elena Gilbert e chi non sopporta Elena Gilbert. C’è sicuramente da dire che dipende anche molto dall’età che si ha la prima volta in cui ci si approccia a The Vampire Diaries. È sicuramente più facile empatizzare con Elena durante una preadolescenza o durante l’inizio dell’adolescenza vera e propria. Quando poco altro conta se non la storia d’amore, meglio ancora se complicatissima e burrascosa. Qualcosa comincia a cambiare crescendo un po’. Già rivedendo, per la seconda volta, The Vampire Diaries, ci accorgiamo che qualcosa non va in Elena e che ci sono delle scelte poco chiare che proprio non riusciamo a spiegarci.

La premessa fondamentale è che The Vampire Diaries è un prodotto pensato più per la prima categoria di cui si parlava, gli adolescenti, piuttosto che per persone mature poco disposte a lasciarsi andare alla fantasia.

Comunque, chi è cresciuto con The Vampire Diaries, solitamente tende a incolpare Elena Gilbert (Nina Dobrev) per almeno la metà dei disastri che accadono. E solitamente ha ragione. Ma oggi, a otto anni dall’ultima puntata di The Vampire Diares, il punto pare essere un altro. E, sorprendentemente, ha a che fare con Elena per davvero.

The Vampire Diaries
credits: Warner Bros Television

Come si diceva, amanti o no del personaggio di Elena Gilbert, nessuno ha mai potuto mettere in discussione il suo ruolo centrale. Nel bene e nel male. È la protagonista indiscussa fin dalla primissima puntata ed è lei a farci entrare in quel mondo vivo di magia e mistero che è Mystic Falls. E come se questo non bastasse, è sempre Elena Gilbert a farci vivere uno dei triangoli amorosi più avvincenti e tumultuosi della televisione degli anni 2000 (forse secondo solo a Dawson, Pacey e Joey). L’amore che Elena Gilbert prova, prima per Stefan e poi per Damon (che dura un po’ di più del primo) è un amore molto adolescenziale ma anche molto intenso.

Insomma, quest’ultima dalla prima stagione (ma anche per le prime stagioni in generale, almeno fino alla terza senza dubbio) è la protagonista di ogni cosa che succede a Mystic Falls. Pare girare tutto intorno alla sua volontà ed è lei stessa a inserirsi nelle situazioni più complicate, per non dire pericolose.

La morale della favola è che senza Elena Gilbert non avremmo mai conosciuto una storia appassionante e non avremmo mai vissuto tutto quello che si sussegue giornalmente a Mystic Falls. Questo è innegabile. Altrettanto palese, seppur leggermente misteriosa, è la sorpresa che ci coglie quando capiamo che Elena Gilbert non è più così necessaria.

Arriva un momento in The Vampire Diaries, non meglio identificato con dei numeri di puntata o di stagione precisi, in cui prendiamo atto del fatto che non ci serva più Elena Gilbert. Che anche senza di lei la storia può andare avanti serenamente. E, anzi, cominciamo a preferire i momenti in cui di Elena non si parla proprio.

Complice un’evoluzione congeniale e coerente dei personaggi secondari, tanto da renderli molto spesso primari, Elena Gilbert viene messa da parte. In un modo che, ne converranno anche i suoi detrattori, non meritava fino in fondo. Di certo aveva senso farle fare un passo indietro. Per lasciare spazio a delle storie anche più interessanti e meno scontate, ma un trattamento simile ha avuto davvero una coerenza nella storia? Non sarebbe stato meglio, invece, riscattare il suo personaggio per poter chiudere un cerchio aperto proprio da lei?

The Vampire Diaries
credits: Warner Bros Television

Lungi da noi lamentarci delle storie bellissime che a un certo punto The Vampire Diaries porta avanti, come la storyline di Enzo e Bonnie o l’evoluzione del personaggio di Caroline. O ancora, forse su tutte, la linea narrativa dedicata a Klaus. Il problema è che sembra che da un certo punto in poi, Elena non ci sia più. E lo dimostra il fatto che dalla terza stagione in poi, fatichiamo a ricordare una qualche linea narrativa che la riguarda che possa essere significativa. A un certo punto, non ci ricordiamo più di Elena Gilbert. Come se avesse dato tutto quello che poteva dare, senza soluzione di continuità. Tolto di torno anche il suo alter ego Katherine, Elena non ci serve più.

E sembra non servire nemmeno più alla storia di The Vampire Diaries, nemmeno ai personaggi che le gravitano attorno. Pare, da un momento all’altro, essere quell’elemento di contorno che serve solo in situazioni in cui c’è bisogno della vittima sacrificale.

Il capro espiatorio da incolpare insomma. Come se Elena Gilbert non fosse il motore per cui tutta la macchina ha avuto modo di partire. Come fosse lì per essere una comparsa, fin dall’inizio.

Se non fosse per la sua storyline con Damon, che comunque ci tiene incollati allo schermo in ogni momento della sua evoluzione, Elena sarebbe rilegata alle azioni delle prime tre stagioni. A voler essere generosi. E, per quanto la si possa stimare poco e niente come personaggio, di sicuro non meritava una svalutazione simile. Oltretutto, a smacco di tutto ciò, gli autori di The Vampire Diaries paiono ricordarsi di lei solo in chiusura della serie stessa. Dandole un finale per niente soddisfacente. Legato unicamente alla storia d’amore con Damon, peraltro palesando un bacio finto tra i due attori, senza nessunissimo pathos. Non quello che avrebbero meritato, almeno, entrambi i personaggi. Insomma, un declino non giustificato che non è sfuggito ai fan della serie.

The Vampire Diaries
credits: Warner Bros Television

Perché sicuramente all’inizio ci fa anche piacere che non sia sempre lei il fulcro delle storie e siamo anche appagati dal fatto che personaggi secondari abbiano modo di emergere. Ma a lungo andare, la presenza costante ma velata della nostra protagonista si fa notare.

E, più di ogni altra cosa, ci fa ragionare sul motivo di tanta freddezza nei suoi confronti. Anche il più scettico dei fan di The Vampire Diaries, avrebbe preferito un’evoluzione diversa piuttosto che un’eclissi totale.

Ora, se i motivi di tale sparizione a livello narrativo siano legati alle relazioni personali degli attori Nina Dobrev e Ian Somelhander, noi non possiamo saperlo. È plausibile, anche se poco probabile. Qui si sta parlando del personaggio Elena Gilbert, un personaggio che ha sicuramente degli alti e dei bassi e che inizia la sua storia in maniera un po’ frivola e leggermente superficiale. Perché destinata, come si diceva, a un pubblico specifico che in lei doveva rispecchiarsi. Inizia il suo arco narrativo come una bambina, un’adolescente appunto, che ha tutte le prerogative per maturare e per farlo anche in maniera piuttosto precoce. Ma questo viaggio, in qualche modo, si perde.

The Vampire Diaries

Si perde di vista la strada che era disegnata per lei. Ci si perde in una storia d’amore troppo travolgente perché possa lasciare spazio a qualsiasi altra cosa. A quel punto, il pubblico ha altri beniamini e quello che Elena Gilbert può fare è un passo indietro definitivo, che quantomeno le permetta di uscire di scena in modo dignitoso, anche se non meritato.

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