7) Nona stagione – The Walking Dead
La nona stagione di The Walking Dead sembrava avere dei confortanti segnali di risveglio, e in parte così è stato. Grazie a questa stagione ci siamo resi conto che The Walking Dead non è Rick Grimes (più o meno), e può sopravvivere senza di lui. La serie qui ci ha mostrato che voleva guardare al futuro, perché l’assenza di Rick non è mai stata mostrata come un qualcosa di ingombrante. Anzi, la sua eredità è passata nelle mani della figlia Judith, personaggio a cui ci siamo subito affezionati. L’introduzione dei sussurratori è stata una ventata d’aria fresca, nessuno avrebbe mai considerato un’impresa tanto folle come quella di mescolarsi ai vaganti, indossare le loro pelli e camminare in mezzo a loro, seguendo la mandria. Alpha e Beta sono folli e spietati al punto giusto (una la mente, l’altro il braccio) tanto che, per far capire a tutti chi sono e cosa sono capaci di fare (come se mescolarsi tra i vaganti non fosse una prova sufficiente) fanno trovare su delle picche le teste mozzate di alcuni membri di Hiltop e le altre comunità (tra cui quella di Henry, il figlio di Carol). Questa stagione si inserisce quindi tra quattro stagioni disastrose, due che la precedono e due che la seguono.