Molti attori hanno subito l’effetto del successo di una loro particolare interpretazione. Robert Downey Jr per i più è Iron Man, Bryan Cranston è Walter White, Norman Reedus è Daryl Dixon.
The Walking Dead gioca sull’immedesimazione dei fans nei loro personaggi preferiti: più sono caratterizzati più ci si sente in dovere di amarli.
Il sopravvivere nel mondo post apocalittico invaso da zombie è la priorità per uomini che partono dall’essere dei semplici cittadini modello o non. Situazioni di questo genere non possono far altro che forgiarti ed è ciò che successo di stagione in stagione a tutti i personaggi di The Walking Dead. Daryl Dixon è probabilmente tra i più amati perché ha un’arma fantastica, una moto da urlo e un carattere intrigante. L’attore Norman Reedus viene identificato come la punta di diamante dello show, forse più dello stesso Andrew Lincoln, interprete del leader Rick Grimes.
Conosciamo molto bene il suo personaggio (non parlo per tutti, ma per la maggior è così); ma quanto conosciamo l’attore? E soprattutto ci sono delle chicche interessanti che possono essere sfuggite anche a chi segue Norman fin dai suoi esordi.
#1 Videogiochi che passione
Norman Reedus sembra avere l’aspetto giusto per farsi catturare dalla tecnica della motion capture sempre più utilizzata nei videogiochi. E’ protagonista prima di tutto di uno dei videogiochi dedicati proprio alla serie tv che l’ha reso celebre. The Walking Dead: Survival Instinct è uno sparatutto in prima persona e il giocatore assume proprio il ruolo di Daryl Dixon. Norman, inoltre, doveva essere anche il protagonista del videogioco Silent Hills, che però è stato cancellato. Invece, è grande l’attesa per il nuovo videogioco di Hideo Kojima, Death Stranding, sempre con personaggio principale il nostro amato attore.
#2 Incidente beffardo
L’attore era sicuro di dover dire addio alla sua carriera quando ha avuto un incidente stradale, pensana di rimanere sfigurato. Era a Berlino per il Festival del Cinema ed era stato invitato ad un concerto dei R.E.M. L’incidente è avvenuto sulla strada per andare all’evento, con un tir che poi si è rivelato essere proprio il tir che trasportava gli strumenti dei R.E.M. a Francoforte. Norman è finito direttamente con la testa nel parabrezza. Conseguenze? Quattro viti nel naso e cavità oculare ricostruita in titanio, ma nessuna cicatrice in viso.