Nella penultima puntata della sesta stagione di The Walking Dead abbiamo seguito quasi tutti i personaggi principali dentro e fuori da Alexandria.
All’inizio dell’episodio (qui la recensione completa) ci viene presentata un’atmosfera abbastanza tranquilla. Il gruppo è in allarme per l’imminente scontro con i Salvatori, ma è pronto, ben organizzato e sicuro delle proprie forze, quindi deciso a combattere. Ogni personaggio affronta a modo suo gli avvenimenti appena passati. C’è chi cerca vendetta, chi decide di andarsene, chi non sa cosa fare, chi vuole organizzarsi per la difesa, chi cerca di far ragionare gli amici, chi fa la guardia..ma il risultato è che tutti vorrebbero restare uniti il più possibile. In effetti ci viene ribadito ancora una volta che la forza di queste persone è proprio nell’essere una famiglia, una famiglia in cui ogni membro darebbe la vita per l’altro.
Oltre a questo nell’episodio troviamo l’ennesimo scontro tra la filosofia di Rick e quella di Morgan in tanti piccoli e brevi spezzoni di dialoghi, una riflessione sul concetto di gruppo e altre sulla volontà di andare avanti nonostante il passato.
Ecco le citazioni della settimana di The Walking Dead!
-Ha paura che ci attacchino..
-Quando quelli verranno a cercarci metteremo fine a questa storia. Non sarà mai più come prima. Ci stiamo organizzando e sappiamo tutti che cosa fare adesso. Il mondo è nostro e sappiamo come prendercelo. Tutto quello che ci serve è qui dentro, all’interno di questa recinzione. Noi non perderemo mai più niente, non lo permetterò.
-Non lo permetterai.
“Non sarà mai più come prima” è una delle frasi più ripetute in The Walking Dead. Non è sbagliato come concetto perché ogni volta le cose cambiano, ogni volta l’asticella si alza, ogni volta qualcuno muore e qualcun altro non riesce a riprendersi, ogni singola volta le persone si trasformano. Rick, dopo la notte dell’assedio degli zombie ad Alexandria, non ha più avuto dubbi sulla forza del gruppo che guida e sulle capacità dei singoli. Anche se sa che la pace non durerà in eterno è più che convinto che qualsiasi minaccia si parerà davanti a loro, sarà spazzata via senza gravi perdite. Tutto quello che hanno vissuto gli ha insegnato non solo a sopravvivere, ma anche a ricominciare a vivere. Quindi Rick si sente sicuro sul fatto che nessuno potrà portargli via il loro nuovo mondo, la loro nuova casa e le loro nuove sicurezze.
-Dobbiamo provare, anche se è molto difficile. Anche se è molto pericoloso. (Rick)
Rick parla a Morgan del concetto “nessuno viene lasciato indietro”. Sì perché è così che funziona nel loro gruppo. Non bisogna separarsi e se questo accade bisogna fare il possibile per risolvere la situazione. Ci si mette in gioco, si rischia grosso, ma non importa, perché la famiglia è il bene più importante. Vale la pena morire per essa. Sono tornati ad Atlanta per Merle, hanno cercato Sofia senza sosta, hanno fatto irruzione a Woodbury per Glenn e Maggie prima e per Daryl poi, hanno provato ad aiutare Andrea, Beth, la famiglia di Noah, Morgan stesso e tutti quelli che fanno o facevano parte del gruppo…non sarò certo Carol ad essere lasciata indietro.
-Quello in cui credo..non ho ragione. Non c’è ragione. C’è solo il torto che non ti trascina a fondo. (Morgan)
Forse il più grosso insegnamento di tutta la puntata. Morgan e Rick, le cui teorie di “vita” nel mondo di The Walking Dead sono decisamente ai poli opposti, sanno che nessuno dei due ha esattamente ragione o assolutamente torto. Non c’è bianco, non c’è nero. Non ci sono il bene e il male assoluti. Morgan salverebbe chiunque perché ogni vita è preziosa, ma non tiene conto della possibilità che alcune persone non siano recuperabili e che talvolta non si abbia una scelta. Rick ne ha viste troppe per dare seconde possibilità. Una sì, come per Jesus, Padre Gabriel e altri, ma due no. Se sei del gruppo dei Salvatori la tua occasione l’hai già sprecata facendone parte, perché far parte di una comunità che minaccia una popolazione picchiando un ragazzo di 16 anni, che rapisce una persona per avere più provviste, per Rick Grimes vuol dire solo una cosa: sei una minaccia. Le minacce vanno eliminate, una ad una, per la sopravvivenza della propria famiglia. Quello che Morgan vuole dire è che sa di non aver ragione, ma sa che non ce l’ha neanche Rick perché ha imparato che ognuno ha il suo modo di andare avanti, di restare a galla..di non andare a fondo.
-Se n’è andata perché non ce la fa più, l’ha scritto nella lettera.
-Ce l’ha fatta perché ha dovuto. A volte non si ha scelta.
Viene ribadito lo stesso concetto di prima. Nessuno dei due ha ragione e nessuno dei due ha torto. Entrambe le affermazioni sono vere. Carol se n’è andata perché non vuole più ad uccidere, ma l’ha dovuto fare di nuovo per poter sopravvivere, anche contro la sua stessa volontà. E’ vero che non bisogna decidere a priori il destino di una persona, ma è vero anche che, a conti fatti, se si vuole proteggere qualcuno, bisogna fare delle scelte molto difficili, come uccidere.